Coast to coast con la BMW sei cilindri K1600 GT

Coast to coast con la BMW sei cilindri K1600 GT
Carlo Baldi
Da Castiglione della Pescaia a Misano per il mondiale Superbike con la BMW K1600 GT. Un coast to coast a cinque stelle con la plurifrazionata bavarese
27 giugno 2012


Sei è considerato il numero del diavolo e degli inferi, ma creando la K1600 GT la BMW l’ha tramutato nel numero del paradiso per i mototuristi. Quando la concessionaria BMW Motofabbris di Grosseto ci ha messo a disposizione la sei cilindri teutonica, ci siamo avvicinati con sospetto all’ammiraglia bavarese, impressionati soprattutto dalla sua mole. Dovendoci recare a Misano per la settima tappa del mondiale Superbike, abbiamo pensato che con una simile gran turismo saremmo stati costretti ad un viaggio autostradale e non al consueto coast to coast che prevede l’itinerario Castiglione della Pescaia, Siena, Arezzo, Città di Castello, Bocca Seriola, Piobbico, Aqualagna, Fano, Misano. Niente di più sbagliato. E’ bastato percorrere la statale che da Grosseto porta a Siena per farci cambiare idea e per scoprire come la K1600GT sia una moto facile, maneggevole (non da ferma) e godibilissima.

L'apparenza inganna


L’apparenza inganna e bastano pochi minuti per comprendere come la sei cilindri della casa tedesca non sia “grassa”, ma che sia invece il suo largo “vestito” a farla apparire tale. Fuori di metafora, è sorprendente come la K1600 sia facile da guidare e come sia semplice trovare con lei il giusto feeling anche nel misto, ovviamente se non troppo impegnativo. E’ sempre un piacere percorrere in moto la strada che da Citta di Castello porta ad Acqualagna e che passa attraverso la Bocca Seriola e con la maxi tedesca questo piacere è amplificato dalla sicurezza offerta dal suo basso baricentro e dalla tenuta di strada. Le Metzeler Roadtec Z8 Interatc poi svolgono benissimo il loro compito, trasmettendo un senso di sicurezza a patto ovviamente che ci si guidi come questa fantastica moto come merita, ovvero dolcemente, senza forzare e pennellando le curve. Un valzer, non un tango. Non intendiamo ripetere la prova dell’ammiraglia della casa tedesca che tester più bravi di noi hanno già effettuato e che potete rivedere qui , ma solo raccontarvi del nostro viaggio e di come la moto si comporti nelle mani di un mototurista e non di un esperto tester.
Per questo non ci dilungheremo su tutte le dotazioni di serie (una marea) sulla radio, sul computer di bordo e sulle innumerevoli funzioni dello stesso (anche perché certamente ce ne dimenticheremmo qualcuna). Vi diciamo invece che non ci era mai capitato di restare ore ed ore in sella ad una moto senza avvertire la minima stanchezza.
         

E' sorprendente come la K1600 sia facile da guidare e come sia semplice trovare con lei il giusto feeling anche nel misto

Fare il pieno costa quasi 45 euro, ma consente un autonomia di oltre 650 Km. La posizione in sella è naturale e basta giocare ogni tanto con la regolazione elettrica del cupolino per deviare l’aria sulla visiera o sulla presa d’aria superiore del casco. Grazie alla regolazione elettronica delle sospensioni - ESA - si può scegliere tra le modalità Sport, Normal e Comfort. Abbiamo optato per il Normal e per lo Sport solo nel tratto misto stretto. La differenza è avvertibile nell’erogazione, anche se la cavalleria a diposizione è sempre talmente nutrita che anche nella versione Normal basta aprire il gas con un poco più di decisione per ricordarsi che si è alla guida di una 1600 da 160 cavalli, che sono tantissimi anche se gestiti dal controllo della trazione (sistema DTC). Ci piacerebbe dirvi quale velocità massima si può raggiungere con questo bellissimo prodotto della tecnologia tedesca, ma arrivati ai fatidici 200 Km/h abbiamo pensato alla nostra patente ed alla voglia di poterne usufruire ancora per un po' ed abbiamo chiuso il gas. Il motore ci è sembrato invece ben disponibile a proseguire nella sua progressione. Coitus interruptus. Anche a quella velocità l’aria scivola attorno alla carena ed al parabrezza senza stancare minimamente chi guida. La parola vibrazioni non fa parte del vocabolario della K1600 GT e la frenata, che naturalmente dispone del sistema ABS, è consona all’utilizzo del mezzo : dolce e precisa.

