Le pagelle del GP del Giappone

Le pagelle del GP del Giappone
Giovanni Zamagni
Voti bassi un po' per tutti. Nessun lampo di genio, cadute e partenze anticipate hanno fatto di Motegi una gara senza primi della classe | G. Zamagni
2 ottobre 2011

Punti chiave


DANI PEDROSA VOTO 8


Non ha entusiasmato né in prova né in gara, sempre in affanno rispetto a Stoner e Dovizioso. Alla fine, però, ha vinto e i tempi sul giro gli danno ragione. E' un ottimo pilota, molto regolare, che ha sfruttato al meglio le potenzialità della sua Honda (voto 9).


JORGE LORENZO 6


Dopo quanto fatto vedere in prova, dopo il warm up, dopo il dritto di Stoner, si pensava di vedere un Lorenzo all'arrembaggio. Invece lo spagnolo non ha mai attaccato Pedrosa e da metà gara in poi si è accontentato del secondo posto, con una Yamaha (voto 7,5) comunque leggermente inferiore alla Honda.


CASEY STONER 6


Una sbacchettata da paura ha allargato le pastiglie dei freni e Casey è finito lungo, compromettendo un dominio fino a quel punto (quarto giro) quasi assoluto. Il titolo, in ogni caso, è sempre più vicino.


MARCO SIMONCELLI 6


Un'altra occasione persa, perché il Sic aveva tutte le possibilità di salire sul podio, visti i tempi realizzati nella rimonta. Questa volta è stato tradito da un peccato veniale, ma il Sic, nella sua rimonta, ha dimostrato di aver un gran carattere, vincendo poi l'ennesima avvincente sfida con Dovizioso.


ANDREA DOVIZIOSO 6


Era partito con l'obiettivo di vincere e visto quello che ha fatto nei primi cinque giri, il gradino più alto del podio era alla sua portata. Purtroppo ha commesso anche lui un peccato veniale in partenza, trasformatosi nel macigno del ride trough, con ovvie conseguenze sulle sue motivazioni. Scontata la penalizzazione, al rientro in pista è arrivato ad accumulare tre secondi di vantaggio su Simoncelli, ma poi non è riuscito ad amministrarlo, perdendo, come era già successo a Misano, il confronto con il Sic.


BEN SPIES 5


Ha corso debilitato a causa di una intossicazione alimentare presa negli Stati Uniti e il suo GP è stato subito condizionato dal contatto con Valentino Rossi in partenza. Nonostante questo, ha rimontato fino alla quinta posizione, ma più per guai altrui che per meriti propri.


NICKY HAYDEN 5


Aveva iniziato il fine settimana con una incoraggiante prestazione nel primo turno di libere, poi, però, non è più riuscito a ripetersi. In gara ha iniziato benino, ma poi un dritto all'undicesimo giro gli ha fatto perdere parecchio tempo.
 

COLIN EDWARDS 5


Timbra il cartellino anche a Motegi, arrivando dietro a piloti che hanno perso parecchi secondi nella sabbia.


HIROSHI AOYAMA 5


Era partito bene nelle libere, poi è rientrato nei ranghi: nemmeno la pista di casa gli ha permesso di ottenere un risultato discreto.


RANDY DE PUNIET 5

Impalpabile, pensa solo ad arrivare al traguardo.


CAL CRUTCHLOW 5


Partenza anticipata, dritti, errori: tutto quello che non bisogna fare.


KOUSUKE AKIYOSHI E SHINICHI ITO 5


Nella vita fanno i collaudatori, non i piloti: a Motegi hanno corso per orgoglio nazionale e la solita imposizione della Honda.


TONI ELIAS 5


Stava facendo una gara dignitosa, dopo l'ennesima buona partenza, ma purtroppo è caduto sul più bello.


ALVARO BAUTISTA 6


Peccato! Ancora una volta stava andando forte, ma, purtroppo, è caduto. Peccato anche per la Suzuki (voto 6).


DAMIAN CUDLIN 5


Si è ritrovato per caso in sella a una MotoGP e, inevitabilmente, la sua gara si è conclusa con una caduta.


HECTOR BARBERA 5


E' caduto subito, fratturandosi, purtroppo, la clavicola destra.


VALENTINO ROSSI 5


E' caduto dopo due curve, in uno di quei classici incidenti al via dove nessuno ha colpa. Un'occasione persa, perché visti i tempi nel warm up e la dinamica della gara avrebbe anche potuto salire sul podio con una Ducati (voto 6) sicuramente più competitiva di altre volte. E' decisamente un anno no.