MotoGP 2020. Valentino Rossi: “Problemi in frenata”

MotoGP 2020. Valentino Rossi: “Problemi in frenata”
Giovanni Zamagni
Valentino fa il punto della situazione dopo le libere: “Purtroppo è stata una giornata a metà, su una pista particolare che richiede un assetto diverso. Le prime sensazioni non sono posi-tive: KTM, Ducati e Suzuki vanno fortissimo. Yamaha ha chiesto di poter aprire i motori? Non lo so”.
14 agosto 2020

Non è soddisfatto Valentino Rossi: d’accordo, si è girato solo nelle FP1, ma le prime sensazioni non sono positive.

“Sì, è stata una giornata a metà, abbiamo fatto un solo turno, ma la prima impressione è stata piuttosto negativa. Purtroppo sono fuori dai dieci, abbiamo tanto lavoro da fare, non sono efficace in frenata. Questo è un circuito particolare, devi lavorare molto sull’assetto: tutte le Yamaha sono vicine, ma la situazione sembra abbastanza complicata. Al momento, Dovizioso, Pol Espargaro e le due Suzuki sembrano avere un passo superiore, mentre gli altri sono piuttosto vicini”.

Soffri molto nel T3, lo stesso punto dove soffre Dovizioso; Andrea dice che lì la Ducati è sempre stata in difficoltà: la Yamaha non dovrebbe essere più efficace in quel punto?
“E’ una parte difficile, con solo curve a sinistra (due, NDA): sicuramente lì possiamo essere più veloci”.

Come funzionano le gomme?
“Questo è un circuito particolare, come ho detto è cruciale essere efficaci in frenata. Da sempre, qui la Michelin porta una gomma un po’ più dura di costruzione per assecondare le caratteristiche del tracciato: scivola un po’ di più, perdi grip, devi adattarti. Ma non è male”.

E’ vero che la Yamaha ha chiesto alla MSMA di poter aprire i motori per risolvere il problema?
“Ho sentito anch’io questa cosa, ma non so, dovete parlare con Yamaha”.

Ma la mancanza di velocità in rettilineo è dovuta anche a una limitazione di giri dopo i problemi di Jerez?
“La velocità massima è sempre stata un nostro punto debole e qui ci sono rettilinei lunghi”.

Si paragona sempre la Yamaha a Ducati e KTM con motore a “V”, ma anche il confronto con la Suzuki, quattro in linea come la Yamaha, è negativo: come lo spieghi?
“Credo che dipenda molto da pista a pista, a come fai lavorare le gomme: come ho detto, qui le Suzuki vanno fortissimo, tanto che le vedo tra le favorite. Dipende anche dalla trazione, da come esci dalle curve: non è detto che un quattro in linea non possa essere veloce. Ma a Jerez era più competitiva la Yamaha: dipende molto dalle caratteristiche del tracciato”.

Dovizioso ha detto che alla fine a decidere è Dall’Igna; se tu fossi Dall’Igna, punteresti su Dovizioso, su Lorenzo o su un giovane come Bagnaia?
“E’ sempre difficile rispondere a queste domande, finisci con fare un torto a qualcuno… Diciamo che ogni scelta ha i suoi pro e i suoi contro: Dovi va forte con la Ducati, io la terrei come prima opzione. Lorenzo è un grande campione ed è stato anche veloce con la Ducati; Pecco ha dimostrato di guidare molto bene”.