MotoGP. Ramon Forcada: “Franco ha cambiato stile di vita”

MotoGP. Ramon Forcada: “Franco ha cambiato stile di vita”
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Questo il segreto della crescita di Morbidelli: un cambiamento mentale che lo ha modificato. Il capotecnico è sicuro che con Valentino andrà bene, i due piloti sono amici ma dovranno tenere le distanze. Ben diverso in Yamaha, l’umore di Quartararo e di Vinales delusi dalle loro moto
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27 ottobre 2020

La vittoria-capolavoro di Franco Morbidelli, la sesta per Yamaha e la seconda personale del pilota italiano nel 2020, è stata festeggiata sul podio anche da Ramon Forcada, abbondantemente innaffiato di prosecco. Il capotecnico di Franky ha raccontato, in un podcast su Motosport.com, come dietro alla crescita del suo pilota c’è soprattutto un aspetto mentale.

“Ha fatto un cambiamento molto importante –ha detto Forcada- un cambiamento mentale che lo ha portato anche a cambiare stile di vita e a cambiare nel fisico. Se ti convinci che puoi farlo, devi concentrarti quando sei sulla moto e anche quando scendi dalla sella”.

Morbidelli dispone di una moto diversa dagli altri, di fatto un ibrido tra la 2019 e la 2020, e il tecnico catalano pensa che questo sia anche un vantaggio perché “sei costretto a seguire una tua strada”. E Franco ha una sensibilità tecnica “impressionante”. Quando si accenna all’arrivo di Rossi nel 2021, Forcada si dice certo che l’atmosfera eccellente che si respira oggi in Petronas non cambierà.

“La situazione è ben diversa da quella che c'era prima in Yamaha. Normalmente le tensioni sono date dalla situazione del piloti e il rapporto di Valentino con "Franky" non ha niente a che vedere con quello che ha avuto con Jorge, soprattutto nei primi anni”. 

“Purché non cerchino di aiutarsi in pista”

Arriva una leggenda come Valentino con la sua enorme popolarità, questo produrrà qualche cambiamento nella logistica e nei sistemi di sicurezza, ma nient’altro, assicura Ramon. L’unica cosa importante per lui…

“E’ che i due, che sono legati da una solida amicizia, non siano tentati dall’obiettivo di aiutarsi a vicenda. Questo, per la mia esperienza, è disastroso. Quando si comincia a dire ‘adesso in questo turno ti offro un traino e poi lo farai tu per me nel prossimo’ io so già che non funziona”.

Quartararo e Vinales preoccupati

La sesta vittoria Yamaha nel GP di Teruel non ha invece risollevato il morale degli altri piloti della M1. Quartararo esce dalla doppia gara di Aragon con il misero bottino di 8 punti contro i 32 di Mir e così, da leader che era, precipita a -14 dal pilota Suzuki. Quanto a Vinales, le sue dichiarazioni confermano che lo spagnolo facilmente si perde.

“Nelle doppie gare fatichiamo di più –ha ammesso Fabio Quartararo nel dopogara- tutti fanno passi avanti e noi siamo bloccati. A parte Jerez, quest’anno per noi è stato sempre così. Franco ha fatto un ottimo lavoro, si è meritato il successo; ma ha dimostrato anche che la moto funziona e questo per me è… un po’ fastidioso. Ma ora pensiamo a Valencia: sono sicuro che sarà una pista migliore per noi, con un minor degrado delle gomme. Potremo essere ben più veloci”.

A Fabio è stato chiesto qualche dettaglio in più sulla gara di domenica scorsa e il francese ha rivelato di essere rimasto deluso e sorpreso dai problemi.

 “Al mattino, nel warm up, abbiamo trovato qualcosa di molto positivo e ci sentivamo veloci. Ma in gara poi tutto è cambiato: ho lottato con l’anteriore. Come ha dimostrato Franco che ha vinto la gara, la scelta media/media era quella giusta, ma appena è partito il GP, fin dal primo giro, ho perso completamente il feeling, zero, grip, zero trazione. Sono felice di lasciare Aragón, sono state due settimane difficili”.

Cosa sia successo resta un mistero per il francese, e la pressione della gomma, che lo aveva condizionato nella prima gara, per lui è da scartare. Del resto, il pilota ufficiale Vinales non è meno negativo.

La moto è un mistero

“Nel Gran Premio di Teruel -ha raccontato Maverick- ho fatto di tutto: ho tolto il freno motore, ho guidato in modo aggressivo, ho guidato in modo più fluido, ma non è cambiato nulla. I principali punti di forza della Yamaha sono la curva e la sua agilità nell’andare dritti alla corda, e poi anche la velocità in percorrenza, ma quest'anno è un po' diverso”.

Lo spagnolo non nasconde che a questo punto la favorita per il titolo è la Suzuki. “La Suzuki è su un altro livello. Sembra -analizza Vinales- che loro possano chiudere la curva prima, avere maggior velocità di percorrenza e fare meno strada. In ogni modo questa è la moto cha abbiamo e dobbiamo provarci. Morbidelli? Non so cosa dire, la sua moto è un ibrido del 2019 e Franco ha fatto una gara perfetta, ma quello che ha la mia stessa moto è Quartararo e non ho spiegazioni per ciò che sta accadendo, la moto si comporta in modo diverso anche se io guido in gara come in prova”.

 

Anche Vinales si augura che a Valencia la musica cambi, se ci sarà più grip la M1 funzionerà molto meglio. E comunque il campionato ancora non è finito. Sarà una lotteria.