MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo le FP ad Aragon

MotoGP 2020. I commenti dei piloti dopo le FP ad Aragon
Giovanni Zamagni
Le dichiarazioni di Marquez, Mir, Quartararo, Petrucci ed A. Espargaro
16 ottobre 2020

Aleix Espargaro: "Questa mattina è stato l'unico momento della mia carriera in MotoGP nel quale mi sono preoccupato, vedendo la tempratura dell'asfalto. Con queste moto, la potenza che abbiamo a disposizione, è veramente difficile e ho trovato giustissimo spostare le FP1. Nel pomeriggio le cose sono tornate più o meno normali e sono riuscito ad essere veloce, ma non sono sicuro che il mio tempo mi garantisca l'accesso diretto alla Q2. Conoscendo i piloti sono sicuro che domani alla fine delle FP3 tutti proveranno il time attack e cambierà la classifica. In ogni caso sono fiducioso, su questa pista la Aprilia RS-GP riesce ad esprimersi molto bene”.

Danilo Petrucci: “Il vento è stata la variabile più difficile da combattere. E’ chiaro che la bassa temperatura non aiuta, specie nelle curve a destra siamo in grande difficoltà, l’anteriore è molto leggero. E’ stato complicato gestire la moto, è difficile portare in temperature le gomme, soprattutto all’inizio. Probabilmente domani non ci sarà il vento e questo potrebbe essere un aiuto. Anche qui, come a Barcellona, la mia velocità massima è bassa, probabilmente anche a causa della mia temperatura.

Sapevamo che qui sarebbe stata difficile, specie con il vento, come è successo anche il venerdì’ a Barcellona. In più fa molto freddo e aumenta la sensazione di instabilità. Sapevo benissimo di essere competitivo a Le Mans, qui un po’ di dubbi in più e non mi sbagliavo. Gli altri girano subito forte, noi fatichiamo di più. Non credo che nelle FP3 si possa migliorare, ma aspettiamo dopo le FP4 per dare un giudizio. Temo che dovremo passare dalla Q1, ma speriamo di recuperare velocità.

Covid? Già in moto2, Martin ha perso un sacco di punti, Arbolino uguale, questo è uno zero pesantissimo. La situazione è incontrollabile, come avvenuto per Tony può accadere di tutto. E’ veramente difficile avere il pieno controllo della situazione, non sappiamo esattamente come si può prendere: dovresti controllare tutti i posti dove metti le mani, c’è molta difficoltà. Spero che sia Arbolino sia Rossi stiano bene fisicamente.

Michelin? Dal punto di vista dello spettacolo credo sia molto bello non sapere mai chi vince. E’ molto meno bello per noi che corriamo: passi da lottare per vincere a lottare per non fare ultimo. E’ chiaro che le condizioni sono diverse. Michelin ci è venuto incontro portando una soffice anteriore in più: il problema è che corriamo in un periodo dell’anno in cui fa veramente molto freddo.

Oggi sono risultati da prendere con le pinze, anche se contano: sappiamo che la nostra moto con il vento soffre tantissimo. Perdo molto in 4-5-6, ma in frenata non sono male. A Le Mans ci sono tutte le curve dove entri con il freno in mano, quindi metti carico sull’anteriore. Qui si frena molto a sinistra, ma ci sono due curve a destra dove proprio non tocchi il freno e la gomma si raffredda. E a Le Mans non era così freddo e non c’era questo vento. Questa pista è sempre stata critica per noi per le gomme”.

 

Fabio Quartararo: "Il passo non è male e sono anche contento di aver ritrovato subito feeling dopo la caduta: non è mai facile riuscirci. Dobbiamo assolutamente trovare il miglior potenziale possibile per questo GP.

La moto sta funzionando bene, sono contento per il momento, anche se oggi la situazione era veramente complicata. A Le Mans per me era più difficile nelle FP1: oggi ho spinto di più. Rispetto a Vinales e Morbidelli dobbiamo migliorare qualcosa nello stile di guida e nella messa a punto: questo è il momento giusto per assimilare il più possibile e provare a migliorare. Sono sicuro che domani le Ducati saranno più vicine e competitive: loro soffrono il vento, ma hanno un grande potenziale.

Mir? Ho un’ottima relazione con lui. Non siamo amici, ma c’è grande rispetto tra di noi, è un buon rivale per il campionato.

Sorpassi? Non ci sono tanti punti dove passare qui, per passare qui devi essere molto aggressivo.

Covid? Non sono troppo stressato a tornare a casa: mi alleno al mattino e al pomeriggio, non faccio altro. Ma sappiamo che è una situazione difficile, non sei mai tranquillo con questa situazione, c’è tanta tensione per questa cosa.

Warm up: sembra che domenica la temperatura sarà più alta al mattino. In ogni caso, bisognerà stare tranquilli. Per le prove libere sarebbe meglio posticiparle il più possibile”.
 

Joan Mir: “Credo che può essere una buona pista per noi. Le Yamaha in queste condizioni sono molto forte, ma noi possiamo giocare le nostre carte. E’ stato un buon primo giorno, ho lavorato bene, mi sono trovato bene con la moto. E’ complicato far scaldare le gomme, specie nelle FP1, sono condizioni estreme.

Con quartararo sono stato compagno di squadra nel 2015, lui aveva più esperienza di me, era il pilota che doveva vincere. Abbiamo avuto delle belle battaglie, abbiamo una buona relazione. E’ un mio rivale, ma è tutto ok. Come batterlo? E’ un segreto… Ogni pilota ha punti deboli e forti, bisogna sfruttarli al meglio.

Stiamo parlando con la mia squadra per quanto riguarda le regole sa seguire per il Covid. Al momento non vedo problemi a tornare ad Andorra tra una gara e l’altra, non ci sono rischi. Magari cambierà opinione, ma al momento non ci sono rischi a tornare a casa, per la vita che faccio”.


Alex Marquez: “E stata una giornata positiva, mi sono sentito bene con la moto e il circuito fin dalla prima uscita. E’ vero che qui Marcin passato molto veloce. Sembra che la Honda è competitiva. Sono caduto nelle fP1, ma ho potuto gestire bene la situazione. Credo che nelle FP3 sarà difficile migliorare il tempo, per il momento sono contento. Domani sarà ancora freddo al mattino, anche se le prove sono state ritardate di mezz’ora: secondo me è troppo poco. Ho avuto qualche problema con l’anteriore, perché ho provato la media. Abbiamo fatto un passo in avanti.

A Misano, con il caldo, ero stato veloce, non sono solo le condizioni a darmi una mano. Abbiamo fatto un passo in avanti, anche se sembra che con il freddo la nostra moto funzioni meglio, per esempio rispetto alla Ducati. Ma credo che sia solo una casualità che io sia veloci in queste condizioni: la verità è che stiamo migliorando prova dopo prova. Sembra che la Honda sia competitiva qui: se possiamo usare la media anteriore, possiamo avere un vantaggio in frenata. E’ un buon circuito per il bilanciamento della moto.

Oggi ho un buon passo, sembra che la gomma soffice posteriore abbia un calo importante. Per me, il problema di fare un giro veloce è non poter usare la media anteriore, ma se ci riesco possiamo fare bene. A volte il sabato gli altri piloti fanno un passo in avanti più grande del mio, ma sono ottimista”.