MotoGP: Joan Mir, lo strano caso del campione del mondo

MotoGP: Joan Mir, lo strano caso del campione del mondo
Giovanni Zamagni
In 43 GP disputati nella massima categoria, il pilota della Suzuki è salito solo una volta (2,32%) sul gradino più alto del podio. Dal 2018, ha effettuato 61 gare, con 1 successo e 15 podi complessivi: numeri poco esaltanti. Eppure, Mir, è fortissimo…
7 settembre 2021

E’ un vincente, ma vince pochissimo. Joan Mir è una contraddizione vivente, un Difficile da accettare della MotoGP, un campione del mondo che in 43 GP disputati è salito solo una volta sul gradino più alto del podio (2,32%). Incredibile, ma vero. Anche nel 2021, Mir è il primo rivale di Fabio Quartararo in classifica generale, ma ancora non è passato per primo sotto la bandiera a scacchi. Per la verità, in MotoGP, è la regola e non l’eccezione che chi insegue in classifica Quartararo non abbia ancora vinto una gara: Zarco, terzo a -69 punti (e a -4 da Mir), è a zero vittorie, così come Pecco Bagnaia (-70). Solo Jack Miller, quinto a 88 punti dalla vetta, ha trionfato due volte. Davvero strano. Vediamo cosa sta succedendo nelle altre categorie: in Moto3, Pedro Acosta ha vinto più di tutti (5 successi), ma i primi cinque in classifica sono tutti saliti almeno una volta sul gradino più alto del podio; in Moto2, 4 successi per Ramy Gardner e Raul Fernandez, con i primi quattro della classifica capaci di passare per primi, almeno una volta, sotto la bandiera a scacchi. 

 

Difficile da accettare

Ma torniamo a Mir, il protagonista di questa analisi. In Moto3, quando vinse il titolo nel 2017, ottenne 10 vittorie su 18 GP (55,55%) per un totale di 13 podi, con una pole, mai conquistata per il momento in MotoGP. Poi, nel 2018, il passaggio in Moto2: 18 gare disputate, 0 vittorie, 4 podi (2 secondi e 2 terzo posti). Quindi la MotoGP dal 2019. Nel dettaglio: 2019: 17 GP, 0 vittorie, 0 podi; 2020: 14 GP, 1 vittoria, 7 podi; 2021: 12 GP: 0 vittorie, 4 podi.

Insomma, i numeri sembrano essere contro il pilota della Suzuki, ma tutti gli addetti ai lavori del paddock sono convinti praticante all’unanimità che Mir sia un pilota fortissimo, uno di quelli in grado di fare la differenza. Come conferma anche il confronto con il compagno di squadra. Nel 2019, al debutto, Rins aveva chiuso il campionato al quarto posto con 205 punti (2 vittorie e tre podi), Mir 12esimo con 92 punti; nel 2020 Mir ha trionfato con 171 punti, con Rins terzo a 139 punti; nel 2021 Mir è secondo con 141 punti, Rins 11esimo con 64. La classifica, quindi, dice che la superiorità di Joan rispetto a chi guida la sua stessa moto è netta, ma non gli basta: Mir, essendo un vincente, vuole vincere. Non riuscirci lo disturba non poco. Nel 2020 non gli era pesato più di tanto, perché aveva poi centrato il bersaglio più importante, quest’anno gli dà un bel po’ di fastidio. Deve essere bravo a gestire questa situazione, soprattutto per il futuro, più che per il presente.