Rossi: "Altro che vecchio, in moto si può vincere fino a 40 anni"

Rossi: "Altro che vecchio, in moto si può vincere fino a 40 anni"
Giovanni Zamagni
Speranze e aspettative di Valentino alla vigilia della 19esima stagione iridata: la sua è una positività contagiosa. «E’ incredibile, non ha paura a rimettersi in discussione» si complimenta Marc Marquez, l’erede designato | G. Zamagni, Losail
19 marzo 2014

Punti chiave

LOSAIL - In fondo non è cambiato molto dal 2013, lo stato d’animo dei piloti sembra lo stesso: Marc Marquez è come al solito solare, Jorge Lorenzo concreto, Dani Pedrosa enigmatico, Valentino Rossi “giovane”, al di là che quella che inizierà domani sarà la sua diciannovesima stagione iridata.

«E’ vero che sono più vecchio degli altri, ma credo che in moto si possa andare forte fino a 40 anni. Guardando gli altri, mi consola che il tempo passa anche per loro: prendete Dani (Pedrosa, NDA) sembra un ragazzino ma ha già 29 anni…».

Una positività contagiosa e che colpisce quella di Rossi, come conferma il suo erede disegnato. «Valentino è incredibile: quando vedi uno come lui, alla sua età, che ha vinto tutto e di più, lavorare così duramente, cambiare capo tecnico e rimettersi ancora in discussione, beh, ti puoi aspettare qualsiasi cosa. Sicuramente sarà più competitivo dell’anno scorso», sottolinea quasi ammirato Marc Marquez.


«PIU’ VICINO AI PRIMI»

E’ esattamente quello a cui punta Valentino. «Spero di essere più forte del 2013. Qui, l’anno scorso, la Yamaha fece prima e seconda, ma io finii staccato da Lorenzo di oltre 5 secondi, anche perché persi tempo all’inizio: sarebbe bello ripetere quel risultato, ma finendo con un distacco minore o, perché no, davanti a Jorge… Ma ogni stagione è differente, quella che sta per iniziare è piena di incognite e bisognerà capire come vanno la Honda e la Ducati “Open”. Credo che la Desmosedici potrebbe essere insidiosa, perché la moto ha fatto dei passi in avanti anche in configurazione “Factory”» spiega, per una volta d’accordo con Andrea Dovizioso.


REGOLA CONSUMI: «NON MI PIACE»

Valentino è convinto che la Ducati, così come Aleix Espargaro, sarà molto veloce in prova, ma «nella seconda parte della gara noi (intendendo Honda e Yamaha “Factory”, NDA) dovremmo andare più forte. Potrebbero però cambiare l’andamento del GP, ci potrebbe essere qualche rimescolamento», specie se i consumi dovessero incidere molto.

Una formula, quella del risparmio carburante, che non piace per niente al campione della Yamaha. «Gli ingegneri hanno fatto i loro calcoli, non dovrebbero esserci grossi problemi, nemmeno per concludere il giro dopo la bandiera a scacchi. Certo, rimanere a secco al Mugello sarebbe un bel problema... In ogni caso, a me non piace, in corsa non bisognerebbe pensare al consumo. All’inizio, quando si era tornati alle 1000 (nel 2011, NDA) era stato messo un limite di benzina per contenere le prestazioni, altrimenti troppo elevate, invece adesso è solo un esercizio per gli ingegneri per dimostrare quanto sono bravi. A me non piace, così come non mi è piaciuta la F.1: è stata noiosa».


«BENE CON GALBUSERA»

Ma al di là di questo, Valentino ha una gran voglia di tornare in pista, di verificare se il buon lavoro fatto durante l’inverno gli permetterà effettivamente di essere competitivo. «Sono soddisfatto di quanto fatto nei test: sono stato veloce sia a Sepang sia a Phillip Island e sono molto contento del lavoro svolto nel garage: abbiamo migliorato i punti negativi del 2013».