Test Valencia. Rossi decimo, primo Lorenzo poi Stoner. I commenti dal box

Test Valencia. Rossi decimo, primo Lorenzo poi Stoner. I commenti dal box
Giovanni Zamagni
Lorenzo il più veloce, seguito da Stoner, velocissimo con la Honda. Valentino è decimo, concentrato a conoscere la sua nuova Ducati GP11| G. Zamagni, Valencia
9 novembre 2010


Valentino Rossi prova la Ducati. 2° giorno di test a Valencia

Ultimo aggiornamento

VALENCIA – Non ci sono sorprese in questa prima giornata di test del 2011, perlomeno per me: è andata esattamente come me l’aspettavo. Se proprio devo indicare una cosa inaspettata, allora dico che alla vigilia avevo pronosticato Casey Stoner davanti a tutti al termine della prima giornata. Invece Stoner è “solo” secondo, ma il distacco, quello sì, è un po’ troppo elevato da Jorge Lorenzo, che ha rifilato all’australiano 763 millesimi, girando in 1’32”012, un decimo più forte rispetto alle qualifiche del GP di Valencia, nonostante condizioni della pista non ideali. Lorenzo, così come il compagno di squadra Ben Spies, terzo, aveva nel box due moto differenti, entrambe con motore evoluzione, ma con ciclistiche un po’ differenti, in particolare nelle sospensioni.
“Proprio le nuove sospensioni – è l’analisi dello spagnolo – mi hanno permesso di fare un buon passo in avanti, mentre telaio e motore non rappresentano un grosso miglioramento. Stoner è stato molto veloce, considerando che è al debutto sulla Honda, e anche Pedrosa non è andato male. Valentino ha fatto un grande cambiamento: adesso è indietro, ma migliorerà rapidamente”.

In Casa Honda sono stati utilizzati un telaio e un forcellone differente, senza grandissimi benefici, mentre Marco Simoncelli ha iniziato a prendere contatto con la nuova struttura, che conferma che Marco è sempre più un pilota ufficiale: nel 2011, dentro al box ci saranno due telemetrici e un nuovo tecnico della Honda, con la supervisione di un responsabile della HRC. Ma è chiaro - e queste prime prove lo confermano – che il pilota di punta sarà Stoner, apparso decisamente gasato e motivato.
“Le sensazioni sono eccellenti – dice soddisfatto – è stata una giornata di prove molto positiva. Oggi, di fatto, abbiamo lavorato solo sulla posizione di guida, utilizzando solamente la RC212V in versione 2010. Il potenziale di questa moto sembra molto grande ed è questo che mi rende più soddisfatto, mentre la sorpresa più grande è la dolcezza del motore: davvero incredibile! (Esattamente l’opposto di quello che pensano tutti gli altri piloti Honda, che hanno sempre indicato nell’erogazione troppo brusca uno dei grandi problemi del quattro cilindri, nda)”.

Il decimo posto di Valentino Rossi rispetta le mie aspettative, anche se il distacco è un po’ troppo elevato. Ma come spiegherà bene l’ingegnere Filippo Preziosi, il compito di Valentino oggi non era fare il primato della pista, quanto fare un lavoro lungo e difficile di selezione: per il momento, il lavoro sta procedendo in maniera corretta. Rossi ha finito a un decimo da Nicky Hayden e precede di un altro decimo Randy De Puniet che mi aspettavo più veloce di Loris Capirossi, per la verità piuttosto attardato.
L’ultima considerazione è sul valore tecnico della Moto2: Cal Crutchlow, di fatto al debutto in MotoGP, ha girato sette decimi più forte del campione del mondo della Moto2 Toni Elias, che pure nel 2009 guidava una Honda RC212V. L’ennesima conferma, purtroppo, che la categoria che sostituisce la 250 non è affatto formativa.

