Covid. L'Italia fronteggia le varianti, cambio di colore per tante regioni e province

Covid. L'Italia fronteggia le varianti, cambio di colore per tante regioni e province
Marco Berti Quattrini
Da oggi diverse regioni e province cambiano colori e cambiano anche le regole per gli spostamenti e per le seconde case
5 marzo 2021

Sembra di essere tornati indietro di un anno. Con il crescere dei contagi cambiano i colori e aumentano le restrizioni. Ci sono sempre più regioni in arancione e in arancione scuro, con aree rosse sempre più numerose. Molte regioni corrono ai ripari tentando di scongiurare il pericolo di dover passare al rosso già da lunedì.

La Lombardia da oggi è in arancione scuro con scuole chiuse (restano aperti solo i nidi) e divieto di recarsi nelle seconde case. L'ordinanza firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana vieta anche di utilizzare le aree giochi all'interno dei parchi. Negozi aperti, ma è "consentito ad un solo componente per nucleo familiare, fatta eccezione per la necessità di recare con sé minori, disabili o anziani". In Lombardia preoccupa la variante inglese, rilevata nel 64% dei casi di nuovi contagi.

Anche l'Emilia-Romagna da lunedì potrebbe diventare tutta rossa. Per ora le province di Modena e Bologna sono già al massimo grado di allerta. Sono in arancione scuro 14 Comuni sotto l'Ausl di Imola e le province di Reggio Emilia, Rimini, Ravenna e il  Cesenate. Anche sulla Regione di Bonaccini pesa la variante inglese, riscontrata nel 57,6% dei casi

Stesso problema anche in Campania dove la percentuale di contagiati dal virus mutato ha raggiunto 59,3%. "Rischiamo, la settimana prossima, di entrare in zona rossa" ha dichiarato il direttore della Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva.

La Toscana, nonostante sia colpita dalla variante inglese nel 53,8% dei casi e da quella brasiliana nel 23,8%, dovrebbe rimanere arancione anche le prossima settimana, ma la provincia di Arezzo e l'Empolese Valdelsa potrebbero invece cambiare colore. In Piemonte sono ora 22 i Comuni in zona rossa e in Abruzzo restano al massimo livello di allerta le province di Pescara e Chieti. Sorvegliate speciali anche Marche e Umbria.

Potrebbero passare dal giallo all'arancione Veneto, Calabria, Lazio e Puglia. Il governatore Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia) ha invece già firmato l'ordinanza per passare in fascia “arancione rafforzato”.

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