Anvil Rusty Quattroemezzo, flat track Honda

Moto.it
  • di Moto.it
L’officina emiliana ha dato vita ad una nuova special con ruote tassellate su base della celebre Honda CB450 Twin del 1969. Scoprite i dettagli e guardatela in foto
  • Moto.it
  • di Moto.it
7 settembre 2016

Creare una special è una vera e propria arte: partire da una moto e darne vita ad un’altra dal look inedito. L’officina Anvil Motociclette, specializzata nei mezzi a due ruote degli anni ’70, ha lavorato su una Honda CB450 Twin, dotata di un motore bicilindrico in linea impiegato all’epoca nella scena agonistica (specialmente su strada), per dare origine alla Rusty Quattroemezzo.

 

Dall’asfalto, alla terra

Ispirata alle sue rivali dell’epoca, le vecchie Bsa e Triumph, ora la Rusty ha un vero DNA fuoristradistico, adatto sia alle piste da flat track che ai percorsi di enduro (dove i suoi creatori l’hanno testata).

Il motore Honda è stato rifatto completamente, con una modifica al carter di destra per ospitare una pompa dell’olio che aiuta agli alti regimi. Inoltre, al posto dei classici carburatori Keihin, sono stati montati due dell’Orto con pompa di ripresa da 34. Per far respirare il motore al meglio, la scatola filtro ha lasciato spazio a due filtri da flat H&N. La corona da 60 denti migliora l’utilizzo su sterrato, mentre le marmitte originali sono state sostituite con un aggressivo tubo a scarico diretto!

 

Envil Rusty Quattroemezzo
Envil Rusty Quattroemezzo

 

Viva gli anni 70

Per quanto riguarda l’estetica della moto, il telaio è stato accorciato chiudendo con una curva ad U. La tabella anteriore riprende quella della moto di Steeve Mc Queen, mentre il manubrio è da flat track, con gas rapido Tommaselli Daytona. La sella in stile vintage si ispira alla Bsa Victon 450, come anche il posizionamento del parafango anteriore, attaccato sotto al telaio. I moderni ammortizzatori sono stati progettati direttamente da Bitubo per la Rusty Quattroemezzo.

La parte più interessante, però, è il serbatoio: nonostante le pessime condizioni, è stato smontato da un prototipo demolito da regolarità anni ‘70 e poi completamente ripulito dalla ruggine. Una volta montato sulla moto i creatori sono stati stregati e da qui è nato il nome Rusty (che in italiano significa “arrugginito”)!

 

L.F.