Rossi: "Siamo delusi e preoccupati"

Rossi: "Siamo delusi e preoccupati"
Giovanni Zamagni
Un’altra gara da dimenticare, l’ennesima di questa stagione disastrosa. Valentino Rossi parte dai box, ma anche se fosse scattato dalla 13esima casella conquistata in qualifica sarebbe cambiato poco | G. Zamagni, Aragòn
18 settembre 2011

Punti chiave

 ALCANIZ – L’aspetto preoccupante è che Valentino lotta, ci prova, non si tira mai indietro – in qualifica ha collezionato la settima caduta stagionale, un primato per lui -, ma i risultati non arrivano. Così, inevitabilmente, il nove volte iridato è piuttosto indispettito a fine gara.

“Io non sono un ingegnere – attacca il campione di Tavullia – non so se ci vuole un telaio perimetrale, se serve il carbonio o l’alluminio: non devo essere io a dirlo. Il problema è che qui, qualsiasi cosa abbiamo provato, piccola o grande che sia, non ha portato i benefici sperati”.

Non servirebbe aggiungere altro. Ma Rossi, anche di fronte alle difficoltà, non si nasconde, accetta il confronto.
“È stata una gara difficile, avremmo potuto fare un po’ meglio. Abbiamo rimesso la moto come sabato mattina, esattamente con le stesse misure, perché con quella ero riuscito a fare 20 giri con le stesse gomme con un passo discreto. Oggi, però, abbiamo avuto tanti problemi con la gomma posteriore, scivolava tanto: fino a 8-9 giri dalla fine, riuscivo a girare in 1’51” basso e stavo raggiungendo Hayden, poi, però, ho dovuto rallentare perché la moto vibrava molto. La Bridgestone sta verificando cosa è successo, ma, in ogni caso, sarebbe cambiato poco. Stiamo lavorando su diverse strade e con idee differenti, cercando di iniziare da quello che richiedeva meno tempo, senza però risolvere granché. Per questo siamo delusi e preoccupati: speriamo che alla Ducati venga qualche altra idea. Le modifiche fatte fino adesso sono solo un inizio, ma i risultati non ci aiutano”.


Facendo un confronto con il 2010, si scopre che quest’anno Stoner, con la Honda, ci ha messo complessivamente un secondo in più che con la Ducati l’anno scorso a percorrere i 23 giri. Inoltre, Hayden è stato più lento di 26” rispetto se stesso nella passata stagione: considerando che le gomme sono le stesse, cosa significa?

“Le gomme sono le stesse? Sulla carta sì… (questo è un passaggio da non sottovalutare: Valentino la butta lì, non approfondisce la questione, ma fa sorgere il sospetto che non sia esattamente così, nda). Comunque sia, Stoner nel 2010 era andato molto forte in questa gara con la Ducati e si è ripetuto con la Honda. I numeri dicono che tutto quello fatto fino adesso non ci ha aiutato tanto. E’ chiaro che abbiamo dei problemi e gli avversari sono cresciuti. Bisogna lavorare anche su altre strade. Per esempio: i dati dicono che Stoner era molto più veloce di me in rettilineo. Forse, per come è fatta, la Desmosedici si adatta meglio ai piloti più piccoli di statura. Fatto sta, io sulla moto non ci sto bene, non guido come vorrei. Sicuramente fa pensare il dato che Hayden l’anno scorso fosse stato 26 secondi più veloci del 2011: è un dato preoccupante, significa che abbiamo dei problemi”.


Per la prima volta nella tua carriera, il confronto con un altro pilota (Stoner) con la tua stessa moto, seppure indiretto, ti vede perdente: come vivi questa situazione?
“Ci sono state delle gare dove comunque sono andato bene, meglio di Stoner nel 2010. La grande differenza è che quando andava così Stoner era davanti, mentre io adesso sono sesto. La verità è che gli altri sono cresciuti”.


Utilizzerete le prossime gare come sessioni di test?

“Sicuramente bisogna utilizzare gli ultimi 4 GP per raccogliere i dati per il 2012”.

Visti i risultati, non avete forse fatto troppa confusione? La GP11 era meglio della GP11.1?
“Questa moto non ce la siamo inventata, ma avrebbe dovuto essere la GP12. Io continuo a vedere l’aspetto positivo: è stato un bene utilizzarla, perché così abbiamo capito che non può essere la moto del 2012. Nelle prossime gare sarà inutile fare un paragone con la GP11, bisogna pensare alla nuova GP12”.