SBK. Le pagelle del GP di Jerez

SBK. Le pagelle del GP di Jerez
Carlo Baldi
Il weekend di Jerez è stato dominato da un Davies monumentale che ha stracciato tutti i suoi avversari, ad iniziare dalle due Kawasaki
17 ottobre 2016

Punti chiave

Il weekend di Jerez è stato dominato da un Chaz Davies monumentale che ha stracciato tutti i suoi avversari, ad iniziare dalle due Kawasaki, dominatrici della prima parte di stagione. Nei tre round dopo la pausa estiva Davies ha conquistato ben 135 punti, contro i 95 di Sykes e i 94 di Rea, recuperando 41 punti al leader della classifica mondiale e tornando in corsa per il secondo posto, che già lo scorso anno aveva strappato a Sykes.
 

Le prestazioni della Ducati si sono quindi avvicinate moltissimo a quelle della Kawasaki o forse le ha addirittura superate, ma per portare al limite la Panigale ci è voluto un grande Davies.


Dopo aver vinto il titolo costruttori a Jerez, a Losail la Kawasaki vincerà anche l'alloro mondiale, ma quest’inverno i tecnici di Akashi dovranno lavorare per migliorare la loro Ninja, perché se Rea ha dovuto aspettare l’ultimo round per portare a casa il suo secondo titolo mondiale, è solo a causa di due problemi tecnici (al cambio) che lo hanno costretto a scrivere due zeri nella sua classifica (Laguna Seca e Lausitzring).


Intanto, in attesa della nuova CBR, quella vecchia non finisce di stupire, e se Hayden nella gara di domenica si fosse svegliato un po' prima, forse avrebbe conquistato il suo quinto podio stagionale. Comunque il quarto posto in classifica di VdMark ed il quinto di Hayden sanciscono come la Honda sia la terza forza del campionato.


Ancora alti e bassi in casa Yamaha, dove gli alti li fornisce (ogni tanto) Guintoli, ed i bassi sono (spesso) prerogativa di Lowes. La BMW festeggia il titolo Superstock con De Rosa, ma in Superbike per ora non c’è molto da festeggiare, se nemmeno a casa sua Torres ha potuto lottare per il podio. Weekend da dimenticare per le Aprilia del team Iodaracing, inguidabili sullo scivoloso asfalto andaluso, ma pronte a vendicarsi tra due settimane sul lunghissimo rettilineo di Losail.
 

Solo 21.000 spettatori sulle tribune di Jerez, feudo storico della MotoGP, dove la Superbike è andata a correre proprio nel weekend che ha visto la vittoria mondiale di Márquez. Questo è stato sino ad ora il round con meno spettatori, un primato che gli verrà sicuramente tolto tra due settimane dall’ultimo appuntamento di Losail.

 

LE PAGELLE

 

Chaz Davies – Voto 10 - Le prove gli servono per testare e le gare per dominare. E’ solo sesto in Superpole (posizione agguantata sul filo di lana), ma poi in gara si dimostra di un altro pianeta. Ormai corre in simbiosi con la sua Panigale, e per lui va bene tutto, anche lo scivoloso asfalto di Jerez. Peccato sia ottobre e non marzo...


Jonathan Rea – voto 7,5 – Anche a Jerez abbiamo visto il “Reagioniere” Johnny che ha svolto perfettamente il suo compitino, senza prendersi nessun rischio e facendo un altro passo avanti verso il titolo mondiale. In Gara-1 marca a uomo Sykes, mentre nella seconda non può fare a meno di superarlo, visto che Tom è più lento di lui. Speriamo che a Losail il mondiale Johnny lo vinca nella prima gara, così forse nella seconda rivedremo il vero Rea.
 


