MotoGP 2020. GP di San Marino. Pecco Bagnaia: "Mi merito un otto!"

MotoGP 2020. GP di San Marino. Pecco Bagnaia: "Mi merito un otto!"
Giovanni Zamagni
Dopo cinque settimane di stop subito sul podio. "Quando nel warm-up ho visto 32"7 quasi non ci credevo. Oggi in gara avevo quel passo, ed è stato incredibile"
13 settembre 2020

Incredibile Pecco Bagnaia. Cinque settimane di stop, rientra a Misano e riparte da dove aveva lasciato. Zoppica vistosamente, appoggiato alla stampella, ma quando è in sella è di gran lunga il migliore delle Ducati. Stampa il giro veloce della gara, a meno di due decimi dal record della pista, e firma un sorpasso da brivido al curvone. E poi, quando si ferma, è sempre lui. Un altro sarebbe agitato, esaltato, sprizzerebbe energia. Pecco no. Parla tranquillo, lucido e rilassato.

La prima domanda, ai microfoni di Sky, è quasi scontata. Come si guida questa Ducati per farla andare così forte?

"È una cosa che abbiamo capito ai test di Brno l'anno scorso: dalla Thailandia ci siamo impegnati a guidare così. A Jerez-1 abbiamo avuto la dimostrazione che eravamo nel giusto, ma non avevo considerato il consumo della gomma davanti, e a Jerez-2 avevo iniziato a notare la differenza. Qui, dopo cinque settimane, essere subito così competitivi è davvero incredibile"

Ma riesci anche a dare qualche dettaglio in più? La sensazione è che tu guidi facendo scorrere un po' di più la moto rispetto agli altri ducatisti...

"In realtà stacco molto forte e avanti, portando molta velocità in curva, ma alla fine se guardiamo bene i dati, alla corda sono un po' più lento di altri, come Dovi. La velocità in più rispetto agli altri la porto dentro in fase di staccata e inserimento."

Il nervoso, la rabbia, ti hanno aiutato a recuperare competitività? Insomma, ti sei caricato stando a casa?

"Beh, sicuramente mi sono riposato, anche se non più di tanto: stavo a casa praticamente solo per dormire, poi c'erano la piscina, la palestra, la riabilitazione, il laser... ma credo di aver preso la carica per riprendere da dove avevo lasciato. Il primo giorno me lo sono preso di studio, per capire come andava la gamba. Dalle FP3 ho iniziato a guidare senza pensare troppo a cosa succedeva, divertendomi e basta, e mi è venuto abbastanza facile tanto che stamattina, quando nel warm-up ho visto 32"7 quasi non ci credevo."

"Oggi in gara avevo quel passo, ed è stato incredibile: nei primi giri faticavo molto, ma appena ho iniziato a spingere è andato tutto al suo posto. Negli ultimi giri non ce la facevo più: a un certo punto, alla curva 3 sul cambio di direzione la gamba mi ha lanciato una piccola fitta, dove ho la placca e ha iniziato a darmi fastidio. Fortunatamente mi sta passando, quindi non sono preoccupato."

Sei andato forte su tre circuiti molto diversi: Jerez, Brno, Misano. Significa che hai trovato l'equilibrio giusto per tutto il Mondiale?

"Me lo auguro, perché effettivamente uno potrebbe pensare che Jerez e Misano siano simili ma così non è - oggi essere la Ducati più competitiva è stato davvero bello. Questo mio nuovo stile di guida sembra adattarsi molto bene alla nuova moto ma anche alle nuove gomme, e penso che riusciremo ad andare forte un po' dappertutto con questa moto."

Una battuta: Jack Miller dice che gli piacerebbe averti come compagno di squadra anche l'anno prossimo, nel team ufficiale. Secondo te lo pensa ancora?

"Secondo me sì. Anzi, è stato molto bravo quando l'ho passato: non ero 'entrato' del tutto ma mi ha lasciato lo spazio per passare, a Jerez era stato più difficile. Credo che se avesse messo la dura davanti sarebbe stato più competitivo anche lui, però ha fatto un'altra scelta perché aveva una strategia diversa. Alla fine spero di sì, si lavora bene insieme e si ottengono i risultati..."

E anche tu saresti contento di essere il suo compagno di squadra...

"Diciamo che mi basta essere nel team ufficiale (e ride...)"

Facendo un paragone con la scuola, diciamo che oggi hai portato un bel voto a casa...

"Direi di meritarmi un bell'otto, che quando andavo a scuola era un risultato molto difficile. Spero di essere promosso..."