MotoGP. Rossi: "Mancano 3-4 decimi per il podio"

MotoGP. Rossi: "Mancano 3-4 decimi per il podio"
Giovanni Zamagni
Valentino ammette le difficoltà: “Avevamo iniziato bene, ma nelle FP2, continuando con le dure, non riuscivo più a guidare: dobbiamo studiare i dati, capire perché”. Sui rivali: “Lorenzo è quello più costante, poi Marquez e Vinales”. Sul campionato: è un peccato che sia già finito”
11 novembre 2016

CHESTE – Dall’esterno è sembrato un po’ in difficoltà: Valentino Rossi, conferma che c’è da lavorare, bisogna migliorare 3-4-5 decimi al giro per potersela giocare con Jorge Lorenzo e Marc Marquez.

«Eravamo partiti abbastanza bene, le FP1 erano state positive, specie alla fine quando avevo cambiato gomme, montando la dura al posteriore nonostante la temperatura piuttosto bassa. La moto mi sembrava a posto e così abbiamo continuato sulla stessa strada anche nelle FP2, mettendo anche la dura all’anteriore. Inaspettatamente, però, sono emerse tante difficoltà, non avevo grip sul posteriore, il mio ritmo non è stato fantastico, altri hanno fatto meglio. Alla fine ho messo la morbida sia davanti sia dietro: ho migliorato un po’ il tempo e il passo, ma non quanto avrei sperato. Faccio fatica in troppe curve, dobbiamo studiare i dati, intervenire sul bilanciamento».


All’inizio delle FP1, invece, cosa è successo, quando la M1 si è spenta alla seconda curva?

«C’era qualcosa di anomalo e il sistema di sicurezza è intervenuto per evitare problemi al motore. A quel punto sono tornato ai box spinto da uno scooter: è stato divertente passare nel paddock con la M1… Fortunatamente non ha compromesso il lavoro, ho perso solo qualche minuto. Su questa pista siamo in difficoltà, non riesco a guidare bene».


Hai provato la nuova anteriore portata dalla Michelin?

«Sì, entrambe, le stesso che avevamo già testato lunedì dopo il GP a Brno: là i benefici erano evidenti, qui non ho sentito una grande differenza (tutti i piloti hanno detto fatto la medesima considerazione, NDA)».


Cosa si può fare domani mattina?

«Intanto capire se si potrà correre con la morbida. Come passo, Lorenzo è quello che va di più, poi ci sono Marquez e Vinales, quindi io, Iannone, Dovizioso, P. Espargaro: per pensare di lottare per il podio, bisogna migliorare di 3-4 decimi al giro».


Credi che ci siano più piloti del solito con grandi motivazioni per finire con un successo a Valencia?

«Più o meno è come al solito, forse sì, c’è qualcuno con extra motivazioni. Piuttosto, mi spiace che sia già l’ultima gara: questo campionato è iniziato e finito senza nemmeno accorgersene».

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