MotoGP 2021: Aprilia/Vinales: a che punto siamo?

MotoGP 2021: Aprilia/Vinales: a che punto siamo?
Giovanni Zamagni
Dopo aver ufficializzato l’addio dalla Yamaha, si pensava che potesse arrivare l’annuncio dell’accordo con la Casa di Noale. Così non è stato, ma i tempi sono ristretti: bisogna decidere alla svelta. Perché Maverick non ha firmato? Eppure lo spagnolo avrebbe tutto da guadagnare e poco da perdere
30 giugno 2021

Aprilia-Maverick Vinales: a che punto siamo? Per chi, come me, era convinto che l’accordo tra lo spagnolo e la Casa di Noale fosse già stato fatto, è una sorpresa che non sia stato ancora annunciato, dato che la separazione tra Vinales e Yamaha è stata ufficializzata lunedì mattina. Cosa è successo allora? Proviamo a ricostruire la vicenda in base alle informazioni di moto.it. Tutti gli indizi confermano quanto detto nei giorni scorsi: c’era un accordo di massima tra l’Aprilia e MV12. Allora, cosa è cambiato?

Qualche ripensamento

Maverick era entusiasta di andare a correre a fianco di Aleix Espargaro, con il quale è veramente amico. Proprio Espargaro ha avuto un ruolo fondamentale nell’avvicinamento tra Vinales e l’Aprilia: “Troverai una moto molto competitiva, a Noale stanno facendo un grande sforzo e stanno lavorando molto bene” avrebbe confidato Aleix a Maverick, convincendolo che non sarebbe stata affatto una scelta di ripiego.

I due, tra l’altro, sono stati compagni di squadra in Suzuki nel 2015 e nel 2016: come dire, si conoscono anche dal punto di vista tecnico, Vinales, al di là dell’amicizia, ha elementi per valutare al meglio i giudizi di Espargaro. Aleix ha usato parole lusinghiere per descrivere la RS-GP e Maverick si era convinto che avrebbe potuto essere la soluzione giusta.

Poi, però, come spesso gli accade, ha cominciato ad avere dei dubbi, a chiedersi se una moto che ancora non è salita sul podio possa veramente essere quella adatta per il suo futuro. Vinales - in questo caso giustamente - non vuole ripetere gli errori del passato, con decisioni prese di “pancia”, con troppo fretta, facendosi prendere dall’entusiasmo, per poi pentirsene poco dopo.

Il sogno Suzuki

In più, saputo dell’addio alla Yamaha, qualcuno si è mosso per capire che possibilità ci siano di prendere uno come Maverick, al di là di contratti già firmati per il 2022: uno veloce come lui potrebbe anche portare una Casa ufficiale a muovere le pedine all’interno del proprio team per fargli posto, perché Vinales vuole solo una squadra ufficiale, non prende in considerazioni soluzioni in un team satellite.

Soprattutto, MV sogna da sempre di tornare in Suzuki, quella che ancora oggi lui ritiene la moto e l’ambiente adatti per lui. Ma qui la porta è chiusa da contratti firmati fino al 2022: è fantascienza che un manager giapponese non rispetti accordi ufficializzati da tempo. Pur sapendo che in questo mondo niente è impossibile, le possibilità che Vinales vada alla Suzuki sono pressoché zero.

Vinales potrebbe entrare nella storia con Aprilia

Allora, perché non accettare l’offerta Aprilia? E’ chiaro che lo spagnolo guadagnerebbe molto meno rispetto agli 8 milioni che avrebbe percepito nel 2022 dalla Yamaha, ma dopo una decisione così, l’aspetto economico passa in secondo piano. Sotto tutti gli altri aspetti, MV12 potrebbe solo trarre benefici da un eventuale accordo con la Casa di Noale. Perché nessuno chiederebbe a Maverick di vincere subito, ma portare l’Aprilia sul podio o al successo sarebbe di grandissimo valore per Vinales, che agli occhi di tutti avrebbe compiuto un’impresa straordinaria, paragonabile a quella di Valentino Rossi, quando portò la Yamaha al trionfo nel 2004.

L’arrivo di Vinales a Noale potrebbe anche avere un altro effetto, quello di convincere definitivamente Andrea Dovizioso ad accettare il ruolo di collaudatore: anche a Dovi darebbe lustro diventare parte integrante di un progetto molto buono, come si è visto quest’anno, che potrebbe essere vincente nel prossimo futuro. Andrea sogna la Yamaha, che però non pensa a lui come uno dei suoi piloti per il 2022: con l’Aprilia, il Dovi avrebbe la possibilità di continuare a fare quello che più gli piace in questo momento - motocross -, diventando però uno degli uomini fondamentali di una Casa che sta facendo grandi sforzi per arrivare ai vertici della MotoGP.

La coppia Aprilia/Vinales fa sognare gli appassionati. E da appassionato, spero proprio che Maverick si convinca della bontà di un progetto che potrebbe farlo diventare un simbolo della MotoGP.