MotoGP. C'è ancora posto per Jorge Lorenzo?

MotoGP. C'è ancora posto per Jorge Lorenzo?
Giovanni Zamagni
Nonostante il ritiro e dichiarazioni del tipo (“ho smesso al 98%), si parla spesso di un possibile ritorno di Jorge. Lui sognava di farlo nel 2021 con la Yamaha, ma Lin Jarvis gli ha tolto ogni speranza. Rimangono liberi due posti: uno in Ducati e uno, forse, in Aprilia. Ma avrebbe senso?
22 giugno 2020

In qualche modo, direttamente o indirettamente, il nome di Jorge Lorenzo viene sempre fuori. E nonostante risultati ben al di sotto delle aspettative, Lorenzo viene spesso accoppiato alla Ducati, tanto che qualcuno ipotizza un suo ritorno sulla Rossa di Borgo Panigale. Perché quella storia ha comunque lasciato un segno negli appassionati e anche il modo come è finita - sul più bello, quando Jorge, finalmente, stava iniziando ad andare forte con la Desmosedici - continua a far discutere.

Addirittura, lo steso Lin Jarvis, numero uno di Yamaha Corse, “invita” Lorenzo a prendere in mano il telefono e chiamare il direttore generale di Ducati Corse, l’amico Gigi Dall’Igna, cosa che, secondo qualcuno, Jorge avrebbe già fatto. “Lorenzo - ha dichiarato Jarvis a Speedweek - voleva fare una gara quest’anno (Barcellona, dove era già stato previsto come wild card, nda), per capire se tornare a fare il pilota. Ma se Rossi correrà con il team Petronas, per Jorge non ci sarebbe più posto in Yamaha; ci sono costruttori come la Ducati che non hanno ancora completato la squadra. Il nostro contratto con Lorenzo scade a fine 2020: al momento non sappiamo ancora se andremo avanti, se ci saranno le condizioni economiche per continuare dopo quanto è successo nel mondo”.

Ducati, si sa, ha raggiunto un accordo con Jack Miller, ma sta ancora discutendo con Andrea Dovizioso, che rimane la prima scelta - giustamente - di Borgo Panigale. Ma se non si trovasse un accordo, allora ecco che si potrebbe anche pensare a Lorenzo, considerando che Danilo Petrucci ha ormai firmato per la Ktm e l’unica, valida alternativa sarebbe Cal Crutchlow (oltre, eventualmente, a Johann Zarco e Pecco Bagnaia).

Ma avrebbe senso?

Può anche essere che Lorenzo e Dall’Igna si siano sentiti - tra di loro il rapporto è diretto -, ma avrebbe senso per la Ducati riprendere Jorge? Dopo quanto successo in Honda nel 2019 sarebbe un azzardo grandissimo, anche se l’unica apparizione fatta con la Yamaha nei test di Malesia ha dimostrato che il cinque volte campione del mondo è ancora capace di andare in moto. Ma un conto è farlo con la M1 e per pochi giri, un altro è riuscirci con la GP21 (la Ducati dell’anno prossimo…) con continuità, per tutta la gara e per l’intero campionato. Lorenzo non è riuscito a trovare questa costanza nel 2017 e nel 2018, nonostante una forma fisica e mentale sicuramente più da pilota di quella che può avere ora: non sarebbe così facile trovarla nel 2021 dopo un anno completamente fermo.

Anche l’Aprilia ha teoricamente un posto libero (“Ma la nostra priorità è aspettare Andrea Iannone: è un rischio, ma è questo che vogliamo fare” ha dichiarato il direttore tecnico Romano Albesiano), ma la soluzione Lorenzo/Aprilia sarebbe ancora più azzardata, in questo caso per entrambi, non solo per la Casa di Noale.

Insomma, la logica dice che Jorge, forse a malincuore, difficilmente potrà tornare in pista. Ma tante volte la realtà non è coincisa con la logica, come si è visto in un sacco di scelte delle ultime settimane.

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