Valentino apre le porte del Ranch, "il Camp Nou" di Tavullia [VIDEO]

  • di Emanuele Pieroni
Nel filmato diffuso da Monster Energy, Valentino Rossi svela l’interno dell’antico casale che presidia il Ranch. Dagli armadietti dei piloti alle stanze per gli ospiti, fino al muro dei ricordi e a quella prima volta con il Sic
  • di Emanuele Pieroni
15 luglio 2020

Sotto e a lato ci sono le stanze di servizio, quelle dedicate alle moto e agli attrezzi per la manutenzione, ma cosa c’è nell’antico casale in pietra che presidia il Ranch? A svelarlo è stato lo stesso Valentino Rossi, attraverso un filmato poi diffuso da Monster Energy e che propone un viaggio all’interno di quello che è a tutti gli effetti il Camp Nou di Tavullia.

Il paragone con lo stadio più famoso d’Europa non è casuale, perché a parlare del casale del Ranch come dello spogliatoio di una squadra di calcio è stato proprio il nove volte campione del Mondo. Un luogo intimo, di condivisione ma anche di concentrazione, di lavoro ma anche di svago e goliardia. Dalla cucina con l’immancabile caminetto e il braciere, dove i piloti sono soliti rifocillarsi a suon di grigliate, all’angolo bar, con drink per i momenti di relax. Immancabili, poi, la grande stanza con l’armamentario dei ragazzi dell’Academy - dalle tute ai caschi, dai guanti agli stivali (rimasti inutilizzati nel lungo periodo del lockdown dovuto al Covid19) - e l’ala dedicata agli ospiti, con una camera attrezzata e spazi per il riposo. Ma è davanti a quello che Valentino definisce “il muro dei ricordi” che il N°46 si sofferma più a lungo, raccontando la storia del Ranch attraverso le immagini di quei ragazzi (come Franco Morbidelli) che lì hanno iniziato ad allenarsi quando erano poco più che bambini, o anche dei tanti ospiti (da Guy Martin a Danilo Petrucci) che hanno partecipato alle giornate di training, fino alla foto del primo tracciato realizzato in quella parte di collina pesarese.

Una foto che, inevitabilmente, ha portato il pensiero a Marco Simoncelli, uno dei primi a conoscere l’idea di quel progetto che, oggi, non è solamente un luogo unico in Italia per la crescita di giovani piloti, ma è anche un punto di fortissima attrazione turistica per tutta la Motorvalley.