MotoGP 2020. GP di San Marino. Franco Morbidelli: "Incredibile lottare con Rossi"

MotoGP 2020. GP di San Marino. Franco Morbidelli: "Incredibile lottare con Rossi"
Giovanni Zamagni
La vittoria costruita fin dall'inizio del weekend. Un grande felicità, una carriera velocissima e una grande soddisfazione. "Correre al Mondiale contro Vale è diverso, ma battendolo voglio premiarlo per avermi scelto"
13 settembre 2020

Prima vittoria per Franco Morbidelli: è la quarta volta quest'anno che un pilota della MotoGP conquista la sua prima affermazione, non succedeva da quel 1949, anno in cui non poteva andare diversamente trattandosi della prima edizione del Motomondiale. Dopo Quartararo, Binder, Oliveira finalmente anche Franky sale sul gradino più alto del podio, e farlo qui a Misano, nel giardino di casa dell'Academy, dopo una gara incredibile guidata dal primo all'ultimo giro ha un sapore davvero particolare.

Emozionato, quasi commosso, Franco arriva al parco chiuso con un sorriso enorme stampato sul volto. Come ci si sente dopo la prima vittoria?

"Non lo so, devo ancora rendermene conto. Ma sono felicissimo, mi sto godendo il momento. Devo ringraziare il team, tutti quelli che mi hanno aiutato, e che lavorano per me. È un po' come quando, sette anni fa, qui ho vinto in Superstock. Grandioso! Ma sono davvero soverchiato dalle emozioni; in questo momento riesco solo a dire grazie a tutti, perché in pochissimo tempo la mia carriera mi ha portato davvero molto in alto - sette anni fa correvo nell'Italiano, oggi ho vinto una gara della MotoGP, una cosa che ho sempre sognato anche se non mi ha mai ossessionato".

Un weekend bello ma impegnativo.

"Si, è stato un gran weekend. Abbiamo lavorato benissimo, curando ogni minimo dettaglio. Avevo un gran passo, guidavo fluido e costante, mi sentivo forte fin dalle prove. Sono partito bene, ma Rossi mi è stato attaccato ed è riuscito a mettermi pressione fin dai primi giri - avevo il forcone nel didietro. Ma sapevo di poter fare il mio passo e andare via. Ma negli ultimi dieci giri è stata una vera seduta psicologica, ho avuto il tempo di pensare a tutta la mia carriera - l'ultima cosa che avevo in mente era la pista, non riuscivo a concentrarmi, e per me è sempre così. Però il passo rimaneva costante sul 33"2: di solito, invece, perdevo concentrazione e riprendevo il ritmo solo quando mi arrivava la 'sveglia' perché mi accorgevo che stavo rallentando. E questa vittoria è anche per mio padre, che mi ha dato una grande mano. Mi ha insegnato a essere forte, coriaceo."

In effetti hai gestito molto bene la gara, e non dev'essere stato facile leggere sulla tabella "+0 Rossi"

"È vero, e non è mai facile: anche se mi alleno con lui al ranch, qui a Misano e con tutti i tipi di moto possibili, qui al mondiale è molto diverso. Mentre guidi vedi le bandiere gialle dappertutto e capisci che è lì vicino. E poi riceve... un grande mojo dalla folla, si vede e lo si percepisce. Ma mi sono detto 'rilassati, fai il tuo passo e vediamo cosa succede’, ed è andata bene.”

È stato molto bello anche vedere le congratulazioni di Valentino, il tuo mentore, nel giro d'onore. Cosa vuoi dirgli in questo momento?

"Quando dico che voglio ringraziare tutti quelli che hanno creduto in me e che mi aiutano, in cima alla lista c’è Vale. Quindi voglio dirgli grazie, anche se non è abbastanza. Ha fatto talmente tanto per me, e avere la possibilità di correre con lui è una vera benedizione. È una leggenda, è il migliore di tutti i tempi, e poter correre davanti al mondo con lui è grandioso. Avere la possibilità di lottare con lui, di batterlo - e volevo davvero farlo, per fargli capire quanto abbia avuto ragione a credere in me, è favoloso. Spero di dare vita a diverse altre battaglie con lui."

È un campionato davvero incredibile per l'incertezza: sei a diciannove punti dalla vetta del campionato, e la settimana prossima si corre di nuovo qui a Misano...

"Sono un pilota di un team satellite, non ho ambizioni - meglio, le ho, ma non penso ancora al campionato. In questo momento voglio solo vincere gare e fare il meglio che posso ogni domenica. Vedremo dove sarò a fine anno, ma penso gara per gara, perché dopo tutto, lo ripeto, sono un privato..."