MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo il GP d'Italia

MotoGP 2019. I commenti dei piloti dopo il GP d'Italia
Serena Liso
  • di Serena Liso
I commenti di Márquez, Rins e Lorenzo dopo la gara del Mugello
  • Serena Liso
  • di Serena Liso
2 giugno 2019

Ecco le dichiarazioni dei piloti spagnoli Márquez, Rins e Lorenzo dopo la gara del Mugello.

Marc Marquez

«Ho fatto una gara pensando al campionato. Ho provato all'inizio a stare davanti ma ho capito che non era il momento giusto. Quando ho visto il gruppo che si stava formando, l'intento era quello di finire davanti a Dovizioso e Rins che sono i piloti più vicini a me in campionato. Nell'ultima curva ho preferito difendere invece di attaccare, non avevo le armi per farlo. Cosa penso di Petrucci che dice di voler aiutare Dovi? Petrucci ha meno potenza di Andrea, al momento è a 33 punti. Le due Ducati sono veloci ma non credo che potranno sempre aiutarsi perchè in gara o vince uno o vince l'altro. Anche Petrucci può combattere per il mondiale».

Alex Rins

«Mi sono divertito molto però non potevo vincere. Avevo un buon feeling con la moto, è stata una gara emozionante e molto fisica, più di Austin. Sono felice dei risultati che stiamo ottenendo. Ho dato tutto quello che ho potuto, ho provato a recuperare le Ducati all'inizio quando avevo un pò più di gomma. Ho sofferto molto con la gomma davanti».

Jorge Lorenzo

«Domani partirò per il Giappone. Dobbiamo trovare delle soluzioni, devo lavorare per migliorare la postura e per trovare un modo per faticare meno. I passi avanti che abbiamo fatto a Le Mans e a Jerez dobbiamo mantenerli. Qui abbiamo avuto dei problemi ma non credo che sarà così anche per i prossimi weekend. Questa moto è molto fisica e mi stanca, devo trovare un modo per guidarla nel miglior modo possibile. Quando sono arrivato in Ducati, la moto aveva un motore molto potente, stabilità in frenata, era una moto che sentivo molto avanti ma su certi aspetti era indietro però pian piano lavorandoci su ho ottenuto grossi passi in avanti. In Ducati ero il pilota numero uno, qui la situazione è diversa però se Honda potesse soddisfare entrambe le volontà sarebbe perfetto, confido in loro».

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