Pourcel rinuncia al GP di Lettonia

Pourcel rinuncia al GP di Lettonia
Massimo Zanzani
Il francese conferma la sua eccentricità non presentandosi al via della decima prova iridata | M. Zanzani, Kegums
15 luglio 2011

Punti chiave

 

E' bastato il GP di Germania per confermare la strana attitudine di Christophe Pourcel e per fargli stravolgere per la seconda volta i suoi programmi agonistici. Dopo aver mollato dopo appena poche gare del National il team Yamaha Concept "perché la YZ450F non si guida", dimenticando che con la stessa moto Steven Frossard al debutto nella MX1 ha centrato due vittorie, ed aver inspiegabilmente recitato il ruolo di fantasma al suo rientro nei GP di Teutschenthal, il campione del mondo MX2 2007 fa di nuovo parlare di sè saltando la trasferta lettone.
 

Conoscendo il suo talento, in Germania ci si aspettava almeno che finisse nei primi cinque ma in entrambe le manche non ha mai corso per più di una decina di minuti, lamentando la mancanza della pettorina nella prima manche "perché mi ero scordato di metterla" ed in quella successiva un setting delle sospensioni non ottimale. Scuse poco credibili, che l'impenetrabile e umorale pilota marsigliese ha accampato probabilmente per nascondere una preparazione fisica non adeguata all'evento e anche per aver sottostimato il notevolissimo passo di gara prerogativa di questa stagione.


In un modo o nell'altro è inconcepibile come un fuoriclasse come lui abbia potuto compiere due errori così grossolani. Nel primo caso perché in ogni modo anche nel poco tempo che è rimasto in gara non lo abbiamo mai visto impegnato a fondo (nella qualifica del sabato è terminato 6°) e comunque è impensabile che un pilota della sua caratura non sappia quanta preparazione fisica serva per mandare in porto anche una sola manche di 40 minuti, così d'altronde come possa avere sottovalutato con tanta leggerezza la competitività dei piloti che corrono nel Mondiale anche se mancava da tempo nei paddock iridati.


Jean Jacques Luisetti, direttore sportivo del team Kawasaki CLS, ha cercato di minimizzare la situazione piuttosto imbarazzante creatasi in Germania. "Sicuramente è stata una decisione difficile quella di non correre in Lettonia - ha spiegato il manager francese - ma siamo convinti che è la migliore. Da quando è tornato sulla moto dopo il suo terribile incidente quattro anni fa, Christophe è molto esigente sulle impostazioni della moto e dobbiamo lavorare in tranquillità perché i nostri rivali hanno avuto tutto l'inverno per mettere a punto il set-up del loro materiale mentre noi a causa dell'infortunio di Ben Townley non abbiamo potuto progredire più di tanto. In questa settimana abbiamo comunque già lavorato in filo diretto con la Pro Circuit trovando soluzioni nuove e diversi miglioramenti, e così faremo durante le prossime due settimane. Essersi di nuovo presentati in pista magari per ritirarsi ancora in entrambe le manche sarebbe peggio, e quindi abbiamo deciso di lavorare a casa piuttosto che in un GP. Anche perché è bastato quello della Germania per sapere in quale direzione Christophe vuole andare, e abbiamo già fatto alcuni cambiamenti sulla moto. Il lavoro non è ancora finito e l'obiettivo è essere pronti per Lommel, sappiamo tutti che è una gara dura ma Christophe sarà di nuovo lì ". Staremo a vedere, augurandoci di non doversi sentire in imbarazzo per il pilota transalpino così come successo a Teutschenthal.

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