MotoGP. Pol Espargaro e Lorenzo: "Il ritiro è stato una scusa". "Se volessi tornare avrei tante offerte"

MotoGP. Pol Espargaro e Lorenzo: "Il ritiro è stato una scusa". "Se volessi tornare avrei tante offerte"
Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
Punzecchiature incrociate fra i due spagnoli. L'ufficiale KTM parla del suo futuro, Jorge delle possibilità di non limitarsi al ruolo del collaudatore
  • Edoardo Licciardello
  • di Edoardo Licciardello
30 marzo 2020

Un mondiale che non vuole saperne di prendere il via, tanto tempo libero confinati a casa e... tante interviste: inevitabile che i piloti si lascino andare a qualche polemica. Non potendo sfogarsi facendo quello che sanno fare - correre in moto - a più di un pilota, più o meno maliziosamente punzecchiato dall'intervistatore, di questi tempi scappa qualche piccola cattiveria sui rivali.

Stavolta è stato Pol Espargaro, ufficiale KTM, a dire senza mezzi termini in un'intervista allo spagnolo Ultima Hora come il ritiro di Jorge Lorenzo sia stato niente più che un escamotage per liberarsi dal contratto con Honda.

"Il ritiro è stato una scusa per interrompere il rapporto con Honda, fare un anno sabbatico a casa, pensare bene al suo futuro e tornare con Yamaha. Me l'immaginavo che se fosse risalito sulla Yamaha e avesse fatto dei tempi interessanti sarebbe tornato fin da subito, era chiarissimo. Un pilota che torna nell'ambiente delle corse non è un pilota che si è appena ritirato"

Se altri piloti avevano scelto modi più diplomatici nel valutare l'iter - in effetti quantomeno curioso - di Lorenzo, che nel giro di poche settimane si è ritirato, ha deciso di rientrare come collaudatore e poi ha messo in calendario una wild card (che a questo punto chissà se mai correrà) contraddicendo un po' le sue dichiarazioni iniziali in merito alle motivazioni che lo avevano spinto al ritiro.

Ma dopo la tirata d'orecchi, Espargaro passa alle lodi per il rivale.

"Per quel che mi riguarda ha commesso un errore: Jorge ha delle capacità che può sfruttare ancora a lungo, anche se forse sono con Yamaha e Ducati. Jorge non ha un'età da ritiro, ed è ancora veloce. Quando è passato da Ducati a Honda stava vincendo, e non credo che in un solo anno si possano perdere tutto quel talento e la voglia di vincere. Sicuramente però la Honda è una moto molto complicata, molto difficile - vediamo come ci lotta Marquez tutti i fine settimana, quindi nessuno si stupisce, ma la cosa non significa che Jorge non sia un gran pilota".

 

 

Lorenzo, dal canto suo, al momento vive in esilio dorato a Dubai, dove è stato raggiunto da Catalunya Radio. "In questo momento la cosa più furba non è tornare a casa" ha esordito Jorge, spiegando, come tutti, quanto sia complicato tenersi in forma da pilota, categoria in cui si inserisce non avendo mai smesso, di fatto, di guidare una MotoGP. E risponde, indirettamente, al rivale...

"Ho detto che la decisione del ritiro era definitiva, ma non è mai detto. A 32 anni ho avuto una bella carriera, vincendo molto ma facendomi anche molto male, ed economicamente sono a posto, quindi in questo momento ho voglia di godefrmi la vita, tanto più che posso guidare una MotoGP in diverse occasioni. Però, nel caso in cui volessi tornare a correre, non credo che mi mancherebbero le offerte..."