I commenti dentro il box Ducati

VALENCIA – C’è eccitazione dentro e fuori al box Ducati ed è questo l’aspetto che viene più sottolineato da chi sta più o meno vicino a Valentino Rossi. A cominciare da papà Graziano, arrivato appositamente in mattinata per seguire il debutto sulla “rossa”.
“E’ andata molto bene – racconta Rossi senior -, Valentino e la Ducati cominciano a conoscersi. Per i tempi sul giro ci vorrà un po’ di lavoro, ma i presupposti sono positivi. Una moto, quella con il motore Big Bang, è più facile, l’altra, con lo screamer, ha un suono incredibile e meraviglioso, ma va domata. La prima impressione è quella di un motore molto potente, ma, naturalmente, siamo solo all’inizio. E’ chiaro che, ogni tanto, il cronometro veniva guardato, ma in questo momento è poco importante. Valentino ha una grande motivazione e siamo partiti con il piede giusto: non è una sfida facile, ma ci sono buone premesse e l’atmosfera dentro al box è davvero positiva. Burgess lavora sulla Ducati come sulla Yamaha: bisogna solo mettere a punto il modo di dialogare perché, a volte, Valentino si ritrovava a parlare in inglese con un ingegnere italiano di Bologna…”.
Alessio Salucci, detto Uccio, riporta le sensazioni di Valentino. “La moto gli è piaciuta, anche se effettuare le modifiche richiede tempi più lunghi rispetto al passato. L’atmosfera dentro al box è davvero speciale e tutti hanno una grande voglia di assecondare Vale, a cominciare, naturalmente, da Preziosi”.
Filippo Preziosi è l’ultimo a parlare, ma, naturalmente, è anche quello più preciso nei giudizi.
“Quando è tornato ai box dopo la prima uscita, il cuore mi batteva a mille: è stato emozionante sentire le sue prime valutazioni. Poi, mi sono buttato sul computer a vedere i dati. E’ stupefacente il modo che ha Valentino di descrivere quello che succede sulla moto, la sua calma, la sua attitudine ad analizzare a 360° tutti gli aspetti positivi e negativi della moto. Sinceramente, non me lo aspettavo così. Oggi ha lavorato principalmente sulla GP11 con il motore Big Bang, facendo una sola uscita (5 giri in totale, nda) con la GP11 Screamer, della quale, come ci aspettavamo, ha detto che ha più potenza, ma è meno gestibile. Come set up, siamo partiti da quello utilizzato da Stoner domenica in gara, adattato naturalmente alle misure fisiche di Rossi. Oggi era soprattutto importante far capire a Jeremy Burgess e a Valentino quali sono le reazioni della GP11 alle modifiche: sono molto soddisfatto delle loro valutazioni in questo senso, anche secondo loro la nostra è una moto “normale”. Rossi non ha fatto una sintesi del tipo: “siamo lontani”, ma una serie di commenti sulle caratteristiche positive e negative della Ducati. Il lavoro che gli abbiamo richiesto oggi, non favoriva il tempo sul giro e non sono quindi preoccupato del distacco (1”8, nda) da Lorenzo. Certo, non è che uno fa apposto ad andare piano, ma ci siamo concentrati su altri aspetti. Dentro al box c’è grandissima euforia, ma è normale che sia così: in fondo è come quando esci la prima volta con una ragazza…”.
L’ultima considerazione su Casey Stoner.
“Sinceramente – ride – mi sarei aspettato di vederlo davanti a tutti e domenica, dopo la gara, gli avevo detto che oggi sarebbe stato primo. In realtà è andato fortissimo ed è stato battuto solo da Lorenzo, che non ha cambiato la moto. Ma per me, non è certo una sorpresa”.


