MotoGP. Il diavolo e l’acqua santa. Il futuro di Dovizioso e Bastianini

Giovanni Zamagni
In questa puntata del Diavolo (Carlo Pernat) e l’Acqua Santa (Simone Battistella) si parla del futuro di Dovizioso e Bastianini, di Michelin, di regolamento, di Freddie Spencer e dei favoriti per il campionato
3 settembre 2020

Torna il “Diavolo e l’Acqua Santa” con Carletto Pernat e Simone Battistella. Tanti gli argomenti trattati. Si parte dall’Acqua Santa: Battistella fa il punto della situazione sul futuro di Andrea Dovizioso. “La situazione non è cambiata: non ci sono novità. Ho iniziato a parlare con un po’ di costruttori: la cosa più probabile è un ruolo da tester con la possibilità di fare delle wild card nel 2021 e un eventuale ritorno nel 2022. Ma non c’è nulla di concreto, per il momento. Andrea non vuole smettere, ma dipende dal progetto: sarebbe comunque un anno sabbatico, per tornare nel 2022”.Interviene il Diavolo: vuole sapere della trattativa con la KTM. Battistella: “C’è stata una negoziazione, ma purtroppo non è andata a buon fine, non abbiamo trovato un accordo. In quel periodo, nessuno delle due parti era pronta, c’è stato un errore da entrambe le parti. Per ora è un capitolo chiuso”.

Adesso tocca a Pernat fare il punto della situazione su Enea Bastianini. “Stiamo trattando con Ducati, che ha cambiato strategia, vuole puntare sui giovani. Sto trattando con la Ducati e Paolo Ciabatti per Enea: siamo a buon punto, siamo vicini, ma non abbiamo ancora firmato”.

Chi al posto di Dovizioso nel team ufficiale? Battistella: “Credo Bagnaia”. Pernat: “Secondo me non è ancora stato deciso. All’80% sarà Bagnaia, ma l’infortunio di Pecco ha fatto sì che Ducati abbia deciso di aspettare le prossime 2-3 gare. 20% Zarco”.

Lorenzo è fuori dai giochi per entrambi. Passiamo alle gare, partendo dalla Michelin. Battistella: “Case e squadre arrivano alle gare senza sapere esattamente cosa potranno fare: destabilizza. E’ strano e non bello: bisogna interpretare le gomme. Poi c’è chi come la KTM che ha funzionato bene in condizioni e piste completamente differenti”. Pernat: “Non ce l’ho con la Michelin, ma con le Case costruttrici: tutti conoscevano queste gomme, sono le Case che devono sistemare le moto per queste gomme”.
 

​​​​​​​Verde fuori dalle curve

Acqua Santa: “Ha ragione Dovizioso: il verde è fuori dalla pista. E’ una zona che crea più sicurezza, ma è un fuori pista. I piloti vanno oltre il limite sapendo che c’è questo spazio in più sia in prova sia in gara, quando frenano oltre il limite, sapendo comunque di salvarsi. Lì devi pensare che ci sia un muro, chi va fuori deve essere penalizzato”.

Diavolo: “Ha ragione Battistella, la penso così. E non mi piacciano nemmeno le gare in due manche. Squadre e piloti fanno una strategia per fare una gara unica: se accade, si dovrebbe rientrare ai box, si fa eventualmente il rabbocco di benzina, ma si prosegue con la stessa identica moto”.

 

Freddie Spencer

Pernat: “Ho visto delle cose fuori dal mondo: questa è incompetenza. Mi dispiace per Spencer, che è stato un grande pilota, ma adesso Dorna deve fare qualcosa, prendere una posizione. E’ un incompetente, mi spiace dirlo”.

Battistella: “Ci vuole coerenza, stabilire delle regole e applicarle sempre con lo stesso metro di misura. Se ci fosse stato un muro, Pol Espargaro avrebbe fatto un’altra manovra. C’è la tecnologia: bisogna applicarla, avere persone professionali che studino i regolamenti alla perfezione”.

Pernat: “Ma non c’è bisogno di studiare la regola per vedere che Espargaro è andato fuori pista”.

Battistella: “Devi stabilire la punizione a priori, non in base a una discrezionalità”.

Campionato

Acqua Santa: “Non c’è un favorito: può succedere di tutto. A me sta piacendo sempre di più Brad Binder: è consistente”.

Diavolo: “Punto sulla Ducati”.

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