In Cina vendite su. Ed elettrici a +40%

La Cina è, con l'India, il principale costruttore motociclistico al mondo. Nel 2014 registrò il record storico di quasi 27 milioni di veicoli prodotti, ma poi il governo cinese decise di vietare i motocicli nei centri urbani e il mercato calò vertiginosamente (-10 milioni nel giro di due anni), lasciando all'India lo scettro di primo costruttore mondiale.
Una piccola ripresa si è registrata nel 2017, ma già l'anno dopo – a causa della crisi di domanda interna innescata dalla guerra commerciale fra Cina e USA – i volumi sono scesi a 15,5 milioni di unità.

Quest'anno la pandemia sta colpendo più duramente le vendite in India, mentre la Cina è in ripresa e si stima che il 2020 possa replicare i numeri dell'anno scorso ritornando al primo posto.

Intanto nel mese di agosto produzione e vendita in Cina hanno superato i valori di agosto 2019 (1,6 milioni, +2%) e quest'anno per cinque mesi le vendite hanno superato le 900.000 unità mensili, ritornando di fatto ai livelli del 2017.
Da gennaio ad agosto sono state venduti 10,4 milioni di motocicli, il 3,7% in meno rispetto ai primi otto mesi del 2019, ma con un miglioramento proprio ad agosto.

Le prime dieci marche sono state Dachangjiang, Zongshen, Loncin, Lifan, Yinxiang, Luoyang North, Wuyang Honda, Sundiro Honda, Lvyuan e Xinri: insieme hanno totalizzato vendite per 5,6 milioni di unità, ovvero il 54% del totale.

I veicoli di 50 cc sono stati 429.000 (-8%), mentre è stato significativo l'aumento dei veicoli elettrici. Nei primi otto mesi sono stati 1.478.000 quelli venduti: +39,8%. Significa che hanno raggiunto una quota di mercato del 15%.