Enduro 2020. Chi è Wil Ruprecht? La versione di Jarno Boano

Enduro 2020. Chi è Wil Ruprecht? La versione di Jarno Boano
Piero Batini
  • di Piero Batini
22 anni, dall’Australia. Riesce finalmente a “forzare” il blocco CoViD-19, sbarca in Italia e mette in riga una batteria di Campioni del Mondo. Una doppietta difficilmente discutibile. Chi è Wil Paul Ruprecht? Ce lo dice Jarno Boano
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
5 agosto 2020

Non se l’aspettava nessuno. O forse qualcuno? Uno almeno, si? Jarno Boano? No neanche il talent scout del suo team Beta-Boano. Non fino a quel punto. Anche il figlio e fratello d’arte è rimasto, almeno un po’, sorpreso. Wil Paul Ruprecht. È il nome nuovo che arriva, debutta e scatena un inferno in un’interpretazione dell’Italiano di Enduro che nemmeno il suo compaesano Russell Crowe ne Il Gladiatore. Contrariamente all’attore, il fenomeno della nuova Regolarità ha sempre un bel sorriso, serio e appena compiaciuto, stampato sul viso giovane. 22 anni, di Sidney, già Campione Junior australiano, un paio di “interventi” preliminari e convincenti in Europa (anche in questo caso da debuttante-sorpresa), poi il rallentamento di carriera per una stagione segnata dalla mononucleosi. Finalmente i “pezzi” vengono rimessi insieme da Jarno Boano, deus ex machina del Team Beta Boano Costa Ligure, e il programma può partire con il secondo appuntamento dell’Italiano in Abruzzo. Jarno ci racconta come è andata, all’inizio.

“Quella di Ruprecht con noi è una storia abbastanza semplice e breve. Wil è comparso in “occidente”, sulla scena del Mondiale, due anni fa. Un’apparizione nella 125 con una vittoria di giornata. Lo scorso anno si è presentato di nuovo, nella Junior. Ha vinto un paio di volte, ma il secondo giorno non riusciva a far bene, e così per il resto della stagione. Insomma è stato fermato dalla mononucleosi, proprio come Holcombe.

Ci siamo incontrati all’ultima del Mondiale, in Francia. È venuto a cercarmi lui. Sapeva che Brad Freeman sarebbe andato via e mi chiedeva se c’era la possibilità di far qualcosa insieme. Onestamente, sulle prime gli ho detto di no, volevo concentrarmi sulla squadra di piloti giovani che avevo in mente.”

“Però, tornando in Italia, ho cominciato a pensarci, e una volta a casa ho riflettuto. Solo un attimo. Non avevo il suo contatto, così gli ho mandato un messaggio via Facebook, nel quale gli chiedevo se era ancora in Europa e se voleva venire da noi a provare la moto.”

Due giorni dopo Wil era a Caraglio, a casa nostra. Questo mi ha fatto capire che si trattava di un ragazzo con la voglia di fare. Durante le due giornate di test mi è sembrato subito veloce, pur non avendo mai guidato un 300 due tempi. A lui la moto è piaciuta, e grazie anche al contributo di Beta Australia, che gli fornisce la moto a casa sua, e al nostro intervento, gli abbiamo mandato i nostri pezzi, lui si è preso l’impegno e noi abbiamo deciso: OK, proviamoci!

“A gennaio è venuto su e si è messo al lavoro. Era veloce ma non ancora in piena forma, e il lavoro procedeva spedito. Poi è arrivato il lockdown.”

“Abbiamo pensato che era meglio rimandarlo a casa, non sapevamo quanto poteva durare. Abbiamo fatto bene, sarebbe rimasto inoperoso e lontano dai suoi per dei mesi. Sfortunatamente, in un certo senso, questo ci si è ritorto contro. Quando è arrivato il momento di disputare la prima gara dell’Italiano, a Carpineti, non gli davano il permesso di lasciare il suo Paese. Niente da fare, abbiamo provato in tutti i modi, invano.”

“Morale, Wil è tornato in Europa una settimana prima del secondo appuntamento, la doppia gara di Carsoli. Ha provato la moto, la Beta 300 2 tempi che nel frattempo noi avevamo sviluppato sulla base delle sue richieste, e sabato e domenica… è successo quello che tutti hanno visto. Ha vinto sabato, ha vinto domenica.

È un risultato che va oltre le nostre aspettative, onestamente. Adesso ci prepariamo per fargli fare il Mondiale Junior, anche se è un anno molto particolare, e quello che ha fatto nel fine settimana in Abruzzo lascia intendere che Wil ha un grande potenziale. Ha 22 anni, secondo me lavorandoci e lavorando insieme potremo toglierci delle grandi soddisfazioni.”

“Wil è un ragazzo abbastanza riservato e in fondo, per i motivi che ti ho detto, non ci conosciamo ancora bene. Per ora ci siamo conosciuti… a distanza, ma posso dire che è una persona molto determinata, sa quello che vuole e sa che con noi ha una possibilità concreta per realizzarlo. Il suo manager, che conosco bene, quando Wil gli ha detto che voleva correre in Europa, è stato subito chiaro: “L’unico posto dove puoi andare è da Boano!” È un’affermazione che per me è un grande onore, perché vuol dire che il nostro Team ha una buona reputazione anche all’estero.”

“Adesso la sua vita cambia. In Australia Wil vive a Taree, Nuovo Galles del Sud, vicino a Sidney. Gli piace moltissimo fare surf, e credo che in questi ultimi mesi abbia corso molto più sulle onde che con la moto. Infatti… domenica a Carsoli ha avuto un calo fisico, solo in parte giustificato dal caldo e dal fatto che in Australia adesso è inverno. Insomma c’è da lavorare, ma sono veramente contento. L’inizio non poteva essere migliore!

 

Immagini Team Beta Boano

Argomenti