MotoGP 2019. Paolo Ciabatti: “Siamo sereni”

MotoGP 2019. Paolo Ciabatti: “Siamo sereni”
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Il d.s. di Ducati Corse sostiene che il regolamento tecnico sia stato rispettato alla lettera. E di più: che il deflettore rispetti anche una recentissima circolare diffusa tra i costruttori, molto specifica sulle soluzioni aerodinamiche consentite
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11 marzo 2019

Alta tensione tra Ducati e le altre Case (Yamaha esclusa) dopo il reclamo e il successivo appello circa la vittoria di Dovizioso in Qatar. La questione non si risolverà tanto presto, e i tempi della decisione finale da parte della FIM non sono certi (guarda il video commento di Zam). Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, in piena notte così si è espresso sulla vicenda.


"Il reclamo fatto dai quattro costruttori contro Ducati, riferito all'utilizzo del deflettore montato sotto al forcellone posteriore, è stato respinto dal collegio dei commissari, e il regolamento però prevede che questo verdetto sia appellabile. Dunque Honda, Suzuki, Aprilia e KTM si sono appellate. Successivamente il collegio d'appello ha fatto sapere di non avere abbastanza elementi per una decisione, che quindi è demandata alla Corte d'Appello della FIM. Nei prossimi giorni credo che la FIM chiederà ai cinque costruttori in causa le proprie considerazioni, per prendere una decisione definitiva". 

Non credo che queste cose facciano bene al campionato, ma noi siamo sereni

Qual è la vostra posizione ora?

"Siamo tranquilli perché abbiamo seguito il regolamento tecnico e non solo: anche una precisa circolare con i chiarimenti relativi all'aerodinamica, che è stata distribuita ai costruttori alcuni giorni fa: tra l'altro chiariva proprio come si poteva utilizzare questo tipo di deflettore sulla parte posteriore della moto, che nel nostro caso serve a raffreddare la gomma. Questo appello non ci ha sorpreso del tutto, anche se noi riteniamo che le questioni relative ai regolamenti tecnici vadano discusse all'interno dell'associazione dei costruttori e c'era il tempo per farlo”.


Ma voi restate tranquilli.

“Abbiamo già visto nel passato che alcune innovazioni che Ducati ha portato per prima nel campionato, a partire dalle alette, si è sempre cercato di limitarle. Non credo che queste cose facciano bene al campionato, ma noi siamo sereni e ci rimettiamo alla decisione della Corte d'Appello della FIM".