Rossi: "Almeno non sono caduto"

Rossi: "Almeno non sono caduto"
Giovanni Zamagni
"Una gara difficilissima, la moto scivolava da tutte le parti. non so perchè ma nelle curve a sinistra fatichiamo" | G. Zamagni, Indianapolis
19 agosto 2012

Punti chiave

INDIANAPOLIS – Un disastro, senza nulla da salvare: difficile fare peggio di così.
“E’ stata una gara difficilissima, speravo di fare meglio: non so perché, ma soffriamo molto con il caldo. All’inizio ho provato a stare con loro, ma mi si è chiuso lo sterzo 2-3 volte e ho solo pensato ad arrivare in fondo, cercando almeno di non fare l’errore di Laguna Seca. Come era già successo nelle prove, la gomma dura per me si è rivelata efficace al mattino – e infatti nel warm up guidavo abbastanza bene -, ma al pomeriggio scivolava tanto: i miei rivali non hanno questi problemi. Inoltre, a sinistra faccio più fatica che a destra e anche per questo sono più in difficoltà a Indy”.

Il problema è come si fa a finire la stagione in questo modo, a disputare altri sette GP in queste condizioni: il primo a saperlo è proprio Rossi.
“No, mancano troppe gare, non si può continuare così. Adesso arrivano due piste “amiche” e nel 2011 a Brno

Le mie motivazioni non sono cambiate solo perché ho firmato per i prossimi due anni per la Yamaha

ero andato discretamente, anche in termini di distacco assoluto. Le mie motivazioni non sono cambiate solo perché ho firmato per i prossimi due anni per la Yamaha: la verità, purtroppo, è che faccio fatica dalla prima gara e diventa difficile promettere un finale di stagione positivo. Nel 2010 avevo fatto terzo nell’ultima gara con la Yamaha, poi dopo un giorno sono salito sulla Ducati e ho fatto 16esimo… Speriamo solo di fare il percorso inverso tornando indietro”.
 

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