MotoGP. Ecco perché Marc Márquez potrebbe ancora vincere il titolo 2020

MotoGP. Ecco perché Marc Márquez potrebbe ancora vincere il titolo 2020
Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
Lo afferma il sito ufficiale della MotoGP, andando a spulciare i risultati della stagione scorsa e confrontando il campione con Quartararo. Ma ci si dimentica che il Fabio 2020 è ancora più tosto e che Marc Marquez potrebbe temere le cadute come non ha fatto mai
  • Nico Cereghini
  • di Nico Cereghini
30 luglio 2020

Ammesso e non ancora concesso che Marc Márquez davvero rientri il 9 agosto a Brno in condizioni accettabili, quali chance avrà di conquistare il suo settimo titolo della MotoGP in otto anni? I suoi fan sognano la grande impresa e i veri appassionati di motociclismo augurano al fuoriclasse catalano di tornare già in Repubblica Ceca in piena forma per dare spettacolo come sa fare. II sito di Dorna va oltre, e prova a ipotizzare una serie di risultati sulla falsariga della stagione 2019, prendendo in considerazione come unico rivale di Marc il francese Quartararò, strepitoso vincitore delle prime due prove e leader della classifica.

Il criterio non ha niente di scientifico, ma è comunque qualcosa di curioso su cui ragionare. Dunque: nel GP della Repubblica Ceca, prossimo appuntamento, Marc l’anno scorso ha vinto mentre Quartararò ha tagliato il traguardo in settima posizione. Nel GP successivo, allo Spielberg, dove questa volta si disputeranno due gare consecutive, Marc ha colto il secondo posto seguito proprio dal francese.

Andiamo avanti. A Misano, altra pista di due GP consecutivi, Márquez nel 2019 ha vinto un duello avvincente proprio contro Quartararò, che sfiorò il colpaccio chiudendo al secondo posto. A Barcellona altra vittoria di Marc seguito da Quartararò, che in quell’occasione (precedente nel calendario 2019) salì per la prima volta sul podio nella massima categoria.

Poi verrà il turno di Le Mans, altra vittoria del 93 e Fabio soltanto ottavo. E infine sulle ultime due piste di Aragón e Valencia (entrambe con nuovo doppio appuntamento) Márquez ha vinto seguito da Quartararò.

Dunque, calcola il sito MotoGP.com, sulle piste che ospiteranno i prossimi appuntamenti, Marc Márquez ha vinto sei gare (150 punti) e incassato un secondo posto (20), accumulando un totale di 170 punti; mentre Fabio Quartararò ha centrato tre secondi posti (60), un terzo (16), un quinto (11), un settimo (9) e un ottavo (8) per un totale di 104 punti.

“Vero è che adesso - conclude letteralmente il pezzo - il pilota francese ha già affrontato una stagione nella massima categoria, vinto due GP consecutivi e stracciato dei record; la motivazione lo porterà a dare il massimo per difendere l’attuale vantaggio in campionato. Ma se parliamo di motivazione, non possiamo sottovalutare quella di Márquez, che vorrà prendersi la rivincita e, da parte sua, possiamo solo aspettarci una rimonta”.

Ma guiderà nello stesso modo?

Ma c’è una variabile che il sito non prende nemmeno in considerazione, anzi due. La prima, non così secondaria, è che al di là della motivazione il Quartararò 2020 non è lo stesso del 2019: altra dotazione tecnica, un anno di esperienza in più, ben altra consapevolezza dei suoi mezzi e freddezza ben poco latina. La seconda riguarda il campione del mondo, ed è lecito domandarsi: Marc guiderà nello stesso modo?

Perché non bisogna dimenticare la disinvoltura con la quale il fenomeno catalano si è sempre “tuffato” con la sua Honda anche più di venti volte l’anno. Il verbo "tuffarsi" non suoni come una mancanza di rispetto: è stato proprio Marc a teorizzare la caduta come parte integrante del suo metodo per conoscere il limite in ogni pista, togliendo alla caduta la caratteristica fondamentale: l’accidentalità. Per lui cadere non era un accidente, un evento imprevedibile insomma, ma un preciso strumento di lavoro.

Márquez è anche capace di evitare un gran numero di cadute con quella tecnica personale che tutti gli altri piloti gli invidiano. Ma cade tanto, è sempre caduto tanto e però in che misura, quel suo metodo di lavoro così originale, è legato alla convinzione di non farsi male grazie alla tecnica di caduta, alla straordinaria condizione fisica, e magari anche all’incoscienza? E’ un fatto: finora non aveva mai dovuto affrontare, in MotoGP, un incidente grave come quello della prima gara di Jerez.

Abbiamo visto molti piloti cambiare atteggiamento e competitività dopo un incidente serio. E’ stato penoso seguirli - credeteci - ed è l’ultima cosa che auguriamo a Marc sia per sportività che per rispetto. Bisogna anche considerare che il sei volte campione della MotoGP ha dimostrato una forza mentale davvero rara, dunque siamo sicuri che saprà recuperare al cento per cento. Ma quali saranno i tempi? Fare il conteggio dei punti in base al 2019 lascia il tempo che trova.

Infine, sempre dal sito Dorna, una bella notizia: i fratelli Márquez, a Jerez, avevano messo all’asta caschi, stivali e guanti originali per raccogliere fondi a favore della Croce Rossa spagnola. Ebbene, la loro iniziativa ha fruttato quasi 65.000 euro, contributo alla lotta contro la pandemia in Spagna, e i fratelli hanno calorosamente ringraziato tutti i partecipanti con un tweet.