MotoGP 2017. Rossi: "Perchè, cosa è successo nel 2015?"

MotoGP 2017. Rossi: "Perchè, cosa è successo nel 2015?"
Giovanni Zamagni
Valentino ironizza dopo una domanda di un giornalista spagnolo: “Marquez ha detto che non ha fatto niente due anni fa. Se mi troverò con lui, farò come ho sempre fatto: provare a lottare per il podio”. Sul GP: “Ci sono 6-7 piloti che si possono giocare vittoria e podio: Dovizioso e Pedrosa i più veloci”
28 ottobre 2017

SEPANG – La domanda la pone a fine conferenza Mela Chercoles, giornalista spagnolo. «Se ti troverai vicino a Marquez penserai a quanto successo nel 2015?».

 

Valentino Rossi si indispettisce e risponde ironico.

«Perché, cosa è successo nel 2015, cosa ha fatto Marquez? Lui dice che non ha fatto niente, come non aveva fatto niente a Phillip Island. Non farò niente nemmeno io… Farò la mia gara, con la speranza di essere abbastanza veloce per lottare per il podio. Come ho sempre fatto nella mia carriera».

 

La domanda successiva gli fa ritrovare la calma, ma l’irritazione di Valentino è stata evidente. Ma, al di là di questo, Rossi è soddisfatto delle sue qualifiche e del rendimento della Yamaha.

«Faceva caldissimo, le condizioni erano difficili, ma è stata una giornata positiva. In qualifica ho fatto un buon giro, speravo bastasse per la prima fila, ma poi mi hanno superato in tre. Alla fine, il quarto posto mi va bene, siamo tutti abbastanza vicini: ci sono almeno sei, sette piloti che possono lottare per il podio e per la vittoria. C’è ancora margine di miglioramento: dobbiamo essere più efficaci in cluni punti, rivedere un pochino il bilanciamento della moto. Nel pomeriggio, con il caldo, abbiamo avuto più difficoltà: ero convinto che la dura anteriore fosse la soluzione giusta, invece la media sembra funzionare meglio. La scelta della gomma sarà come sempre importante e difficile, sia davanti sia dietro».

 

In tanto equilibrio, si può fare una classifica dei valori in campo?

«Pedrosa qui è sempre molto veloce, ma lo sono anche Zarco e Dovizioso: direi che i tre piloti della prima fila possono giocarsi la vittoria. Ma è competitiva anche tutta la seconda fila e pure Marquez. E’ veramente difficile fare un pronostico».

 

Fisicamente sarà durissima?

«Sicuramente è il GP più dispendioso dell’anno, anche in rettilineo è difficile recuperare. Quando arrivi qui venerdì pensi che sia impossibile fare 20 giri, poi ti abitui un po’ e va sempre meglio. Ma gli ultimi 5-6 giri saranno durissimi».

 

Zarco parte dalla prima fila: ti preoccupa la sua aggressività per i primi giri?

«Zarco va molto forte, non sarà un problema solo per i primi giri e non solo per me. Lui è molto aggressivo, lo era anche in Moto2, ma mi preoccupa di più la sua velocità».