MotoGP 2020. Dovizioso story: da "DesmoDovi" a "imperterrito" a "disoccupato". Poi tester?

  • di Emanuele Pieroni
Sulla tuta del pilota di Forlì le tappe di una stagione che da un lato potrebbe vederlo sul tetto del mondo e, dall'altro, al suo ultimo anno in MotoGP. Il manager, intanto, conferma che al momento le proposte sono solo per il ruolo di collaudatore
  • di Emanuele Pieroni
21 settembre 2020

“Quando l’ufficio di collocamento ci chiamerà vi faremo sapere, ma al momento c’è poco o niente sul piatto”. Sta tutta in questa battuta del manager di Andrea Dovizioso, Simone Battistella, la paradossale situazione che si sta trovando a vivere il pilota di Forlì: in testa al mondiale e con nessuna prospettiva di essere in griglia di partenza nel prossimo campionato del mondo di MotoGP.

Una situazione che è diventata anche una scritta sulla tuta, apparsa nel secondo round di Misano: "Unemployed" (disoccupato), che ha strappato un sorriso a tutti nel Circus. “In verità - ha raccontato Dovi - ho solo perso una scommessa con i miei amici. Mi avevano detto che dopo il GP di San Marino sarei stato in testa al mondiale e se avessero avuto ragione loro avrei dovuto applicare questa toppa alla tuta. E’ quello che ho fatto, le scommesse perse vanno onorate, sempre”.

E l’impressione, per i più attenti, è che la tuta di Andrea Dovizioso sia da tenere sempre d’occhio, perché a qualcuno non era sfuggito neanche che ad inizio stagione la tradizionale scritta “DesmoDovi” era scomparsa in favore di “Undaunted” (imperterrito), che è anche il titolo del documentario realizzato in collaborazione con Red Bull e che racconta la stagione (2019) e la carriera del pilota di Forlì.

Da DesmoDovi a Imperterrito a Disoccupato, quindi, per un percorso che al momento non sembra lasciare particolare spazio alla positività, visto anche il risultato deludente messo nel sacco nel Gran premio dell’Emilia Romagna. Viene da chiedersi, a questo punto, se la prossima scritta sarà o meno “campione del mondo”, con Dovizioso che è comunque ancora in testa al mondiale e che vedrà da ora in avanti piste abbastanza favorevoli alla Ducati.

Il dubbio, però, è che qualunque sarà la scritta del 2020, difficilmente nel 2021 ce ne sarà una diversa da “tester”. Lo stesso pilota ha detto di non disdegnare un ruolo da collaudatore, se con un progetto che lo riporterebbe in griglia nel 2022.

L’ipotesi più accreditata per lui, al momento, è quella di Honda, con l’HRC che ha necessità di rimettere mano allo sviluppo della moto e, soprattutto, di coprirsi per l’eventualità che Marc Márquez non riesca a ristabilirsi pienamente dopo l’infortunio.
Ieri, però, il manager del forlivese ha ammesso anche l'esistenza di una trattativa con KTM. “Al momento - ha dichiarato ai microfoni di Sky - siamo solo in una fase di approccio, ma anche con KTM l’ipotesi sarebbe quella di un primo anno da tester”.