Superbike, Jonathan Rea: “Spero di tornare presto a correre a Imola”

Superbike, Jonathan Rea: “Spero di tornare presto a correre a Imola”
Carlo Baldi
Rea è contento della sua nuova moto, già velocissima ma ancora da adattare alle sue esigenze. Le sue preoccupazioni legate al Covid19 ed un pensiero speciale per Imola, la sua pista preferita
21 gennaio 2021

Dopo due giorni trascorsi nel box di Jerez nella vana attesa che smettesse di piovere, non c’è molto da dire ai giornalisti. Ciononostante, Rea non si è sottratto alle nostre domande. Senza la tensione delle prove o delle gare Johnny ha parlato non solo della sua nuova moto, ma anche del vaccino anti-Covid19 e della pista di Imola, che gli è rimasta nel cuore.

Due giornate sprecate...

"Mi spiace molto che non abbiamo potuto provare qui a Jerez. Sono dispiaciuto soprattutto per il team, che ha dovuto lavorare tanto per nulla. Purtroppo, con la nuova regola che limita a 10 le giornate di test per ciascun team, non possiamo sprecare un giorno per fare pochi giri, per di più su di una pista umida. Di conseguenza abbiamo preferito tornare a casa prima del previsto, ma saremo di nuovo a Jerez il 27, tra una settimana, sperando di trovare condizioni migliori."

Prima di questi test avevate provato al Motorland Aragón, poco prima della pausa natalizia...

"In quell’occasione eravamo solo noi in pista, quindi non abbiamo potuto confrontarci con i nostri avversari, ma devo dire che non sono mai stato così veloce prima su quel tracciato, e per di più con le gomme da gara.
Però siamo solo all’inizio, il motore deve ancora essere sviluppato, e non è ancora come lo vorrei: il mio ingegnere elettronico, Davide Gentile, sta lavorando proprio per adattarlo alle mie richieste e al mio stile di guida, oltre che per ottimizzare l’usura delle gomme sulla distanza della gara."

Hai trovato dei benefici anche nella nuova carenatura?

"Per quanto riguarda l’aerodinamica della nostra nuova moto posso dire che avverto una maggiore aderenza all’avantreno, specialmente nelle curve veloci, e colgo l’occasione per congratularmi con gli ingegneri della Kawasaki, che hanno fatto davvero un gran lavoro."

"La moto è già ad un buon livello e sono molto contento di quanto hanno fatto in Kawasaki, però da qui ad Assen abbiamo ancora molte cose da provare e da affinare. Voglio cucirmela addosso così come avevo fatto per il modello precedente. Non dobbiamo cambiare il carattere della moto, ma compiere tante piccole modifiche ed aggiustamenti per renderla ancor più competitiva."

Cosa ne pensi del vaccino anti Covid19?

"Sono contento che esista un vaccino che ci possa aiutare a debellare questo virus. Per quanto riguarda il Covid19, ritengo che sarebbe necessario introdurre la regola secondo la quale ogni pilota possa cancellare il suo peggior risultato stagionale: questo consentirebbe ad un pilota che ha contratto il virus di ridurre i danni. Ritengo che Dorna dovrebbe pensare a qualcosa del genere. Personalmente ritengo di essere al massimo della mia forma fisica, e di non essermi mai sentito così bene, ma sono comunque preoccupato, perché se ad esempio risultassi positivo ad un tampone prima di una gara, sarei costretto a perdere molti punti, rischiando magari di compromettere il mio campionato. Spero quindi di potermi vaccinare al più presto, anche se al momento in Irlanda del Nord non lo posso fare, nemmeno a pagamento."

Quest’anno non si correrà a Imola, un circuito che so che ti piace molto...

"Sono davvero molto dispiaciuto che non si corra ad Imola. Non è un tracciato che si possa definire “moderno”, ma su quella pista il pilota fa ancora la differenza, e a me piace davvero tanto, tanto che penso sia la pista che preferisco. Per non parlare poi del tifo degli appassionati italiani, che a Imola si sente in modo particolare. Non ho mai corso per una Casa motociclistica italiana, ma quando sono a Imola capisco cosa possano provare i piloti italiani. L’ultima volta ho visto anche dei cartelli con il mio nome, e la cosa mi ha fatto molto piacere, perché ho capito di avere dei tifosi anche tra gli italiani. Spero si possa tornare presto a correre a Imola."