Ore 16

VALENCIA – Alle 15.30, il più veloce è Jorge Lorenzo in 1’32”511 (1’32”130 il tempo in qualifica di sabato), che al box ha due moto con il numero uno sulla carenatura: per il momento, Jorge gira solo con la moto in versione 2010.
C’è il sole, ma anche un vento fastidioso: più o meno tutti girano con la dura anteriore e la morbida al posteriore. Al secondo posto Ben Spies in 1’32”878 (1’32”566 in qualifica) e al terzo Casey Stoner in 1’33”261 (1’31”799).
L’australiano, sistemato in un altro box rispetto ai piloti HRC 2010, gira con una piacevole carenatura bianca con l’adesivo di un canguro e il suo numero 27. A vederlo girare in pista, il suo stile è una via di mezzo tra quello di Pedrosa, decisamente più rapido a rialzare la moto, e di Dovizioso, che invece sta piegato più a lungo. Stoner va già velocissimo (non è una sorpresa), ma la sua Honda è apparentemente molto più stabile della Ducati.
Al quarto posto Dani Pedrosa in 1’33”336 (1’32”603), quindi Marco Simoncelli, Andrea Dovizioso e Colin Edwards.
Valentino Rossi è ottavo in 1’33”882 (1’32”330 sabato con la Yamaha M1): dal vivo, non c’è una grande differenza con lo stile di guida Yamaha. Rossi sembra già bello aggressivo e sempre pulito, con una GP11 più stabile del passato, forse perché i tempi sono ancora alti.
Per il resto, va detto che al momento Randy De Puniet è più veloce e più bello da vedere in sella di Loris Capirossi (1’34”142 per il francese, 1’35”243 per l’italiano), mentre i debuttanti,o comunque i piloti al ritorno in MotoGP, come Toni Elias, stanno naturalmente prendendo le misure alle moto.


Ore 13

VALENCIA – C’è il sole, la temperatura comincia a scaldarsi, quasi tutti i piloti scendono in pista. Dopo la seconda uscita di Valentino Rossi, ecco i primi commenti di chi gli sta vicino.
Filippo Preziosi, direttore tecnico Ducati: "E’ stata una grandissima emozione sentire le sue prime valutazioni. Poi, mi sono buttato al computer a vedere i dati: sono soddisfatto!".
Alessio Salucci, detto Uccio, amico di Valentino: "Si vive l’aria del debutto alla Ferrari. La prima impressione di Vale è stata che la Ducati ha un bel motore, spinge, ha una bella erogazione , con qualche problemino a centro curva. La prima impressione è quella buona, giusta".
Alberto Tebaldi, detto Albi, amico e braccio destro di Valentino: "Noi tutti siamo entusiasti e lo ringraziamo, perché, ancora una volta, ha alzato il livello della sfida, non solo sportivo. Ieri sera era felice, dentro al box si respira una bell’aria. E’ rimasto impressionato dal motore e non vede l’ora di provare la versione Screamer, che secondo il Batta (Franco Battaini, il collaudatore, nda) spinge ancora di più".


12.30

VALENCIA – Sono le 12.20 quando Valentino Rossi, con una splendida tuta giallo-nera e un casco in tinta con un punto di domanda ben evidente sulla parte superiore – quasi a dire: che moto troverò? – sale sulla GP11 con il motore Big Bang e il 46 giallo sulla carenatura.
Le tribune sopra il box sono piene di appassionati, come se fosse un venerdì di GP e non un martedì di test, davanti al box centinaia di persone.
Vale sale, mette la prima e cala il silenzio: l’emozione è palpabile. C’è il sole, la pista è apparentemente asciutta, anche se, naturalmente, le condizioni sono tutt’altro che perfette.
E’ previsto che Rossi rimanga in pista per un paio di giri, al massimo tre, invece Valentino ne mette insieme dieci.
Questi i tempi:
1. 1’56”783
2. 1’50”276
3. 1’44”773
4. 1’41”811
5. 1’41”008
6. 1’39”370
7. 1’38”411
8. 1’37”784
9. 1’37”329
10. 1’46”453 (box)

Quando rientra al box, immediatamente Valentino viene avvicinato da Jeremy Burgess e Filippo Preziosi, poi arriva lì’amico Uccio, Matteo Flamigni (il telemetrico) e via via tutti gli altri.
Nel box c’è un’atmosfera intensa, quasi magica. Si abbassa la saracinesca, Rossi e i suoi uomini rimangono soli.
Fuori, si avverte l’emozione.


