Glen Helen, California: sulla pista di Motocross più celebre d’America

Glen Helen, California: sulla pista di Motocross più celebre d’America
Nel suo recente viaggio di nozze il nostro Andrea Perfetti non si è fatto mancare un’esperienza speciale: una giornata sulla mitica pista californiana di Glen Helen. Vi racconta com’è andata (e quanto costa)
13 giugno 2013

Glen Helen, California: sulla pista di Motocross più celebre d’America


Glen Helen (San Bernardino, California) – La California e i meravigliosi parchi dell’Arizona e del Nevada sono una meta molto apprezzata dagli sposini in viaggio di nozze. Da questi itinerari sono pressoché bandite le mitiche piste di motocross della California: le nostre mogli e fidanzate già devono sopportare polvere, fango e freddo nelle nostre giornate in pista in Italia, figuriamoci a riproporre loro la stessa minestra durante la luna di miele. Roba da linciaggio.
Eccoci a Glen Helen!
Eccoci a Glen Helen!

Al sottoscritto è andata diversamente. Devo ammettere di essere stato molto fortunato; Francesca è ormai rassegnata al mio delirio tassellato e, piuttosto che osteggiarlo, ha scelto di condividere il più possibile questa passione. Nel nostro viaggio a stelle e strisce è andata però oltre: mi ha regalato una giornata sulla mitica pista di Glen Helen, un vero santuario del motocross americano.
Qui non è raro trovarsi in pista al fianco di personaggi del calibro di Villopoto, Dungey o Stewart. Giunti nel crossodromo, non mi è restato che vestirmi, saltare in sella alla CRF450R e dare gas.


La pista


Il tracciato naturale di Glen Helen si sviluppa su varie colline di media altezza e offre una serie di salite e discese molto belle e non troppo impegnative. Vi sono poi i tratti più lunghi, sempre sia in salita che in discesa, davvero tosti (da quinta piena!), che hanno creato la leggenda di Glen Helen, ma che sono chiusi alla pratica durante gli allenamenti e le gare di rango inferiore. Sono infatti spettacolari, ma anche molto pericolosi e vengono pertanto riservati alle gare dei pro americani.
Il fondo è abbastanza morbido, solo in alcuni tratti compaiono sassi smossi. Nella parte bassa del tracciato è presente parecchia sabbia.
Il doveroso ringraziamento a Francesca: senza di lei avremmo visto la mitica pista solo in cartolina
Il doveroso ringraziamento a Francesca: senza di lei avremmo visto la mitica pista solo in cartolina

Anche col grande caldo (abbiamo girato con 30°) non si forma mai troppa polvere; diversi addetti alla pista provvedono infatti a bagnare il fondo anche durante la pratica dei piloti, avendo l’accortezza di abbassare il getto al passaggio delle moto.
Come detto, la temperatura nel sud della California è spesso elevata (a giugno si superano i 30°), ma il clima secco la rende decisamente tollerabile. Resta comunque fondamentale bere tanta acqua tra un ingresso e l’altro.
Sui tratti pianeggianti ci sono anche un paio di rettilinei in cui la pista presenta due traiettorie possibili: al pilota non resta che scegliere se affrontare la sequenza di doppi o le whoops (basse e non pericolose).
Il rettilineo è di media lunghezza e termina in un’ampia curva a destra sopraelevata. Al termine di questa si trova un facile doppio. Il tempo sul giro è di circa due minuti e mezzo.

A livello di servizi non aspettatevi chissà che. Una pista italiana di medio livello – non parliamo di quelle da mondiale – offre sicuramente di più: a Glen Helen ci sono i bagni, ma mancano le docce (ce la siamo fatta con la canna che usano per irrigare il terreno) e le prese per la corrente elettrica.
Il tracciato è aperto per allenamenti il giovedì e il sabato dalle 8 di mattina e, salvo imprevisti legati al meteo, si gira fino alle 17. L’ingresso costa 20 dollari (meno quindi di tanti nostri impianti).


La moto


A Glen Helen abbiamo noleggiato una Honda CRF450R del 2012 tramite un servizio che ci è stato indicato dai gestori del circuito (che potete contattare cliccando sul sito della pista ).
Sono stato fortunato, la CRF quattroemezzo è la stessa moto che ho a casa, quindi l’apprendistato è stato immediato. Preparatevi comunque alla guida di moto settate in modo profondamente diverso dalle nostre europee. La CRF standard è nota per avere un motore facile e molto progressivo nel prendere i giri, oltre che silenzioso.
A parte un paio di doppi, i salti non presentano difficoltà particolari
A parte un paio di doppi, i salti non presentano difficoltà particolari

La CRF di Glen Helen è invece una bomba, che reagisce al gas con delle botte di cavalli esagerate. Per non stancarsi subito, è necessario sfruttare le marce lunghe, dalla terza in su.
Anche il rumore è eccessivo, qui amano infatti girare con scarichi after-market privi di db-killer.
Le sospensioni mostrano la tipica taratura americana: la scorrevolezza è ottima, ma i registri in compressione sono quasi chiusi. Se si ha un ritmo veloce, la cosa può andare anche bene. Ma se volete godervi la moto, fatevi dare un cacciavite e ammorbidite un po’ la risposta di mono e forcella.
Va sottolineato che la moto che ci è stata data era in perfetto stato, con gomme ok e un livello di usura più che accettabile.
Non ci resta che dirvi del costo. Per una giornata a Glen Helen abbiamo speso 275 dollari (pari a 206 euro), comprensivi della moto, della pista, del carburante, dell’abbigliamento completo e dell’acqua da bere. Non ci è stata rischiesta alcuna licenza sportiva o certificato medico.

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