Trionfo di Stoner. Campione del Mondo in Australia

Trionfo di Stoner. Campione del Mondo in Australia
Giovanni Zamagni
Casey Stoner celebra al meglio il 26esimo compleanno. Una festa assoluta: GP e titolo nel GP di casa, ma con il triste prologo dell’infortunio nel warm up di Jorge Lorenzo | G. Zamagni, Phillip Island
15 ottobre 2011

Punti chiave

 

PHILLIP ISLAND – Trionfo e titolo mondiale: Casey Stoner celebra al meglio il 26esimo compleanno. Una festa assoluta, ma con il triste prologo dell’infortunio nel warm up di Jorge Lorenzo, caduto all’ultimo curvone: lo spagnolo ha perso la terza falange dell’anulare della mano sinistra e ha preferito non correre.

 

TRIONFO ANNUNCIATO

Fuori Lorenzo, l’unico che in prova aveva fatto vedere, tempi alla mano, di poter in qualche modo infastidirlo, Stoner ha passeggiato dal via fino al traguardo: per conquistare matematicamente il titolo, gli sarebbe bastato anche un sesto posto, ma a Phillip Island ha così tanto margine che può vincere amministrando con una mano sola. Esattamente quello che ha fatto, con un solo piccolo patema quando al decimo giro è iniziata a cadere qualche gocciolina di pioggia. Qualche passaggio di rallentamento e poi via, di nuovo gas a martello fino al traguardo.


BRIVIDO PIOGGIA

Sembrava una formalità fino al traguardo, ma a tre giri dalla fine, ecco il brivido: inizia a piovere forte. Casey rallenta, studia la situazione, mentre alle sue spalle cadono come uva matura. Dentro al box trattengono tutti il fiato, qualcuno rientra a cambiare moto e gomme, ma dopo un lunghissimo giro di sofferenza, torna il sole e Stoner torna a spingere: per lui è la quinta vittoria consecutiva a Phillip Island, il secondo titolo, con due moto differenti, in MotoGP.


SIC SECONDO, DOVI TERZO

La gara resa noiosa dallo stradominio di Stoner è stata ravvivata dall’ennesimo duello tra Marco Simoncelli e Andrea Dovizioso, vinto per la terza volta consecutiva da SuperSic. Saldamente al secondo posto, Marco è stato superato da Andrea a due giri dalla fine, bravo ad approfittare del caos creato dalla pista bagnata. Poi, però, Simoncelli si è rifatto sotto e nell’ultimo giro si è ripreso di forza, alla sua maniera, una meritata seconda posizione. Solo quarto Dani Pedrosa, quinto Colin Edwards.


ROSSI A TERRA

Quarto nel warm up, in gara Valentino Rossi ha iniziato a rimontare subito posizioni e dopo aver infilato Hayden al 14esimo giro, conquistando la sesta posizione, ha superato al tornantino anche Alvaro Bautista, ma è però caduto: l’ennesima delusione della peggior stagione della carriera.


YAMAHA: GIORNATA NERA

La giornata di gloria della Honda è coincisa con la più nera della recente storia della Yamaha, perché anche Ben Spies, oltre a Lorenzo, non ha preso il via: caduto violentemente nelle libere di sabato, Spies ha effettuato regolarmente qualifiche e warm up, ma non riuscendo a guidare. Durate il warm up, Ben ha accusato cali di concentrazione, perdita di memoria e così ha preferito non correre.


I PRIMI COMMENTI

Stoner: “E’ stata una giornata perfetta: non succede molto spesso di far coincidere il tuo compleanno con il GP di casa, la vittoria e la conquista del titolo mondiale. Mi spiace però per quello che è successo a Lorenzo: non è il modo migliore per vincere il campionato”.
Simoncelli: “E’ stata una gara durissima, perché, a causa del vento, le condizioni cambiavano praticamente a ogni giro. Ero secondo tranquillo, ma a tre giri dalla fine è iniziato a piovere e quasi cado alla prima curva. Dovizioso mi ha passato, ma dopo essergli stato davanti per tutto il GP, non potevo farmi fregare proprio alla fine! Voglio fare un grosso in bocca al lupo a Jorge Lorenzo”.
Dovizioso: “Non sono riuscito a contenere Marco, perché ero troppo lento in percorrenza. Se non altro sono tornato sul podio e sono riuscito a tenere dietro Pedrosa, fondamentale per il campionato”.

 

 

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