MotoGP. Ecco come si è arrivati alla sfida finale

MotoGP. Ecco come si è arrivati alla sfida finale
Giovanni Zamagni
Tutto in una gara, anche se i 13 punti di vantaggio accumulati da Marquez nei 17 GP precedenti rappresentano un buon margine. Come si è arrivati a questo punto? Ripercorriamo la stagione dei due grandi fenomeni | G. Zamagni, Valencia
10 novembre 2013

Punti chiave


VALENCIA – Tutto in una gara, anche se i 13 punti di vantaggio accumulati da Marc Marquez nei 17 GP precedenti rappresentano un buon margine da amministrare per un pilota che è sempre salito sul podio, tranne che al Mugello (caduto) e a Phillip Island (squalificato). Come si è arrivati a questo punto? Ripercorriamo la stagione dei due grandi fenomeni della MotoGP.


GP QATAR: LORENZO 1°, MARQUEZ 3°. IN CLASSIFICA: LORENZO +9
Si comincia con una dimostrazione di forza del campione del mondo: pole position e vittoria per distacco. Ma il debutto di Marquez è già stupefacente: sesto in prova e terzo in gara, al debutto in MotoGP e su una pista dove non aveva mia girato prima con la RC213V. Nel finale si vedono perfettamente le qualità di Marquez, capace di recuperare parecchi decimi su Valentino Rossi, arrivando a un soffio dal secondo posto.


GP AMERICHE: MARQUEZ 1°, LORENZO 3°. IN CLASSIFICA: +0
Sulla nuova pista di Austin, la prima, grande impresa di Marquez: pole position e vittoria, dopo una bella sfida con Pedrosa. Il bambino prodigio, oltre alla velocità, mette in mostra un’altra grande qualità: l’incredibile capacità di gestire la pressione, perché vince partendo da favorito. Lorenzo limita i danni su una pista che esalta la Honda e penalizza la Yamaha.
 

GP SPAGNA: MARQUEZ 2°, LORENZO 3°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +4
A Jerez, Lorenzo conquista la pole, Marquez il terzo posto. La gara viene vinta perentoriamente da Pedrosa, mentre Marquez e Lorenzo si giocano il secondo posto all’ultima curva, con Marc che non ha nessuna paura a “entrare”, toccare il rivale, spingerlo verso l’esterno. Nel parco chiuso la tensione è altissima.
“La mia intenzione, chiaramente, non era quella di appoggiarmi a lui, ma di passarlo. Ma non credo che la mia sia una manovra scorretta, può succedere all’ultima curva. Per fare il sorpasso mi sono ispirato al video del soprasso tra Rossi e Gibernau (2005, NDA), che avevo studiato attentamente… Lorenzo mi ha lasciato un piccolo spazio e mi ci sono infilato: mi spiace per lui, ma queste sono le gare. Anch’io al suo posto sarei arrabbiato, ma non per la manovra, ma per aver perso la posizione”, commenta Marquez.
“Non voglio parlarne, specie a caldo, ognuno ha la sua opinione: comunque sapete come la penso su certi episodi. E’ vero, però, che se avessi saputo che Marquez era così vicino, avrei fatto in modo differente l’ultima curva” ribatte avvelenato Lorenzo.


GP FRANCIA: MARQUEZ 3°, LORENZO 7°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +11
Si prova sull’asciutto, con Marquez in pole e Lorenzo secondo, ma si corre sul bagnato, condizione mai vista prima da Marc. L’inizio gara del bambino prodigio è traumatico, con tanti errori, ma dopo pochi giri Marquez prende le misure all’acqua, impara a gestire la RC213V, inizia una rimonta pazzesca che si conclude con un altro risultato incredibile: terzo. Lorenzo, al contrario, è in grande difficoltà, ufficialmente per un problema alla gomma posteriore, in realtà, forse, per l’appannamento della visiera e chiude solo settimo. Marquez si allontana.


GP ITALIA: LORENZO 1°, MARQUEZ NC. IN CLASSIFICA: LORENZO +14
E’ il GP più difficile per Marquez, che inizia il GP d’Italia con una terrificante caduta in rettilineo appena dopo lo “scollinamento” a oltre 300 km/h. Marc se la cava in qualche modo, con botte da tutte le parti e un mento malconcio, ma può risalire in sella. Nelle prove cade ancora, conquista il sesto posto, ma in gara è come sempre aggressivo e velocissimo. Dopo una partenza così e così, si lancia all’inseguimento di Pedrosa, lo passa a tre giri dal termine, ma cade in quello successivo, quando ormai il secondo posto è sicuro. Per Lorenzo seconda vittoria stagionale, mai in discussione dall’inizio alla fine: un’altra grande dimostrazione di forza.


GP CATALUNYA: LORENZO 1°, MARQUEZ 3°. IN CLASSIFICA: LORENZO +23
Lorenzo è in formissima, vince nuovamente, partendo questa volta dalla terza posizione. Marquez è nuovamente in difficoltà in prova (sesto), ma in gara si riprende e come al Mugello si trova nel finale a contendere il secondo posto a Pedrosa: una brutta sbandata gli consiglia, questa volta, di accontentarsi della terza posizione. Lorenzo vola a +23, massimo vantaggio sul rivale.


