MotoGP. Iannone: "Mi sono difeso egregiamente"

MotoGP. Iannone: "Mi sono difeso egregiamente"
Giovanni Zamagni
Sorpassi, tanti giri al comando, grande protagonista prima della caduta al 13esimo giro: Andrea può essere soddisfatto. "Lo sono: è andata oltre le aspettative. Quando Dovi mi ha passato, ho capito che per stargli dietro avrei rischiato: ma era giusto provarci, non avevo nulla da perdere”
30 ottobre 2016

SEPANG – E’ caduto, ma per 13 giri ha entusiasmato: Andrea Iannone è stato un grande protagonista del GP della Malesia.

«Quando Dovizioso mi ha passato (al 12esimo giro, NDA), ho capito che per stargli dietro avrei potuto cadere, perché ormai ero al limite. Ma ormai non avevo più niente da perdere, ho deciso di continuare a spingere, anche perché non sapevo che Márquez e Crutchlow fossero caduti. In ogni caso è stata una gara molto bella, veloce, aggressiva: mi è mancato qualcosa alla fine, forse anche a causa del turno perso venerdì pomeriggio. Nel warm up abbiamo fatto un bel passo in avanti sull’asciutto, ma sull’acqua non ero perfettamente a posto: le FP2 ci sono mancate. Ma non potevo fare diversamente, dovevo far riposare le vertebre e la schiena. Rimane comunque una grande prestazione, sono tornato molto forte dopo quattro GP di assenza: è andata oltre le aspettative».


Come è stata la sfida con Rossi?

«Divertente, tosta, bella: a 37 anni è ancora capace di cose incredibili. Lui aveva più trazione di me, soffrivo in uscita di curva: Rossi e Dovizioso erano più a posto di me. Ma finché ho potuto, mi sono difeso egregiamente».


La Ducati ha vinto due GP quest’anno: ti spiace andar via?

«Sì, sono stati quattro anni incredibili, gli ultimi due da pilota ufficiale. Ho sempre avuto una grande intesa con Gigi (Dall’Igna, NDA): lui è tra i più dispiaciuti, come lo sono anch’io. D’altra parte sono contento, perché troverò una moto che è cresciuta tanto, che sull’asciutto se la gioca con i migliori».