MotoGP 2021. GP d'Olanda ad Assen. Valentino Rossi: "I risultati non mi aiutano di certo"

MotoGP 2021. GP d'Olanda ad Assen. Valentino Rossi: "I risultati non mi aiutano di certo"
Giovanni Zamagni
Un’altra gara molto complicata per il numero 46. “Son partito male, poi sono caduto senza sapere perché: Vinales via dalla Yamaha? Non lo so, comunque non incide sulla mia decisione”. Sullo sponsor Aramco, ancora una volta messo in dubbio: “Mi fido di quello che dice il principe”
27 giugno 2021

ASSEN - Come già successo altre volte in questa stagione, Valentino Rossi pensava di poter ottenere un risultato ben differente.

Non la vittoria, nemmeno un podio, ma, per dirla con le sue parole, “fare una gara decente”. Invece è stato un altro GP disastroso, concluso con una caduta mentre era 17esimo, dopo una pessima partenza.

“E’ stato un grande peccato: il nostro passo non era male, avevo un buon potenziale. Purtroppo sono partito male e quando sei dietro ad altri piloti, soffri un po’ con la gomma anteriore, hai meno grip. Ho fatto qualche sorpasso (Valentino era 21esimo alla fine del primo giro, NDA), ho passato Bastianini e sono caduto alla 7. Non capiamo bene cosa sia successo, il motivo della scivolata: lì si va forte, fortunatamente non mi sono fatto male”.

Adesso è arrivato il tempo per prendere una decisione, sempre ammesso che non sia già stata presa.

“Ho sempre detto che il 2021 sarebbe stato difficile, così come ripeto da tempo che tutto dipende dai risultati. E i risultati, nella prima parte di stagione, sono stati al di sotto delle aspettative, queste prestazioni non mi aiutano di certo… Non è ancora il momento per decidere, lo farò nelle prossime settimane: quando lo farò, ve lo dirò”.

La risposta alla domanda successiva è decisamente chiara, perlomeno per me. Se Vinales andasse veramente in Aprilia, si libererebbe un posto in Yamaha: potrebbe cambiare la tua decisone?

“Sembra che nelle prossime settimane potrebbe cambiare qualcosa, ma io non lo so… In ogni caso, questo non cambia la mia decisione, che, ripeto, è legata ai miei risultati, non a quello che fanno gli altri piloti. Non so cosa accadrà in Yamaha, ma non mi interessa”.

Cosa pensi delle penalizzazioni per le ruote sul verde? Ci fossero state queste regole nel 2008, non avresti potuto fare quel sorpasso leggendario su Stoner a Laguna Seca…

“Le regole servono perché adesso è tutto più estremo rispetto al 2008 a Laguna Seca, le situazioni non sono paragonabili. Le piste sono cambiate tanto per migliorare la sicurezza, l’asfalto all’esterno delle curve è molto più sicuro rispetto all’erba. Il verde deve essere considerato come l’erba, se non metti un limite è un casino, è giusto così. E prima di essere penalizzato, devi andare fuori quattro volte (alla quarta volta prendi il “warming”, alla quinta vieni penalizzato, NDA). Credo che Pecco facesse fatica a farla girare alla 12: è un peccato avrebbe potuto finire terzo, ma la regola è giusta”.

Parliamo del team: ci sono sempre voci e indiscrezioni che mettono in dubbio l’accordo con “Aramco”: puoi spiegare com’è la situazione?

“Non ho seguito bene la faccenda, quello che posso dire è che noi facciamo tutto in buonissima fede, parliamo con il principe. Io personalmente ci ho parlato almeno otto volte, l’ultima giovedì sera: lui è contentissimo e ripete che è tutto a posto. Questo è quello che so. E’ chiaro che quando si parla di una sponsorizzazione così importante c’è un po’ di invidia, in tanti avrebbero voluto quei soldi. Per quanto mi riguarda, spero solo che il principe abbia detto la verità”.