MotoGP 2020. GP di Teruel. Le pagelle

MotoGP 2020. GP di Teruel. Le pagelle
Giovanni Zamagni
Un bel 10 e lode a Franco Morbidelli, 9 ad Alex Rins, 8 al leader del mondiale Joan Mir, ma solo 5 a Maverck Vinales e un 4 a Fabio Quartararo
26 ottobre 2020

Franco Morbidelli voto 10 e lode
Dentro una “bolla” magica, come ha raccontato quasi incredulo, ha disputato la gara perfetta, con una moto, ricordiamolo, non ufficiale al 100%. Bellissimo da vedere, impeccabile nel suo stile di guida, fantastico nella sicurezza messa in mostra, ha confermato di essere un pilota di altissimo livello. Questo Morbidelli può anche vincere il titolo. Trip.

Alex Rins 9
Chissà se con la media all’anteriore avrebbe potuto fare di più: in ogni caso, è il primo pilota Suzuki al traguardo. Quindi, fino a prova a contraria, non si poteva fare meglio di così. 45 punti in due gare, 13 in più del compagno di squadra, a 32 dalla vetta: si può anche sognare. In forma.

Joan Mir 8
Per quanto fatto in qualifica e per aver preso un’altra volta paga da Rins, il voto è esagerato. Ma in quella situazione, avrebbe potuto perdere la testa, farsi prendere dalla foga per provare a rimontare a tutti i costi. Ecco, perché, secondo me merita un bel voto otto. Maturo.

Pol Espargaro 7,5
Si è svegliato un po’ tardi, ma la sua è stata un’ottima gara, fatta di velocità e costanza. E senza errori. Primo pilota Ktm.

Johann Zarco 8
Considerando cosa hanno fatto gli altri piloti Ducati, la sua è stata una gara da applausi, dopo ottime qualifiche. Lui dice che si sta preparando per la prossima stagione: la velocità c’è, deve trovare più costanza.

Miguel Oliveira 7
Mezzo punto in meno per aver perso nel finale la sfida con Zarco, nonostante una moto più competitiva. Comunque bravo.

Maverick Vinales 5
Non si possono prendere 14” da uno con una Yamaha (teoricamente) inferiore alla sua. Deve fare di più.

Fabio Quartararo 4
E’ arrivato ad Aragon due settimane fa da capo classifica con 5 punti di vantaggio su Mir, torna a casa con 14 punti da recuperare: sicuramente non è la sua pista preferita. E’ in grandissima difficoltà nella gestione delle gomme: il suo problema è che se non vince, arriva molto indietro. Acerbo.

Danilo Petrucci 5
C’entra l’obiettivo di arrivare nei 10. Magra consolazione.

Andrea Dovizioso 4
Prima del “contatto” con Espargaro alla prima curva del 17esimo giro, sembrava potesse rimontare fino alla settima, ottava posizione. Poi, quel lungo ha cambiato completamente la sua gara e si è perso definitivamente. Una stagione da dimenticare. Ma non per colpa sua. Tartassato.

Aleix Espargaro 7
Finalmente stava sfruttando il potenziale a sua disposizione. Questa volta, la colpa non è sua.

Alex Marquez 4
Si è fatto ingolosire, tradito dalla troppa foga. Un errore, ma non così grave: ci può stare.

Takaaki Nakagami 4
La mancanza di abitudine di partire da favorito, ha reso la pressione insopportabile. Che peccato: era stato grandissimo protagonista. Già alla vigilia, aveva manifestato sui social la sua “ossessione” per un podio che ancora non era arrivato: deve migliorare psicologicamente. Ma la velocità c’è.

Pecco Bagnaia 4
Sembra un altro pilota rispetto a quello fenomenale di quattro GP fa. Ci vuole una scossa.

Yamaha M1 voto 8,5
Non era la miglior moto in pista, non è la più veloce in rettilineo, non è quella che curva più stretta. Insomma, non eccelle in niente, ma è comunque competitiva. E vincente, se ben pilotata.

Suzuki GSX-RR voto 9
Primo e terza ad Aragon1; seconda e terza ad Aragon2: complessivamente molto efficace. A parte le difficoltà a Le Mans (sull’asciutto), è sempre stata tra le migliori su ogni pista e in tutte le circostanze. Fondamentale per il campionato.

KTM RC16 voto 8
Sicuramente più competitiva rispetto a settimana scorsa: è la conferma che non ha ancora una base ottimale e ha bisogno di tempo per essere messa a punto. Ma il potenziale si conferma alto.

Honda RC213V voto 9,5
Veloce, stabile, precisa: che differenza rispetto alla moto di inizio campionato. Qui era nettamente la migliore: non ha vinto per gli errori dei piloti.

Ducati DesmosediciGP voto 6
E’ vero che Zarco l’ha portata al quinto posto, ma le difficoltà degli altri cinque piloti Ducati dicono che quanto fatto dal francese è stata l’eccezione. La regola su questa pista è quella di una moto in grandissima difficoltà.

Aprilia RS-GP voto 5
Per una volta che il pilota fa il suo mestiere, si rompe il motore. Che peccato, stava andando veramente forte: dimostra di avere potenziale, ma l’affidabilità è fondamentale.

Caricamento commenti...