Le novità dell'omologazione 06 per i caschi moto

Carlo Baldi
La versione finale dell’omologazione 22-06 è stata approvata e si prevede entri in vigore a fine 2020. Ecco quali sono le novità introdotte. Testati anche accessori come interfoni e videocamere
21 marzo 2020

L’attuale omologazione per i caschi protettivi per motociclisti ECE 22-05, è da tempo in corso di modifica e verrà sostituita dalla nuova ECE 22-06. Lo scopo di questo nuovo regolamento è quello di migliorare la sicurezza dei caschi, tenendo conto delle crescenti richieste di sicurezza e considerando, per la prima volta, anche alcuni degli accessori integrati. In altre parole il nuovo regolamento ha come obiettivo quello di spostare il mercato verso una qualità più elevata di caschi e di visiere, attraverso nuovi parametri e nuovi test di laboratorio.

Una versione finale del progetto R22.06 è stata presentata alla Commissione Trasporti UNECE a Ginevra il 10 dicembre 2019, durante l'ultimo GRSP 66, ed è stata approvata dopo apposita votazione. Deve ora essere sottoposta ad ulteriore accettazione, nella prossima riunione che si terrà il prossimo giugno. In caso di una seconda approvazione passerà dallo stato di versione finale a quella di regolamento ufficiale. Il tempo stimato è tra la fine del 2020 ed i primi mesi del 2021.

Una volta entrata in vigore queste saranno le tempistiche della sua attuazione: a decorrere da 18 mesi dalla sua approvazione nessun laboratorio certificato potrà rilasciare omologazioni ed estensioni ECE a meno che il casco (o la visiera) sottoposto alle prove soddisfi i requisiti della 22-06. Questo significa che nessun casco potrà più essere omologato secondo la vecchia omologazione 05.   

A decorrere da 30 mesi dopo la data ufficiale di entrata in vigore del nuovo regolamento, non potranno più essere prodotti caschi se non conformi alla nuova omologazione 22-06. Le aziende avranno quindi ancora 30 mesi nei quali potranno comunque produrre ed introdurre sul mercato caschi 22-05. 

Infine a decorrere da 36 mesi dopo la data ufficiale di entrata in vigore della 06, non sarà più possibile introdurre sul mercato caschi se non secondo la nuova omologazione 22-06. Questo significa che tre anni dopo l’introduzione delle nuove regole omologative non si potranno più vendere caschi che non soddisfino i criteri della 22-06. 

Ma cosa prevede la nuova omologazione ed in cosa si differenzia da quella precedente? Le differenze più sostanziali saranno due: l’introduzione di un test per valutare l’impatto rotazionale del casco e la valutazione di componenti accessori integrati, quali videocamere e visiere parasole interne. 

Per quanto riguarda le prove di impatto, ricordiamo che i caschi vengono calzati su speciali false teste metalliche, all’interno delle quali sono presenti dei sensori. Il casco e la falsa testa vengono fatti cadere da un altezza predefinita e vanno ad impattare con superfici denominate incudini, che possono avere forma diversa (piatta, semisferica, angolata). Al momento dell’impatto i sensori comunicano dei valori ad un computer appositamente predisposto per elaborarli. Questi valori non devono superare i limiti definiti dall’omologazione. Senza entrare troppo nel dettaglio, sappiate che rispetto alla 05 nella nuova omologazione la distanza di caduta percorsa dal casco posizionato sulla falsa testa sarà diversa, con distanze sia superiori che inferiori a quella attuale
 

Per l’impatto standard (Standard Linear Impact) presente anche nella precedente omologazione, il valore di caduta dovrà essere uguale o inferiore a 275 g ed il valore HIC (Head Injury Criterion) non dovrà superare 2.400. Il valore HIC è calcolato dal computer e si traduce nei potenziali danni che verrebbero subito dal cervello umano in caso di impatto. Le prove d’impatto standard verranno eseguite anche su tre nuovi punti del casco che devono ancora essere scelti tra 12 proposte e non dovranno ovviamente superare i valori predefiniti.

Oltre ai precedenti impatti standard ne saranno introdotti altri due. Linear High Energy e Linear Low Energy. Il primo avrà una distanza di rilascio superiore a quella standard e simulerà le cadute ad alta velocità. Il valore di accelerazione sarà di 275 g mentre quello HIC non dovrà superare 2.880. Nel secondo impatto casco e falsa testa cadranno da un distanza inferiore. L’accelerazione sarà di 180 g, mentre il valore consentito di HIC non dovrà eccedere 1.300. 

Il motivo della prova a bassa velocità è conseguenza degli incidenti cittadini, che avvengono per la maggior parte a velocità modeste, ma nello stesso tempo serve ad evitare che vengano prodotti caschi troppo rigidi, vale a dire in grado di superare solo le prove High Energy. 

Ma la vera novità introdotta dalla ECE 22-06 è quella della prova atta a valutare l’impatto rotazionale del casco. In questo test il casco fissato sulla falsa testa viene lasciato cadere su un'incudine con un angolo di 45 gradi, mentre nuovi sensori misureranno l'accelerazione rotazionale che avviene all'interno del casco. Questo perché recenti ricerche hanno stabilito che il movimento a spirale di un impatto può causare danni significativi al tessuto cerebrale, anche senza evidenti traumi esterni. Questo potrebbe favorire la produzione di caschi più “rotondi” o comunque senza troppe sporgenze o spoiler fissi

Un’altra novità riguarderà le prove da effettuarsi sui caschi con mentoniera apribile, che verranno testati con le mentoniere in diverse posizioni e con le visiere parasole interne sia abbassate che sollevate.

E a proposito di visiere la 06 prevede che i test di impatto sulla visiera avvengano ad una velocità superiore rispetto a quella attuale, mentre quelle scure lo saranno maggiormente e passeranno da una trasmissione minima della luce del 50% a quella del 35%. 

Infine come abbiamo scritto saranno sottoposti a test anche gli accessori integrati nel casco, come videocamere e sistemi di interfono. Componenti che potrebbero variare i valori di impatto, visto che vanno ad incrementare il peso del casco ed in alcuni casi possono modificare il grado di sicurezza del casco stesso.