Le pagelle del GP di Misano

Le pagelle del GP di Misano
Giovanni Zamagni
Rossi 10, caparbio e straordinario; 8 al compagno di squadra, 2° ma deludente; 5 a Pedrosa; 9 a Dovizioso, il migliore di sempre; 4 a Marquez | G. Zamagni, Misano
15 settembre 2014

Punti chiave

VALENTINO ROSSI VOTO 10

Immenso. Straordinario. Caparbio. Unico. Cercate l’aggettivo che più vi piace e associatelo a Valentino Rossi, il più grande di tutti: sono pochissimi gli sportivi che hanno fatto imprese paragonabili alle sue. Vincere ininterrottamente da 18 anni – fatta eccezione per le due stagioni in Ducati – è un qualcosa davvero speciale, che fa venire i brividi solo a pensarci. Grazie di esistere, Vale!

 

JORGE LORENZO 8

Ancora una volta deve accontentarsi di un secondo posto per certi versi deludente: a Brno, Marquez era in difficoltà, ma a vincere è stato Pedrosa, a Misano la Yamaha era più forte, ma a vincere è stato Rossi. Insomma, c’è sempre qualcosa che non funziona per il verso giusto in questo 2014 al di sotto delle aspettative: è la sua peggior stagione da quando corre in MotoGP (2008).

 

DANI PEDROSA 5

E’ la prima Honda al traguardo, il distacco dal primo è contenuto (4”276), ma la sua prova rimane insufficiente. Si sveglia sempre troppo tardi: al 12esimo giro aveva 5”939 da Rossi e da lì in poi è iniziata la sua inutile rimonta. E pensare che fino al 2013 era quasi imbattibile nei primi giri.
 


ANDREA DOVIZIOSO 9

E’ il miglior Dovizioso di sempre, capace di sfruttare meglio di ogni altro la Ducati. E’ vero, la moto è cresciuta, ma lui fa sempre la differenza. Peccato solamente per le qualifiche: se fosse riuscito a conquistare la prima fila – come era alla sua portata – forse avrebbe anche potuto conquistare il podio. Forse, però: lui dice che, per come deve guidare in gara, non sarebbe cambiato nulla.

 

ANDREA IANNONE 7

Eguaglia il suo miglior risultato in MotoGP con una gara attenta e priva di sbavature. Il secondo posto conquistato in prova aveva fatto illudere in un risultato ancora migliore, ma Iannone non aveva nascosto le difficoltà sulla distanza: comunque bravo.

 

POL ESPARGARO 6

La posizione non è male, ma il distacco – 18”999 – è ancora troppo elevato.

 

BRADLEY SMITH 5,5

Prende quattro secondi dal compagno di squadra.

 

ALVARO BAUTISTA 5

Ormai è rassegnato e pensa già all’Aprilia: ufficiale il contratto di due anni (più uno di opzione a favore del pilota) con la Casa Italiana. Rimane quindi nel team Gresini.

 

CAL CRUTCHLOW 4

Ormai è completamente demotivato e svogliato.
 


MARC MARQUEZ 4

Lui dice che è caduto perché si è distratto mentre stava amministrando, ma io rimango convinto che lui volesse “bastonare” Rossi davanti ai suoi tifosi. Questa volta, però, gli è andata male, ha osato troppo. D’altra parte, ammiro un pilota che ci prova sempre e comunque, anche quando è in difficoltà, e che riparte e chiude la gara, nonostante un abissale vantaggio in classifica. Uno vero sportivo.

 

STEFAN BRADL 4

Sempre peggio, purtroppo.

 

YAMAHA M1 VOTO 9

Questa volta era la M1 la moto migliore, più efficace in accelerazione, più stabile nei curvoni. «Merito del grip meccanico» dice l’ingegnere Giulio Bernardelle. Speriamo non si trattI di un caso isolato dovuto alle caratteristiche di Misano.

 

HONDA RC213V 8

Marquez dice che si poteva vincere anche con la Honda, ma per farlo, come ha dimostrato lo stesso Marc, bisognava prendere troppi rischi: anche le buche hanno creato difficoltà, specie al campione del mondo che usa una moto rigida come un palo.

 

DUCATI GP14 7

Saranno le circostanze, saranno i regolamenti, saranno i piloti, fatto sta che la Ducati è in crescita costante e sempre più vicino: che bello!

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