Enea Bastianini risponde alle domande dei lettori di Moto.it

Enea Bastianini risponde alle domande dei lettori di Moto.it
Giovanni Zamagni
Sedici anni, talento e determinazione: sono tante le qualità di Enea Bastianini, la nuova promessa del motociclismo italiano. "Ma non sono ancora pronto per vincere. Per il 2015 mi ha voluto la Honda: che emozione"
7 novembre 2014

VALENCIA – Giovanissimo – compirà 17 anni il 30 dicembre -, velocissimo, determinato, sereno. Sono tante le qualità di Enea Bastianini, la vera rivelazione del mondiale Moto3 2014: tre podi (due secondi e un terzo posto), due prime file, settimo in classifica generale con 122 punti. Difficile chiedere di più a un debuttante, a uno che non aveva mai visto la metà delle piste sulle quali si è corso. Non a caso, la Honda lo ha individuato come il pilota del futuro e lo ha voluto per la prossima stagione, quando per Enea arriverà il difficile: confermarsi a certi livelli. Anzi, fare meglio, perché le aspettative saranno elevatissime. Per tutto questo, Moto.it ha scelto Enea per chiudere la stagione delle interviste fatte dai lettori ai piloti, anche se la prima domanda, come da tradizione in questa iniziativa, è uguale per tutti.


Enea, nel motociclismo conta più il talento, il coraggio o la tecnica?

«Prima di tutto c’è il talento: se non ce l’hai, è dura che arrivi fino al motomondiale. Poi c’è la tecnica, che però puoi imparare; infine il coraggio: anche questa è una qualità che hai o no, non te la puoi “inventare”, ma credo sia meno importante del talento e della tecnica».


Via, si parte con le domande degli appassionati.

1) SAIMON_1: Di questi tempi non è facile arrivare al mondiale; come ti sei appassionato a questo sport e chi ti ha aiutato di più fino a oggi?

«Fin da piccolissimo mi piacevano le moto: era l’unica cosa che mi intratteneva. A tre anni e tre mesi, mio babbo, Emilio, mi ha portato a vedere una gara di minimoto a Cattolica: ho voluto a tutti i costi provarla e da lì non sono più sceso… A sette anni ho fatto le prime gare di minimoto, nel 2007 ho vinto il campionato italiano, nel 2009 sono passato alle ruote alte e ho conquistato il Trofeo Honda RIP, nel 2011 sono passato alle MiniGP, facendo secondo nel campionato italiano e primo nell’europeo, nel 2012 ho vinto il Trofeo Honda 125 e sono stato selezionato per correre nella Rookies Cup nel 2013. Poi nel 2014 Fausto Gresini mi ha portato al mondiale. Sicuramente il mio babbo mi ha aiutato tanto nella mia carriera: mi piace, è bravo e non è invadente. Poi anche Fabrizio Cecchini (il responsabile tecnico Moto3 del team Gresini, NDA): mi ha sempre seguito».


2) @PROP46: Che effetto fa sapere che sei e sarai il futuro del motociclismo italiano?

«Speriamo che tu abbia ragione! La verità, però, è che non si può ancora dire una cosa del genere, sono troppo giovane, ho ancora tanto da imparare».


Comunque è una considerazione che fanno in tanti: ti mette pressione?

«No: anzi, fa piacere essere considerato uno dei piloti italiani più forti. Io non mi metto pressione e nessuno me la mette, anche se so che il 2014 è stato un anno di esperienza e nel 2015 dovrò dimostrare il mio valore. Ma bisogna rimanere calmi».


3) TONI65: Secondo te chi merita di più il titolo tra Alex Marquez e Jack Miller?

«Sono due piloti molto forti, però credo che Miller abbia fatto molte volte la differenza. Sinceramente, però, non ho una preferenza, anche se Jack mi piace come persona, è un po’ fuori dagli schemi».


Enea, credi che molti piloti non vogliano che vinca un altro Marquez?

«No, non credo sia così».
 


4) ALESSANDRO2014: E’ vero che è stata la Honda a volerti per il 2015? Quando la proverai per la prima volta e cosa ti aspetti?

«Sì, è stata la Honda a cercarmi e io le sono andato dietro! Fa un bell’effetto sapere che una Casa come la Honda ti vuole: è stato bello ed emozionante. Ma anche la KTM è stata molto brava con me, mi hanno aiutato e mi avrebbero voluto anche per il 2015. Proverò la Honda il 17 e 18 novembre qui a Valencia: spero di trovarmi bene. Quando cambi è sempre un’incognita, non puoi mai avere la certezza di adattarti, anche se credo, spero, non ci siano problemi. Avrò anche un nuovo compagno di squadra, Andrea Locatelli: anche lui è giovane e promettente».


5) CRISTINA58: Qual è il tuo rapporto con la tecnologia?

«Mi piace, mi diverte “pataccare” (giocare alla romagnola, NDA) con il telefonino, che cambio spesso. Seguo Facebook, mi organizzo le giornate con Whatsup con gli amici, ma non seguo altri social network: i miei coetanei lo fanno molto più di me. Una volta mi sono iscritto a “ASK”: in due minuti mi sono arrivate 5000 domande e mi sono subito cancellato… Diciamo che preferisco fare altro».


6) STEFANO: Quale è stata la tua gara più bella? Cosa ti manca per vincere?

«La mia gara più bella è stata quella di Silverstone, perché è stato il GP dove sono stato più vicino a vincere. Gli ultimi 5-6 giri, quando ero davanti, sono stati bellissimi anche se poi un piccolo errore nel finale mi è costato la vittoria. Credo mi manchi ancora qualcosa: nelle ultime tre gare ho faticato a risolvere i problemi, anche perché avevo cambiato un po’ modo di guidare, forzando troppo in staccata. Una cosa che non ho cercato, ma che è venuta così, ma che non ha dato vantaggi. Anzi».

Ho solo 16 anni, non mi sento certo pronto per un passaggio in MotoGP, farei prima un anno in Moto2


7) MICHELE01: Miller passa dalla Moto3 alla MotoGP: cosa ne pensi? Avendone la possibilità, lo faresti anche tu?

«Beh, Miller ha già 19 anni… Jack in passato aveva già provato una mille, credo sappia cosa vuol dire passare in MotoGP: se ha fatto questa scelta è perché se lo sente. Sicuramente nel primo anno dovrà imparare tanto dagli altri, ma sono anche convinto che alla fine non sarà lontano. Per quanto mi riguarda, ho solo 16 anni, non mi sento certo pronto per un passaggio in MotoGP, farei prima un anno in Moto2. Ma per Miller è diverso».


8) ELA5246: Usi la moto o lo scooter per strada?

«Sì, uso tantissimo lo scooter, uno ZIP SP: anche se non sono mai a casa, in due anni ho già fatto 12.000 chilometri. Lo uso per andare a scuola, per andare in giro al pomeriggio, per uscire con gli amici: insomma, per qualsiasi cosa».


9) ALEHRC: Hai altre passioni oltre la moto?

«Ho la passione per lo sport in generale, in particolare per lo sci, anche se, purtroppo, ultimamente ho poco tempo in inverno per praticarlo. E poi mi piace molto pescare: al lago ho anche vinto dei premi».


Come Stoner…

«Casey mi piace molto, lo stimo al di là di quello che ha fatto in pista: mi ispiro a lui e, non a caso, quando l’ho visto a Phillip Island ho fatto una foto con lui».


Ti conosceva?

«Sì, mi ha anche fatto i complimenti».