MotoGP 2021. GP d'Olanda ad Assen. La vigilia vista da Zam: tutto quello che c'è da sapere

MotoGP 2021. GP d'Olanda ad Assen. La vigilia vista da Zam: tutto quello che c'è da sapere
Giovanni Zamagni
Il favorito, "l'indecifrabile", il più in difficoltà: tutto questo e molto altro nell'analisi del nostro inviato Giovanni Zamagni
24 giugno 2021

Si torna subito in pista, ad Assen, dove si è sempre corso nella storia del motomondiale tranne nel 2020, a causa del Covid. Una pista storica, stravolta nel corso degli anni: ha perso un po’ di fascino, ma in alcuni punti, in particolare nella seconda metà, rimane affascinante e impegnativa.

Il tracciato è stato riasfaltato, per questo motivo la Michelin porta quattro mescole, per evitare sorprese. Il GP d’Olanda piace a tanti piloti; Fabio Quartararo: “E’ la mia pista preferita”; Pecco Bagnaia. “Mi piace così tanto, che me la sono tatuata sul corpo” e così via. E non dimentichiamo che qui Valentino Rossi ha vinto il suo ultimo GP, nel 2017: chissà se tornerà davanti su una pista che, teoricamente, si adatta bene alla Yamaha. Ecco i “più” del GP d’Olanda.

Il più indecifrabile

Marc Marquez. Dopo lo strepitoso successo in Germania, in quale condizioni fisiche sarà il campione della Honda in Olanda? Al Sachsenring si è visto bene come Marquez soffrisse e perdesse nell’unico punto veramente impegnativo per la sua spalla, ovvero nel cambio di direzione tra le 10 e la 11. Ad Assen ci sono tanti cambi di direzione ad alta velocità, potrebbe essere un problema. Ma per me andrà forte anche in Olanda.

Il favorito

Fabio Quartararo. In condizioni di pista asciutta, io credo che il pilota della Yamaha, capo classifica del mondiale, sia il favorito a salire sul gradino più alto del podio.

La moto più efficace

La Yamaha. Come detto, sulla carta la M1 potrebbe essere la moto da battere ad Assen, lo dice anche il nostro ingegnere Giulio Bernardelle. Ma è tutto da confermare, si è visto come i pronostici sulla competitività della moto vengano spesso smentiti.

Il team più in tensione

Suzuki. In realtà c’è l’imbarazzo della scelta, perché, per diversi motivi, c’è tensione in parecchi box. Ma in Suzuki ce n’è probabilmente più che negli altri box: Joan Mir ha bisogno di un risultato a tutti i costi, Alex Rins, non ancora al meglio fisicamente, deve ritrovare tranquillità.

Il pacchetto più in forma

Oliveira/KTM. Tre podi consecutivi, una vittoria e due secondi posti, 65 punti totalizzati: la coppia Miguel Oliveira/KTM è in questo momento la migliore della MotoGP. Si confermerà anche ad Assen? I presupposti ci sono.

La più “davanti”

La Ducati. Potenzialmente, Jack Miller (qui ha ottenuto la prima vittoria in MotoGP), Pecco Bagnaia (come detto una delle sue piste preferite), Johann Zarco (una vittoria in Moto2) possono fare molto bene ad Assen, quindi, teoricamente, la DesmosediciGP potrebbe ottenere un ottimo risultato di squadra. Anche se le statistiche dicono che ad Assen la Ducati ha trionfato una sola volta, nel 2008 (manco a dirlo, con Casey Stoner).

Il più in difficoltà

Maverick Vinales. Il pilota spagnolo arriva ad Assen sfiduciato, demotivato e anche in tensione con la Yamaha. Nel 2019, Vinales vinse alla grande per distacco su Marc Marquez: ha assolutamente bisogno di tornare ai suoi livelli. E ne ha bisogno anche il campionato, perché un pilota come lui è manna per lo spettacolo.

Il più atteso

Valentino Rossi. Come sempre, è il pilota che gli appassionati di tutto il mondo sperano di vedere tornare davanti. Non sarà facile, ma la pista, è sicuramente “amica”.

I favoriti del mondiale

Ecco come cambiano dopo otto gare le mie percentuali su chi è favorito per il mondiale.

Quartararo: 60%; Zarco: 10%, Miller: 10%, Bagnaia: 10%, Mir: 5%, Oliveira: 5%.