GP OLANDA: MARQUEZ 2°, LORENZO 5°. IN CLASSIFICA: LORENZO +14
Lorenzo sembra avere la situazione sotto controllo, ma un piccolo errore giovedì, con la pista bagnata, lo fa volare a 238 km/ con conseguenze pesanti: frattura della clavicola sinistra. Lorenzo decide di tornare a Barcellona a farsi operare e appena dopo l’intervento decide di tornare ad Assen per provare a correre. Parte dalla 12esima posizione, ma rimonta fino alla quinta, in una impresa da brividi. Marquez chiude secondo, dopo un’altra brutta “bastonata” nelle libere di sabato mattina.


GP GERMANIA: MARQUEZ 1°, LORENZO NC. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +11
E’ la svolta del campionato: Lorenzo cade nuovamente nelle libere, ma questa volta non torna in sella. Rinuncia alla gara, mentre Marquez vince il suo secondo GP stagionale, dominando dalla pole position. Torna in testa al campionato, mantenendo questa posizione fino a Valencia.


GP USA: MARQUEZ 1°, LORENZO 6°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +26
Cinque giorni dopo il GP di Germania si torna subito in pista per il GP USA. Lorenzo, inevitabilmente, è ancora malconcia e disputa la gara cercando di limitare i danni: è sesto al traguardo dopo aver ottenuto anche il sesto tempo in qualifica. Marquez sfrutta al meglio l’occasione, vincendo con relativa facilità, ma con un’altra impresa delle sue: un sorpasso al “Cavatappi” su Rossi, replica fedele di quello effettuato nel 2008 da Valentino su Stoner. “Ho studiato a lungo quel video”, dice con il solito sorriso. Nessun debuttante aveva mai vinto a Laguna Seca.


GP INDIANAPOLIS: MARQUEZ 1°, LORENZO 3°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +35.
Si torna in pista dopo la pausa, ma Marquez continua la sua marcia inarrestabile: in prova conquista la pole, in gara, per una volta, non attacca subito, ma si mette alle spalle di Lorenzo e Pedrosa, studia la situazione, ma quando decide di passare lo fa con una facilità addirittura disarmante. La Yamaha è in difficoltà, Lorenzo si arrende anche a Pedrosa.


GP REP. CECA: MARQUEZ 1°, LORENZO 3°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +44
Via da Indianapolis, subito a Brno, ma il risultato è identico: Marquez, Pedrosa, Lorenzo. Entrambi i piloti, però, fanno la differenza: Marc con una moto super competitiva, Jorge con una M1 in questo momento sicuramente inferiore. Marquez è in fuga.


GP GRAN BRETAGNA: LORENZO 1°, MARQUEZ 2°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +39
In prova, Marquez conquista la pole (quinta stagionale), ma nel warm up cade e si lussa la spalla destra, subito sistemata in Clinica Mobile. Corre, anche se non al meglio, ma come al solito non si risparmia, provando a vincere il GP. Ma all’ultima curva, Marc finisce leggermente largo e Jorge lo infila con un gran sorpasso: una grande prova d’orgoglio del campione della Yamaha.


GP S.MARINO: LORENZO 1°, MARQUEZ 2°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +34
A Misano debutta il cambio “seamless” sulla Yamaha: Lorenzo è praticamente imbattibile, trionfa in solitario. Marquez si “accontenta” del secondo posto.


GP ARAGON: MARQUEZ 1°, LORENZO 2°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +39
Dopo due successi consecutivi di Lorenzo, Marquez torna al successo, dopo aver dominato anche in prova. “Se Lorenzo avesse vinto anche qui, psicologicamente sarebbe diventato fortissimo” spiega a fine gara Marc: una dichiarazione che la dice lunga sulla lucidità del bambino prodigio. Il GP è caratterizzato da un contatto – ma più giusto dire “sfioramento” – tra Marquez e Pedrosa, con conseguenze devastanti per Dani, che finisce a terra per la rottura del cavo del controllo di trazione. Il campionato di Pedrosa, di fatto, finisce qui, mentre Marc è ancora una volta al centro della polemica. “Dovrebbero dargli un punto in più in classifica per lo spettacolo che fa”, ironizza Lorenzo.


GP MALESIA: MARQUEZ 2°, LORENZO 3°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +43
Pedrosa è indiavolato e arriva a Sepang con un solo obiettivo: battere il compagno di squadra. Ci riesce con una gara delle sue, ma Marquez è secondo, davanti a Lorenzo. “Il mio obiettivo era arrivare davanti a Lorenzo”, dice giustamente Marc, per una volta “ragioniere”: non forza più di tanto per andare a prendere Pedrosa.


GP AUSTRALIA: LORENZO 1°, MARQUEZ NC. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +18
Marquez ha il primo “match ball”, ma in Australia succede qualcosa di incredibile: le Bridgestone rischiano di scoppiare, la gara viene ridotta a 19 giri con “flag to flag” obbligatorio entro il nono giro. Al box di Marquez pasticciano, sbagliano i conti e Marc cambia moto con un giro di ritardo: inevitabile la bandiera nera. Il mondiale, in qualche modo, si riapre, perché Lorenzo vince e recupera 25 punti in una sola gara.


GP GIAPPPONE: LORENZO 1°, MARQUEZ 2°. IN CLASSIFICA: MARQUEZ +13
Lorenzo fa, probabilmente, la più bella gara della sua vita e conquista una vittoria straordinaria in Casa della Honda: il confronto con gli altri piloti Yamaha dice che, a fare la differenza, è stato, ancora una volta, lui. Marquez arriva secondo, ma dimostra un’altra volta la sua grandezza, perché venerdì non si prova per la nebbia, sabato si fa un solo turno sul bagnato, domenica è asciutto, con Marc protagonista di un’altra caduta piuttosto violenta nel warm up. Ma niente e nessuno sembra fermare il fenomeno.