Le pagelle del GP d'Indianapolis

Le pagelle del GP d'Indianapolis
Giovanni Zamagni
Un GP senza primi della classe, tranne Pedrosa ovviamente. Bravi Lorenzo e Dovizioso, 8 e 7,5. Poco più che sufficiente Stoner, 6,5. Quattro per Rossi, difficile fare peggio | G. Zamagni, Indianapolis
20 agosto 2012

Punti chiave


DANI PEDROSA VOTO 10
Pole, vittoria, giro veloce in gara: non si può fare meglio. A Indy, come al Sachsenring, lo spagnolo della Honda è sempre andato fortissimo: questo Pedrosa se la può giocare con chiunque. Purtroppo in altri tracciati non riesce a essere altrettanto efficace, ma è ormai lui l’avversario di Lorenzo per il titolo mondiale.


JORGE LORENZO 8
Secondo in prova e in gara: non male, considerando che quello di Indy è probabilmente il tracciato più ostico per il campione della Yamaha. Con grande intelligenza, Lorenzo ha capito che in questo GP doveva difendersi, pensare soprattutto a limitare i danni: lo ha fatto egregiamente. Già a Brno tornerà ad attaccare.


ANDREA DOVIZIOSO 7,5
Più bravo che fortunato anche se, naturalmente, le disgrazie altrui gli hanno dato una mano a salire sul podio per la quinta volta in questa stagione. A volte ci si dimentica della moto che guida: nessun altro pilota ha ottenuto i suoi risultati con una MotoGP satellite.


CASEY STONER 6,5
E’ stato stoico a disputare e finire la gara nelle sue condizioni, con un gran dolore alla caviglia destra: per questo meriterebbe otto in pagella. Ma si è fatto male per un suo errore e per questo va biasimato, specie considerando che se fosse stato a posto avrebbe avuto la possibilità di riaprire il campionato.


ALVARO BAUTISTA 6
Fino a metà gara se l’è giocata con Dovizioso, poi ha calato il ritmo e ha finito in affanno, come, purtroppo, gli capita troppo spesso.


STEFAN BRADL 6
In prova è quasi sempre efficace, così come nei primi giri della gara, poi, a causa dell’inesperienza, non riesce a gestire il consumo delle gomme. Il suo approccio alla MotoGP è stato sicuramente positivo, adesso deve però riuscire a cambiare passo sulla distanza.

Valentino Rossi alle spalle di Jorge Lorenzo
Valentino Rossi alle spalle di Jorge Lorenzo


VALENTINO ROSSI 4
Non gli piace la pista, non gli piace la moto: difficile fare peggio.


KAREL ABRAHAM 4
Ti accorgi di lui solo guardando la classifica: andava meglio l’anno scorso, nonostante fosse al debutto.


YONNY HERNANDEZ 7
Difficilissimo valutare la competitività delle CRT, ma Hernandez guida bene.


TONI ELIAS 5
E’ arrivato a Indy come riserva di Hector Barbera, nel caso il pilota spagnolo avesse avuto problemi con la gamba sinistra operata solo un mese fa, si è ritrovato in sella dopo il terribile volo di Barbera nel primo turno di prove libere. Rispetto a Laguna Seca ha fatto un piccolo passo in avanti, senza fare danni.


CAL CRUTCHLOW 4
Un’altra caduta, la nona stagionale, al decimo giro, mentre si trovava in settima posizione: fatica a controllarsi e a trovare costanza di rendimento sulla distanza.


BEN SPIES 7
Aspettava questa gara come l’occasione della vita, per dimostrare quanto ha fatto male la Yamaha a lasciarlo a piedi (anche se lui continua a sostenere che è stata una sua decisione). In prova aveva dimostrato di avere un buon passo e neppure la terrificante caduta delle qualifiche ne aveva minato la sicurezza; purtroppo, però, al settimo giro il motore della sua Yamaha si è rotto, mentre si trovava in seconda posizione, che avrebbe potuto mantenere fino al traguardo. Per carità, però, non si parli di “complotto”: semplicemente succede nelle corse.


HONDA VOTO 9
A Indy era la Honda la moto migliore: se Stoner non si fosse fatto male, probabilmente i due piloti HRC avrebbero fatto primo e secondo.


YAMAHA 5
Meno competitiva rispetto al solito e, soprattutto, non affidabile: era un pezzo che non si vedeva "bruciare" così un motore di una Casa ufficiale.


DUCATI 4
Nicky Hayden è sempre stato competitivo a Indy, ma nemmeno lui, questa volta, è stato veloce. Honda e Yamaha rimangono lontanissime.