Ore 12

VALENCIA – Il sole è durato pochi minuti, poi sul circuito di Valencia è tornato il freddo. Tutti i piloti sono ai box, ma in borghese. C’è anche naturalmente Valentino Rossi, entrato alle 10.50 dentro alla sua nuova casa.
Fuori dal box, nella pit lane, ci sono centinaia di fotografi, ma anche colleghi, uomini Yamaha, ingegneri della Honda, giornalisti, appassionati.
Alle 11.45 si apre la saracinesca del box di Rossi e alle 11.47 Franco Battaini, tester Ducati, sale in sella alla moto completamente nera, senza numero, e fa due giri. Valentino, intanto, parla fitto con Filippo Preziosi, al suo fianco l’altra Ducati nera, ma con il numero 46 giallo.
La pista comincia ad asciugarsi, ma è ancora in condizioni critiche.
Attorno a mezzogiorno Valentino lascia il box e si dirige nel camion retrostante: è andato a infilarsi la tuta.
Alle 12 e 20 è iniziata la sua avventura in sella alla Ducati. Rossi ha acceso il motore della sua Desmosedici ed è entrato in pista.

Ore 10

VALENCIA – Lo ammetto, sono emozionato: Valentino Rossi sulla Ducati è qualcosa di straordinario per un appassionato di moto italiano. Non mi voglio perdere nemmeno un minuto di questa giornata speciale, così arrivo in circuito attorno alle 8.30: c’è un arcobaleno meraviglioso, ma anche una pioggerellina fastidiosa.
La pista sarà aperta per le prove dalle 10 alle 17, ma, al momento, l’asfalto è completamente bagnato e, difficilmente, qualcuno uscirà immediatamente dai box.
Ieri pomeriggio c’è stato il primo contatto ufficiale tra Valentino e la GP10: il nove volte campione del mondo è stato circa quattro ore al box a sistemare pedane e manubri e a prendere confidenza con la nuova moto, oltre che ad attaccare i suoi adesivi, rito imprescindibile per Rossi. Come ha spiegato ieri l’ingegnere Filippo Preziosi, Vale avrà a disposizione tre Ducati: una GP10 simile a quella utilizzata domenica da Stoner, e due GP11, una con motore big bang evoluto e l’altra con lo screamer.

Per quanto riguarda gli altri, nel box Yamaha Jorge Lorenzo e Ben Spies avranno una M1 in configurazione gara Valencia e una M1 evoluzione, leggermente modificata nel motore e nella ciclistica.
La Honda, finalmente, ha annunciato ufficialmente il rinnovo del contratto con la Repsol per altri due anni e nel 2011 avrà tre moto ufficiali al box. Tanti i pezzi da provare: un telaio completamente nuovo ed evoluzioni di motore: Stoner avrà a disposizione una RC212V 2010 con le specifiche di Pedrosa e un prototipo 2011.
La Suzuki ha purtroppo confermato quanto si sapeva già da tempo: nel 2011 schiererà una sola moto per Alvaro Bautista.
Mentre scrivo, comincia a splendere il sole. Corro ai box a vedere moto e piloti.
A più tardi.


I Test di Valencia in diretta TV

Martedì 9 e mercoledì 10 novembre i piloti della MotoGP saranno impegnati sulla pista di Valencia per i  Test ufficiali di fine stagione.
In occasione di questi test, martedì 9 novembre dalle ore 10:20 alle 12:20 per la prima volta nella storia della MotoGP i test ufficiali saranno trasmessi in diretta dalle maggiori emittenti televisive internazionali (ITALIA 1, BBC, SPORT1 GERMANY, VIA SAT SWEDEN, VIA SAT NORWEN, SPORT TV PORTUGAL, E TVE SPAIN).

Fonte Foto: Video Mediaset



 
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