Rally-Raid. La stagione della partenza: Transanatolia anno 10

Rally-Raid. La stagione della partenza: Transanatolia anno 10
Piero Batini
  • di Piero Batini
Da metà agosto il Cross-Country Rally torna ad essere una sospirata realtà. Il Transanatolia del decennale riunisce deserto, navigazione, avventura, spazi e scenari mozzafiato nella Corsa più “tosta” e affascinante
  • Piero Batini
  • di Piero Batini
10 agosto 2020

Istanbul, Turchia - Dieci anni di Transanatolia Rally. Vuol dire un grande impegno e un altrettanto grande successo. Altrimenti non saremmo qui a parlarne. Burak Büyükpınar è venuto in Italia, a suo tempo, a scoprire la disciplina di cui era innamorato, poi ha visto la Dakar, ha esplorato gli altri Rally di riferimento. Ha capito che aveva un importante atout da giocare, gli scenari impareggiabili della Turchia segreta e storica, dell’esotica e ancora un po' misteriosa Anatolia. Così ha iniziato a sviluppare il suo progetto originale intervenendo radicalmente sul Rally che, dieci anni dopo, è il Trasanatolia Rally di oggi, cui va il compito di riaprire, anzi di inaugurare la difficilissima stagione 2020 del Rally Raid, del Cross-Country Rally internazionale. Forse non è un caso.

È il Transanatolia più importante della Storia, e sarà una pietra miliare nell’evoluzione della “specie”. Si sono messi in molti e molto forti a costruire l’edizione che porta il sigillo del numero 10. Il governo turco e il Ministero del Turismo, che hanno messo in moto la compagnia aerea di bandiera, Turkish Airlines, beninteso l’Organizzatore e anima del Rally, Burak, e il suo piccolo esercito di forze sceltissime.

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Tutto questo nel clima più teso che questo secolo ci presenta subito come un conto, prima ancora dell’antipasto: l’atmosfera del CoViD-19. Il virus permane a minare la tranquillità dell’intera umanità, e il lavoro.

Per molti non c’è negoziazione prima della resa. Per altri, come gli organizzatori del Transanatolia, la costruzione del Rally non si doveva fermare pur tenendo ben conto delle dinamiche micidiali del tempo che attraversiamo. Per esempio il Ministero del Turismo ha garantito le trasferte di tutti i Concorrenti, e Turkish Airlines ha implementato uno specifico e straordinario servizio di assistenza dei passeggeri… del Rally. È un segno di grande ospitalità e enorme impegno, che asseconda il desiderio del Ministero del Turismo di avere il Rally che è il fiore all’occhiello di una regione affascinante come poche al mondo.

Fino all’ultimo minuto può succedere di tutto, questi mesi ce lo hanno insegnato, ma fino all’ultimo minuto viene voglia, e c’è la possibilità, di saltare sull’aereo che porta a Istanbul e dentro il Transanatolia Rally. Dal 15 al 22 Agosto, sette giorni di gara, altrettante tappe da Istanbul a Sula, sul Mar Nero, andata e ritorno su una sezione geografica della Turchia più bella. E non facile. Non si tratta di una passeggiata, infatti, ma di un format di avventura i cui contenuti tecnici sono ormai maturi.

Il Rally della “ripartenza”, anzi della partenza vera e propria è una grande occasione che i concorrenti aspettavano ormai fibrillando, impazienza che soverchia la condizione, la preparazione, gli obiettivi e le ambizioni.

70 concorrenti al via. Una grande formazione “azzurra”, capitanata dal Campione in carica, Maurizio Gerini. Della partita anche Alessandro Botturi, Jacopo Cerutti. All’improvviso arriva anche Paolo Lucci, la rivelazione dell’ultima Africa Eco Race, già da tempo della partita la signorina Francesca Gasperi. Di sicuro la pattuglia italiana dovrà vedersela con una task force francese di primissimo livello. Van Beveren, De Soultrait, Chapeliere, per esempio. Già basta per stare incollati alla radiolina, Tutto il Transanatolia Minuto per Minuto.

È quello che abbiamo in programma. Se il Rally-Raid torna alla vita, l’evento noi lo seguiamo… live!

© Immagini Transanatolia Rally

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