Tom Sykes – voto 8 – Ormai ha imparato a gestire bene le gomme e la sua Ninja, ma contro questo Davies non c’è nulla da fare. Eccezionale la sua abilità nel giro secco, che gli permette di conquistare la trentottesima Superpole a 5 lunghezze dal record assoluto di Corser. Nella gara per il secondo posto e per il titolo mondiale, Tom pareggia i conti con Rea e resta a 48 punti, ma ora mancano solo due gare, e probabilmente per lui a Losail il mondiale resterà… un miraggio.


Nicky Hayden – voto 7 – L’americano poteva diventare l’arbitro del mondiale 2016, ma la sua impresa si è interrotta sul più bello. Restano però la bella rimonta sulle due Kawasaki ed i due quarti posti conquistati a Jerez. E’ solo il suo primo anno in questa categoria, ma ci sembra che Kentucky Kid sia ormai diventato un pilota da Superbike.


Michael van der Mark - voto 7 – Se in Superpole fosse stato più veloce, in gara sarebbe probabilmente rimasto assieme al suo compagno di squadra, ma partire dalla quarta fila lo ha costretto a due gare in rimonta concluse comunque nelle parti alte della classifica. Bravo a non commettere errori sulla pista scivolosa e a consolidare il suo quarto posto in classifica.
 


Sylvain Guintoli – voto 6,5 - Senza la lunga sosta dovuta all’infortunio patito a Imola il francese avrebbe fatto una stagione completamente diversa, e con lui forse anche la Yamaha. Non brilla in prova, ma va in crescendo sino al quinto posto di Gara-2.


Alex Lowes – voto 6 – Meriterebbe un’insufficienza per l’ennesima caduta nella gara di sabato, ma il giorno dopo conquista un buon settimo posto. Certo la R1 non è ancora il massimo della competitività, ma buttarla sempre in terra non l’aiuta di certo a migliorare.


Davide Giugliano – Voto 6,5 – Bravo in Superpole, dove conquista la prima fila. Ma la spalla infortunata in Germania gli permette di spingere forte solo per qualche giro, quindi in gara due deve stringere i denti per arrivare alla bandiera a scacchi. Nella prima, l’anteriore lo tradisce e va in terra subito.
 


Jordi Torres – voto 5,5 – Due ottavi posti nella gara di casa sono risultati deludenti, ma il più deluso è di certo proprio lui, che sperava di fare bene davanti ai suoi tifosi. E' la BMW che lo limita, o il contrario?


Xavi Forés – voto 5,5 – Parte forte in prova, ma poi si va spegnendo come la sua Panigale, che in gara due lo lascia a piedi proprio mentre lui cercava di rifarsi della delusione della caduta di sabato. Nessuno è profeta in Patria.


Anthony West – voto 7 – Conquista la Superpole-2 e poi in gara chiude dodicesimo e nono con la Kawasaki privata del team Pedercini. Il tutto su pista asciutta. L’australiano fa parte dei piloti tutto genio e sregolatezza, ma se bastasse il talento lui sarebbe campione del mondo.

 

Raffaele De Rosa – voto 9 – Il napoletano regala al team Althea il secondo titolo nella Stock 1000 (il primo lo aveva vinto Giugliano nel 2011). Dopo aver corso in quasi tutte le categorie (125, 250, Moto2, Supersport e Superbike), finalmente Raffaele conquista un titolo che speriamo gli possa riaprire le porte della Superbike.


Leandro Tati Mercado – voto 9 – Meritava il titolo quanto De Rosa, ma oggi è stato il suo die horribilis, e dopo essere caduto nel warm up la sua moto si è spenta nel giro di ricognizione. Speriamo sia così forte da riuscire a voltare pagina e riprendere a lottare e a esprimere tutto il suo talento.


Kenan Sofuoglu – Voto 10 - Quinto titolo mondiale Superport per il turco, che ha ancora una volta dominato la stagione con la Kawasaki 600 del team Puccetti. E il prossimo anno ci riproverà per entrare definitivamente nella storia di questa categoria.

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