Kawasaki KX 450 2019. Next Generation

  • Voto di Moto.it 7.5 / 10
Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
Cambiamento epocale per l’ultima cross Kawasaki. Oltre al motore ridisegnato, si torna alla forcella con molle tradizionali, arrivano anche la frizione idraulica e finalmente il tanto atteso avviamento elettrico. La KX si conferma una moto da competizione, da guidare con impegno ed attenzione: a chi lo fa, regala grandi soddisfazioni
  • Aimone Dal Pozzo
  • di Aimone Dal Pozzo
19 giugno 2018

Da sempre Kawasaki ci ha abituato a non essere troppo espansiva con le novità, e anche quando, come ora, ha per le mani un concentrato di tecnologia degna di qualsiasi prima pagina, la presenta come se fosse la cosa più naturale del mondo. Ebbene, per il model year 2019 il mitico "team green" ha sfornato un prodotto profondamente rinnovato, un concentrato di attenzione ed innovazione che coniuga le esigenze delle competizioni di alto livello con le richieste del mercato, sempre in costante evoluzione.

Gli elementi distintivi della KX 450 che conosciamo da tempo rimangono sostanzialmente invariati (se non per il nome, che perde la F finale) con l’aggiunta di una serie d’importanti cambiamenti ed aggiornamenti che la rendono di fatto nuova per il 70%.
Gli aspetti principali di questa generazione si possono descrivere così:
La frizione idraulica: per Kawasaki questa è la prima frizione idraulica a bordo di una sua moto da cross. L’adozione di questo comando consente di avere un feeling molto più preciso sulla leva, e soprattutto la medesima performance durante tutta la durata di utilizzo. L’adozione del nuovo comando Nissin è una cosa di cui non si potrà più fare a meno.
L’avviamento elettrico: dopo tanta attesa arriva anche sulla verde l’avviamento elettrico e, dopo aver studiato a lungo la concorrenza, Kawasaki implementa sulla KX un sistema ulteriormente migliorato e davvero integrato. La batteria pesa meno di 500 grammi, e non sono stati aggiunti altri componenti (regolatori, cablaggi ecc..) se non il motorino d’avviamento, posizionato in un’area protetta dietro al cilindro e che consente di accendere la moto in qualsiasi situazione senza il minimo problema.

 

 

Il motore è più potente: come gran parte della moto anche il propulsore è stato completamente rinnovato. Sono stati ridisegnati in particolar modo la testata e gli alberi a camme, che ora non lavorano più direttamente sui bicchierini delle valvole, bensì le azionano tramite i bilancieri a dito. Questo consente di usare delle valvole più grandi e di poterle aprire maggiormente. Sono stati anche introdotti una serie di accorgimenti per evitare gli attriti interni, e di conseguenza la dispersione di energia. Risultato è che la potenza del motore 2019 aumenta di 3,5 cv, con una schiena ancora più corposa.

L’elettronica: da sempre all’avanguardia in termini di elettronica a bordo, anche sulla KX19 troviamo il dispositivo di launch control al manubrio, per la gestione della potenza in fase di partenza dal cancelletto, e l’ampia scelta di mappature, selezionabili semplicemente cambiando lo spinotto elettrico nella zona del cannotto di sterzo. Nel caso in cui si volesse andare oltre le 3 mappature pre impostate con gli spinotti (standard, hard e soft), è poi possibile acquistare a parte uno strumento di calibrazione portatile da collegare direttamente alla centralina, sulla quale si può operare senza l’ausilio di un computer.

Il telaio: esteticamente sembra uguale, ma cambiano diversi aspetti, come il punto di attacco al cannotto di sterzo, gli elementi forgiati in prossimità delle pedane e soprattutto la culla, che è più bassa ed anch’essa forgiata per accogliere il nuovo motore, che è più alto.
Le pedane sono 5 mm più larghe, e anche il forcellone è stato accorciato per una nuova gestione delle geometrie dei leveraggi.
In merito all’anteriore, aumenta sensibilmente il diametro del perno ruota e questo suggerimento arriva dalle corse MXGP, in quanto i piloti affermano che un perno più grande permette di avere un feeling maggiore con la ruota anteriore.

Le sospensioni: troviamo una novità che di fatto non lo è, in quanto, per il 2019, Kawasaki ha preferito ascoltare il feedback dal mercato e tornare alla forcella con molle tradizionali, per semplificare un po’ a tutti il processo di messa a punto e manutenzione delle stesse. Viene dunque selezionata una forcella Showa con steli da 49 mm per l’anteriore, in abbinamento al mono Uni-Trak del medesimo fornitore al posteriore.
I freni: anche su questo comparto è stato fatto un grande lavoro. Al posteriore troviamo un nuovo disco a petalo maggiorato a 250 mm di diametro, mentre all’anteriore troviamo sempre un disco a petalo da 270 mm, ma con una nuovissima pompa Nissin ancora più precisa ed aggressiva.
Le sovrastrutture: la zona in prossimità del tappo del serbatoio è stata ribassata di 20 mm, e ora permette di avere un piano d’appoggio che parte dal tappo fino alla fine del parafango posteriore che è veramente immensa, e ti dona uno spazio di movimento davvero invidiabile. A questo si aggiunge una larghezza ridotta nella zona delle gambe, che rende questa 450 un vero giocattolino. Kawasaki rimane fedele al Lime Green, con le grafiche direttamente stampate nella plastica e che riprendono i colori delle moto ufficiali.


