MotoGP. Pecco Bagnaia: “Siamo stati bravi, ma Márquez è pazzesco”

MotoGP. Pecco Bagnaia: “Siamo stati bravi, ma Márquez è pazzesco”
  • di Emanuele Pieroni
L’ormai pilota ufficiale Ducati ha raccontato della sua riabilitazione dopo l’intervento alla tibia, confrontando il suo recupero con quello dell'otto volte campione del mondo
  • di Emanuele Pieroni
8 ottobre 2020

"I piloti non sono nuovi a recuperi record: la voglia di tornare in pista, di gareggiare e non perdere punti in classifica spesso riesce ad accorciare i tempi di recupero. E’ stato così per molti, ed è stato così anche per me, ma quello che ha fatto Márquez a Jerez lo rende 'un animale'”. Si è espresso in questi termini Francesco Bagnaia sulle pagine di Speedweek, in una intervista in cui ha ripercorso le sue ultime settimane. Quelle che lo hanno visto passare dalle stalle del brutto infortunio rimediato a Brno, alle stelle della promozione nel team Ducati factory per la prossima stagione.

Quell’infortunio in Repubblica Ceca gli era costato un intervento chirurgico che ha rischiato di tenerlo fermo per almeno otto settimane, invece Bagnaia ha stretto i denti ed è tornato in pista, riuscendo anche a salire sul podio nonostante si muovesse ancora con l’ausilio di una stampella.

“Mi sono allenato per la prima volta dopo cinque giorni dall’intervento perché il mio obiettivo era essere pronto per il primo round di Misano - ha raccontato Pecco . Abbiamo notevolmente ridotto i tempi di riabilitazione: normalmente avrei dovuto aspettare due mesi con il mio intervento chirurgico prima di poter fare qualcosa di nuovo. Nella mia situazione ciò non era possibile, quindi abbiamo ricominciato molto velocemente dopo l'operazione. Ma solo perché non riuscivo a mettere il peso sulla gamba ho perso quasi cinque chili”. Una situazione non facile, di lavoro continuo e costante e anche di dolore e sofferenza, almeno nei primi giorni. Tanto che lo stesso Bagnaia ha finito inevitabilmente col pensare a quanto fatto da Marc Márquez, tornato in sella dopo pochissime ore dall’intervento chirurgico al braccio.

“Ogni persona è diversa - ha spiegato - Abbiamo già visto che Marc è come un animale in queste cose. È incredibile quello che ha ottenuto a Jerez dopo quattro giorni”. Márquez, come è noto, era riuscito a risalire sulla sua Honda per un turno di prove libere, salvo poi desistere e accettare di non essere in grado di correre. Il resto, con il nuovo infortunio e il nuovo intervento chirurgico, è storia recente. “Non so cosa abbia fatto Marc in questo periodo - conclude Pecco - ma riprendere ad allenarsi dopo tanto tempo è sicuramente molto difficile. Forse anche lui ha perso molto peso, è stato senza allenamento un paio di settimane più di quanto penso, è molto tempo”.