MotoGP Test Qatar: Bradl davanti a tutti alle 15

MotoGP Test Qatar: Bradl davanti a tutti alle 15
Giovanni Zamagni
Prima giornata di test per i collaudatori, i debuttanti e i piloti Aprilia, grazie alle concessioni. Forte vento e pista sporca, tempi ancora alti. Primi giri in MotoGP per Bastianini, Martin e Marini. Si va avanti fino alle 19 italiane. Crutchlow: “Devo adattarmi alla moto”
5 marzo 2021

C’è un gran vento a Losail, la pista è inevitabilmente piuttosto sporca. A quattro ore dalla fine si è girato poco e piuttosto lentamente. Il più veloce è stato Stefano Bradl in 1’58”247 (1’54”927 il primato della pista): il pilota della Honda, oggi in pista nel ruolo di collaudatore, ha totalizzato una ventina di giri.

Hanno girato di più i tre collaudatori Yamaha, due giapponesi e Cal Crutchlow, che soltanto una mezz’ora fa ha debuttato nel nuovo ruolo di collaudatore.
“E’ chiaro che mi spiace non essere più in griglia - ha detto Cal prima dell’inizio dei test -: avrei avuto la possibilità di correre con l’Aprilia, ma a volte si prendono decisioni differenti. Yamaha aveva programmato tutto per i test in Malesia, ma essendo saltati non sono ancora potuto salire sulla M1. Il primo obiettivo è adattarsi alla M1, dopo sette anni con moto completamente differenti. Penso che la mia esperienza possa essere utile per la Yamaha: non porto chissà quali segreti dalla Honda, ma la capacità di dare un’opinione sulla competitività o meno del materiale. Sarà fondamentale il rapporto tra il test team, i tecnici e i piloti ufficiali”.

In pista anche i due piloti ufficiali Aprilia (perché la Casa di Noale ha ancora le concessioni), con una RS-GP completamente rinnovata nel motore, nell’aerodinamica, nel forcellone (ora in carbonio) e in tanti piccoli particolari.

Esteticamente “ispirata” alla Ducati, c’è grande attesa per la RS-GP, ma alle 15 italiane (le 17 in Qatar) i due piloti non erano ancora scesi in pista. Lo hanno fatto Enea Bastianini (in pista regolarmente dopo il falso esito positivo di un tampone che lo aveva costretto a ritardare la potenza per Doha), Jorge Martin e Luca Marini: pochi giri per tutti - hanno iniziato da pochissimo - e tempi ovviamente alti (sopra i 2’02”).

Si va avanti fino alle 19 italiane, le 21 locali.