Crutchlow vince il GP d'Australia 2016. Rossi secondo

Crutchlow vince il GP d'Australia 2016. Rossi secondo
Giovanni Zamagni
Trionfo di un super Cal Crutchlow, davanti a un grande Valentino Rossi e a un consistente Maverick Vinales. A terra Marquez
23 ottobre 2016

PHILLIP ISLAND – Trionfo di un super Cal Crutchlow, davanti a un grande Valentino Rossi e a un consistente Maverick Vinales. Buon quarto posto per Andrea Dovizioso, a terra al decimo giro Marc Marquez mentre stava dominando.


C’era un solo modo per battere Marquez: un errore dello spagnolo. E, incredibilmente, Marc ha sbagliato al decimo giro, quando era al comando con oltre 2” di vantaggio su Crutchlow. Marquez è volato via alla curva quattro, dove è arrivato decisamente troppo forte: la sensazione è che abbia sbagliato il riferimento della frenata. E così arriva il primo zero in campionato di Marc: avendo già vinto il titolo, se lo poteva permettere.

SUPER CAL CRUTCHLOW

Alle sue spalle, nel frattempo, Valentino Rossi stava recuperando come una furia dalla 15esima posizione: senza il disastro delle prove, Valentino si sarebbe giocato senza dubbio il successo, su una pista finalmente asciutta e un po’ più calda, con una temperatura accettabile. Ma la sua rincorsa si è fermata al secondo posto, perché super Cal Crutchlow oggi era imbattibile: solo Marquez avrebbe potuto stargli davanti. Volato fuori lo spagnolo, Crutchlow ha continuato a spingere come nulla fosse, tanto che quando il suo distacco è salito sopra i 4 secondi, dal box gli davano segnalazione solo dei suoi tempi, come a dire: “Fai gara su te stesso, solo tu puoi perdere questo GP”. E Crutchlow se l’è giocata alla grandissima.


«Questa è una gara vera, non sul bagnato come quella di Brno: è stato bravissimo, ha fatto un garone, non ho parole» si commuove per l’ennesima volta Lucio Cecchinello, che dopo il GP della Rep.Ceca l’aveva promesso: “Non passerà tanto tempo per conquistare il secondo successo”. Parola mantenuta, ma forse nemmeno lui se l’aspettava così presto.


«Due anni fa ero caduto quando avevo un bel vantaggio mentre ero secondo, ero un po’ spaventato. Ho spinto, cercando però di controllare la gomma anteriore: è andata bene, grazie a tutti. Con Marquez sarebbe stato difficile, ma grande lavoro sulla moto».

GRANDE RIMONTA

Alle sue spalle un Rossi davvero convincente.

«Questa mattina abbiamo scoperto che avevamo un buon passo, ho recuperato, ho sperato anche di raggiungere Crutchlow, ma andava veramente troppo forte» gioisce Valentino, che al secondo giro era 11esimo, ottavo al quarto, fino a conquistare il terzo posto al decimo giro, trasformatosi in secondo pochi attimi dopo per la caduta di Marquez. A quel punto, Rossi ha sperato probabilmente di andare a riprendere anche Cal, ma gli sono bastati un paio di passaggi per capire che non ce l’avrebbe fatta. Piccola notazione tecnica: Crutchlow (così come Marquez e Vinales) aveva l’anteriore dura, invece della morbida di Rossi e di tutti gli altri: ma non è stato questo a fare la differenza. Valentino invece ha fatto una grande differenza rispetto al compagno di squadra Jorge Lorenzo, finito sesto, ma a 16 secondi da Rossi: decisamente troppi.

BRAVO VINALES, BRAVO DOVIZIOSO

Al terzo posto un Maverick Vinales sempre più convincente: anche lui, come Rossi, è stato penalizzato da una pessima qualifica. Maverick ci ha messo un po’ di più a prendere il ritmo o, meglio, a superare i piloti più lenti davanti a lui, ma quando è arrivato alle spalle del compagno di squadra e di Andrea Iannone, in lotta per il terzo posto, ha spinto ancora di più, conquistando il podio al 23esimo giro, quando Aleix Espargaro è volato alla quarta curva. Vinales, avrebbe comunque finito terzo, ma è stato molto bravo anche Andrea Dovizioso, che su una pista sulla quale ha sempre faticato, ha sperato fino a pochi giri dalla fine nel podio. Come sempre, il Dovi ha sfruttato la grande potenza del motore Ducati in rettilineo, ma in percorrenza soffriva troppo rispetto alle Suzuki e ha dovuto accontentarsi di un quarto posto comunque positivo. A terra, invece, il suo momentaneo compagno di squadra Hector Barbera, che ha capito che non basta avere una moto ufficiale per fare la differenza. Bella sfida per il settimo posto tra Redding, Snith, Petrucci, Miller e Hayden, quest’ultimo purtroppo caduto al penultimo giro. Nicky, in ogni caso è stato bravo, ma domenica prossima tornerà nel mondiale SBK.

 

CLASSIFICA

Pos. Punti Num. Pilota Nazione Team Moto Km/h Data e ora/Distanza
1 25 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 176.5 40'48.543
2 20 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 176.2 +4.218
3 16 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 176.1 +5.309
4 13 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 175.9 +9.157
5 11 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 175.5 +14.299
6 10 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 175.1 +20.125
7 9 45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 174.5 +28.369
8 8 38 Bradley SMITH GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 174.5 +28.781
9 7 9 Danilo PETRUCCI ITA OCTO Pramac Yakhnich Ducati 174.5 +28.792
10 6 43 Jack MILLER AUS Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 174.5 +28.815
11 5 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 174.3 +31.809
12 4 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 173.1 +47.734
13 3 68 Yonny HERNANDEZ COL Pull & Bear Aspar Team Ducati 173.1 +47.749
14 2 50 Eugene LAVERTY IRL Pull & Bear Aspar Team Ducati 172.7 +54.311
15 1 7 Mike JONES AUS Avintia Racing Ducati 172.6 +55.875
16   53 Tito RABAT SPA Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 171.9 +1'06.395
17   69 Nicky HAYDEN USA Repsol Honda Team Honda 170.8 +1'22.604
Non classificato
    8 Hector BARBERA SPA Ducati Team Ducati 174.5 3 Giri
    41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 176.2 5 Giri
    93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 176.6 18 Giri
    76 Loris BAZ FRA Avintia Racing Ducati   0 Giro