 

 

COME VA LA NUOVA KX450

Particolarità di questo press test è stata la possibilità di usare per tutto il giorno la medesima moto: il parco stampa è stato dunque gestito in maniera tale che ogni tester avesse la propria, e questo ci ha permesso di poter lavorare ed approfondirne diversi aspetti provando le differenze ad ogni nuovo ingresso in pista. La differenza più sostanziale rispetto alle KX precedenti è che la 2019 la senti molto più agile e snella tra le mani. L'ergonomia è stata ulteriormente migliorata, ed ora hai uno spazio per poterti muovere davvero immenso. A questo si aggiunge la possibilità di poter ulteriormente personalizzare la seduta grazie alla regolazione delle piastre e delle pedane. In ordine di marcia, la nuova KX assomiglia di più ad una piccola 125 che ad una "quattro tempi", ma allo stesso tempo porta con sè un imbarazzante bagaglio di cavalli .

Questa leggerezza da un lato è molto utile nei cambi di direzione e negli inserimenti in curva, dall’altra non sempre trasmette quella stabilità che vorresti nelle buche e nei tratti più impegnativi. L’erogazione è sempre molto fluida e progressiva, anche se in diverse occasioni ho dovuto improvvisare con il cambio in quanto mi sono trovato con una terza troppo lunga e una seconda troppo impiccata.
Il motore è molto potente, ma mai nervoso: si sente che la potenza c’è, anche se rispetto a prima è forse un pochino meno elastico, ed è per questo che devi giocare un po di più con le marce.

Dal punto di vista sospensioni, Kawasaki torna sui propri passi e reintroduce una forcella a molla tradizionale. La semplicità di messa a punto di questa tecnologia ormai collaudata, permette di trovare il setting adatto per ogni situazione e peso, e infatti dopo solo un paio d’entrate in pista ho potuto individuare la mia area di lavoro ottimale. La Showa da 49 mm scorre bene, è molto progressiva e lavora in grande sintonia con il mono che inizialmente, soprattutto nelle staccate veloci in discesa, tendeva a spingere un po’ sull’anteriore, ma che poi, trovato il precarico giusto, è diventato più progressivo, confermando d'essere un elemento determinante nella trasmissione di quelle fiducia e prevedibilità essenziali a chi sta i sella.
Come impianti idraulici, tutti marchiati Nissin, troviamo la nuova frizione, che è un vero spasso, leggera da azionare e sempre precisa, anche dopo una serie di prove di partenza. I freni sono diventati più aggressivi, in alcuni casi anche troppo, in particolar modo l’anteriore, che è molto secco e brusco.

Questa 450 rimane dunque fedele alla sua natura di moto da competizione di alto livello, e la conferma è il fatto che se non la guidi in maniera attenta ed aggressiva non riesci ad apprezzarla pienamente. Non è fatta per andare piano, questa KX, e solo quando la guidi al massimo della concentrazione riesci a scoprirne le vere qualità.
Non è una moto per tutti, ma per coloro che cercano un alto concentrato di tecnologia e un arma molto efficace per rincorrere un titolo, è senza dubbio una delle scelte più azzeccate.

 

Pregi e difetti

Pro

  • Posizione in sella | Sensazione di leggerezza

Contro

  • Freno anteriore aggressivo | Impegnativa fisicamente

 

Maggiori informazioni
Luogo: Uddevalla Motocross Track, Svezia
Meteo: Sole, 25° C
Terreno: Pista dura a tratti bagnata
Foto e video: Kawasaki

Sono stati utilizzati
Casco: Thor
Occhiali : Thor
Maglia: Thor
Pantaloni: Thor
Guanti: Thor
Stivali: Alpinestars Tech 10

Argomenti

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Via Luigi Meraviglia, 31
20020 Lainate (MI) - Italia
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  • Prezzo 9.490 €
  • Cilindrata 449 cc
  • Peso 109 kg
  • Sella 955 mm
  • Serbatoio 6 lt
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Scheda tecnica Kawasaki KX 450 F (2019)

Cilindrata
449 cc
Cilindri
1
Categoria
Cross
Potenza
Peso
109 kg
Sella
955 mm
Pneumatico anteriore
80/100-21 51M
Pneumatico posteriore
120/80-19 63M
Inizio Fine produzione
2018 2019
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