YouTube: “Se ti abbraccio non aver paura”, una storia di moto e di autismo

Marco Berti Quattrini
Solo fino a stanotte sarà disponibile il film sullo straordinario viaggio di un padre e del figlio autistico, in sella ad una BMW
1 aprile 2020

Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza dell’Autismo (World Autism Awareness Day). Se ne parla poco, e nel nostro "settore" praticamente mai. Quest'anno, però, anche noi amanti delle "due ruote" di parlare di questo argomento. Lo spunto viene da un film che racconta il viaggio in moto fatto da un padre e da suo figlio autistico. Il lungometraggio, diretto da Niccolò Maria Pagani, s'intitola “Se ti abbraccio non aver paura”, ed è tratto dal libro omonimo di Fulvio Ervas e ispirato alla storia vera di Franco Antonello e del figlio autistico Andrea. Domani sarà reso disponibile sul canale YouTube di Ushuaia Film a partire dalla prima serata fino alla mezzanotte del giorno seguente.

Proprio il 2 aprile la pellicola doveva uscire nelle sale cinematografiche, ma le disposizioni per limitare la diffusione del Coronavirus hanno ovviamente cancellato la premiere. Ushuaia Film e BMW Italia, partner di questa impresa, hanno scelto di fare un regalo a chi in questi giorni è a casa e donare, in questo giorno speciale, un film speciale.

Il legame tra Franco Antonello e BMW Motorrad Italia è andato oltre la passione comune per i viaggi in moto, raccontando l’avventura che Franco e il figlio Andrea hanno fatto in sella a una BMW lo scorso anno sulle orme di Marrakech Express. E proprio Gabriele Salvatores, regista del film "Tutto il mio folle amore", con una storia i cui protagonisti hanno in comune con Franco e Andrea il legame paterno e il problema dell'autismo, si è interessato alla vicenda e ha collaborato con Pagani nella lavorazione.

Molto interessante la presentazione organizzata da BMW Motorrad Italia con cui i protagonisti hanno raccontato in prima persona il loro viaggio, la situazione di Andrea ("Vedo le parole, ma non riesco a dirle", come l'ha descritta lui stesso) imprigionato in una condizione spesso misconosciuta e scambiata per un ritardo che invece tale non è. "È come se saliste in moto" ha spiegato Franco, "metteste la prima e la moto va indietro. Giraste il manubrio e la moto andasse dalla parte opposta a quella che vi aspettasse. È come saper guidare, ma i comandi di colpo non fanno quello che volete. Il cervello sa, capisce, il corpo non risponde."

Una storia, un legame, raccontato in un viaggio che non sarà sicuramente l'ultimo, anche se la situazione attuale ha costretto naturalmente Franco e Andrea a rimandare qualunque programma. E se il prossimo viaggio, in effetti, non è ancora stato pensato, anche se un sogno nel cassetto c'è. "Mi piacerebbe fare un giro dell'europa vero. Passare dalla Slovenia, Croazia, raggiungere la Grecia, risalire fino alla Scandinavia, scendere e poi chiudere il giro facendo Germania, Francia, Spagna, Portogallo. Ma ci vogliono tempo e risorse..."

L'iniziativa si inserisce nel programma di Corporate Social Responsibility di BMW Italia denominato SpecialMente (www.specialmente.bmw.it), cresciuto nel corso degli anni fino a raggiungere alla fine del 2019 un milione di persone attraverso attività sul territorio e digitali.

“BMW Motorrad – ha dichiarato Salvatore Nanni, Direttore di BMW Motorrad Italia – è sempre molto attiva nel programma SpecialMente con tanti progetti, perché la responsabilità sociale è un valore che deve ispirarci nel lavoro di tutti i giorni. Le iniziative a cui ci dedichiamo si sviluppano nell’ambito della sicurezza stradale, della sostenibilità, della cultura e dell’inclusione sociale, dove ad esempio collaboriamo con entusiasmo con Emiliano Malagoli e la sua associazione Diversamente Disabili”.

“L’idea di Ushuaia Film ci è piaciuta subito –
ha proseguito Nanni – e così abbiamo deciso di contribuire alla realizzazione del film “Se ti abbraccio non aver paura”. Il film racconta la storia di due persone molto speciali che abbiamo già avuto la fortuna di conoscere e frequentare in questi anni, e con le loro avventure ci hanno insegnato molto in termini di inclusione e voglia di affrontare le sfide della vita, andando oltre i limiti e le difficoltà senza mai arrendersi”.
 

“Prima ancora che essere un film sull'autismo – dice Niccolò Maria Pagani – “Se ti abbraccio non aver paura” è il racconto del legame profondo di un padre e un figlio. Poter viaggiare con Franco e Andrea è stato di grandissima ispirazione, per l'immensa forza che riescono a trasmettere anche nelle situazioni più difficili da affrontare. Non per niente ho deciso di dedicarlo a "tutti quelli che non si arrendono", perché Franco è un uomo che ha deciso di non arrendersi di fronte a nulla. Avremmo dovuto esordire con questo film nei cinema milanesi la prima settimana di aprile, cosa diventata impossibile data l'emergenza sanitaria in corso. Ma con tutte le persone costrette a rimanere nelle proprie case, ci sembrava doveroso, nel nostro piccolo, provare a fare anche noi di Ushuaia Film qualcosa per la comunità. Il nostro lavoro è fare film, e dunque è venuto naturale decidere di uscire con una première su YouTube gratuita e disponibile a tutti. Speriamo di regalare 55 minuti di svago portando le persone in viaggio con noi, almeno con la mente, in attesa di poter tornare a girare fisicamente per il mondo. Infine, come regista e produttore del film, ci tengo a ringraziare personalmente BMW Italia per tutto quello che ha fatto per noi, accettando con entusiasmo la nostra sfida: senza di loro, probabilmente questo documentario non avrebbe mai preso vita".

“Viaggiare è sempre stato nel mio DNA fin da piccolo”.
Racconta Franco Antonello, che continua: “In moto è come farlo qualche metro sopra tutto e tutti. È come volare. Sono partito dieci anni fa per un folle viaggio in moto di tre mesi con Andrea, e questo ha cambiato le nostre vite. Ogni volta che salgo nuovamente in sella è un rinnovare tante emozioni e sensazioni vissute. Il viaggio in Marocco è stato una stupenda e imprevedibile odissea, causa pioggia continua e due uragani incontrati nei giorni del viaggio, ma questo ha reso tutto più vero e reale, con le difficoltà, la tensione e la stanchezza che tali situazioni ti propongono. Non una vacanza, ma un viaggio vero, di quelli che segnano il carattere. Ne è uscito un docufilm poco studiato e molto reale, non un viaggio da guardare ma da vivere in sella con noi, dentro fino al collo. In mezzo a tutto questo, la sicurezza di una grande moto, assieme alla troupe che ci dava continuamente conforto e motivazione, ci hanno aiutato davvero tanto. Stavolta, senza questi due importanti elementi saremmo tornati a casa prima senza aver raggiunto il traguardo. Per questo ci tengo a ringraziare BMW e Ushuaia". 

Curiosità: Giuseppe Cederna, scrittore ma soprattutto in questo caso attore legato a filo doppio a Salvatores (è il Paolino di Marrakech Express, ma anche il Farina di Mediterraneo, visto che si parla di Grecia) si è detto molto colpito dalla storia di Franco e Andrea, dichiarando il desiderio di fare un viaggio assieme a loro. Chissà...