SBK 2020. GP Estoril, Redding davanti a tutti nelle libere

SBK 2020. GP Estoril, Redding davanti a tutti nelle libere
Carlo Baldi
Sul filo di lana Redding fa segnare il miglior tempo e precede Razgatlioglu e Baz. Quarto posto per Rea staccato di oltre mezzo secondo. Settimo Davies e tredicesimo Rinaldi
16 ottobre 2020

Redding velocissimo davanti a Rea e a tante Yamaha. Questa in estrema sintesi il responso delle prime due sessioni di prove libere disputate oggi all’Autodromo do Estoril in Portogallo.

Era dal 1993 che la Superbike non correva sul tracciato alle porte di Lisbona e a giudicare dai due turni odierni sembra che la pista sia favorevole alle Yamaha, che alla fine piazzano cinque R1 nei primi nove posti, compresa quella della wild card Jonas Folger.
Anche questa mattina il più veloce era stato Redding, seguito da un nugolo di Yamaha. Dietro all’inglese della Ducati si erano infatti piazzati nell’ordine Gerloff, Baz, Razgatlioglu e Van der Mark, con Rea solo sesto e a oltre sei decimi dalla vetta della classifica.

Nel turno del pomeriggio, sempre sotto un cielo soleggiato, ma con temperature fresche, Redding ha atteso il giro finale e dopo aver schivato la bandiera a scacchi per pochi secondi ha concluso un giro velocissimo in 1’36”886. Poco prima a balzare in testa alla classifica era stato Razgatlioglu, l’unico assieme a Redding ad aver abbattuto il muro del 1’37, superato alla fine per soli 89 millesimi di secondo.
Baz, nonostante una caduta nelle fasi iniziali della sessione, ha chiuso in terza posizione a poco meno di due decimi dal primo e davanti a Jonathan Rea.

Il campione del mondo sente il peso dell’aver a portata di mano quello che sarebbe il suo sesto titolo mondiale, e non è sembrato il solito Cannibale, tanto che alla fine ha ceduto oltre mezzo secondo all’unico pilota che, in linea teorica, potrebbe soffiargli la corona di campione del mondo.

Al quinto posto della classifica cumulativa delle due sessioni troviamo Alex Lowes con la seconda Kawasaki, a conferma di come questo tracciato non sia propriamente favorevole alla Ninja. Il giovane ed arrembante Gerloff, scivolato sia questa mattina che nel secondo turno del pomeriggio, è sesto e precede Chaz Davies.
Il gallese, appena appiedato dal team Aruba.it Racing Ducati, sta lavorando alla ricerca della miglior messa a punto per la sua V4, ma intanto è ad oltre 7 decimi dal suo compagno di squadra, così come la wild card Folger e Michael Van der Mark, solo nono, con la testa forse già a Monaco di Baviera. Folger è venuto all’Estoril per dimostrare di poter essere tra i migliori piloti di questa categoria e la speranza è che alla fine trovi una sistemazione per il 2021 in un'altra squadra (il secondo team BMW?) o passando con tutta la sua attuale squadra nella classe regina delle derivate.

Decima ed undicesima posizione per Leon Haslam e Alvaro Bautista a quasi un secondo dalla vetta. Lo spagnolo ha semi distrutto la sua Fireblade in una caduta a pichi minuti dal termine.
Se la Honda non ride, la BMW piange, con Tom Sykes solo dodicesimo, davanti a Michael Ruben Rinaldi. Il giovane pilota italiano, fresco di promozione nel team ufficiale Ducati 2021, non è sembrato a proprio agio su questa pista, ed ha chiuso davanti a Xavi Fores e a Sylvain Barrier.

Nonostante come abbiamo detto la pista portoghese sembra poter favorire le caratteristiche della R1, Federico Caricasulo è solo sedicesimo davanti a Matteo Ferrari, che qui porta in pista la Panigale V4 del team Barni Racing.
Solo diciottesimo un deludente Eugene Laverty, mentre Leandro Mercado termina diciannovesimo davanti a Eric Granado, Sheridan Morais, Takahashi (per una volta non ultimo) e Loris Cresson.