Il viaggio


Partiti alle 9 di mattino da Castiglione della Pescaia, ci siamo fermati solo a Città di Castello, non per certo per la stanchezza, ma solo per bere qualcosa, visto che la temperatura esterna era attorno ai 35 gradi. Quella del motore non sappiamo di quanto fosse, perché si avvertiva solo un poco di calore al piedi, però non abbiamo capito se a causarlo fosse il motore o il caldo che saliva dall’asfalto. La moto dispone del cavalletto laterale, ma metterla su quello centrale è semplice e non è una manovra riservata ai culturisti, come invece potrebbe sembrare. Ripartiti da Città di Castello abbiamo imboccato la strada in salita che porta alla Bocca Seriola e che fortunatamente era quasi deserta. Nessun camion o automobile davanti a noi. Abbiamo incrociato solo qualche smanettone in tuta, che però era già sulla strada del ritorno, dopo aver approfittato delle ore più fresche del mattino. Quando ci si diverte il tempo passa in fretta e così ci siamo trovati troppo presto ad attraversare prima Apecchio e poi Piobbico, per arrivare poi ad Acqualagna per imboccare la superstrada che porta a Fano e successivamente l’autostrada A14 sino a Cattolica.

 

Ovviamente in superstrada ed in autostrada la nostra K giocava in casa e per un po' ci siamo sentiti come quei motard tedeschi che in Germania si mettono in terza corsia a 180 all’ora senza mai chiudere il gas. Essendo però in Italia e non in Germania, noi il gas l’abbiamo dovuto chiudere spesso per i lavori in corso, per i camion in fase di sorpasso e altre amenità simili. Ma una volta che la strada si presentava libera bastava aprire il gas e senza nemmeno cambiar marcia si tornava alla nostra velocità di crociera, appena sopra i limiti del codice. Ma perché oltre alla prima e alla sesta i tecnici BMW hanno messo tutte le altre marce? Questo motore è talmente elastico da sembrare elettrico ed il cambio si usa molto poco. Arrivati in autodromo abbiamo fatto un po' di passerella (sperando che qualcuno pensasse che la moto fosse nostra) sino alla tenda del team Pedercini che ha ospitato la nostra poltrona a sei cilindri sino a lunedì mattina, giorno del rientro.

Anche sul bagnato...


Per non farci mancare nulla nel viaggio di ritorno abbiamo preso l’acqua da Arezzo a Siena. Il tempo di una sosta per indossare la tuta antipioggia e via per constatare come il K1600 GT si potesse comportare sul bagnato. Cielo scuro e pioggia fitta, con goccioloni che picchiavano rumorosamente sul casco, ma l’ammiraglia della BMW non ha battuto ciglio. Alzato leggermente il parabrezza per non far cadere l’acqua proprio sulla visiera del casco, siamo arrivati in breve tempo a Siena. La tenuta di strada è rimasta perfetta così come la frenata. Nei confronti dell’acqua la carena si comporta come con l’aria, e la fa scivolare via. La nostra tuta antipioggia si è bagnata solo sulle braccia e un poco sul petto. Niente di rimarchevole, soprattutto se consideriamo che abbiamo attraversato un vero nubifragio. Mano a mano che ci avvicinavamo alla costa maremmana il sole tornava a far capolino tra le nuvole, sino ad asciugare completamente sia noi che la nostra compagna di viaggio. Il giorno dopo, con molto rammarico, abbiamo dovuto riportare la moto alla concessionaria BMW Motofabbris di Grosseto. Una moto eccezionale sotto tutti i punti di vista e che fa venir voglia di viaggiare e di vedere un po di mondo nel modo più bello che esista : su due ruote.


Il prezzo? Non abbiamo voluto saperlo. I sogni non hanno prezzo.
Se potete provatela anche voi, ma fate attenzione : scesi dalla K1600GT tutte le altre moto vi sembreranno improvvisamente piccole e scomode. Inoltre la sei cilindri tedesca può provocare assuefazione e vi ritroverete a pensare a cosa potete vendere o a cosa dovreste rinunciare per poterla acquistare. Concludiamo dicendovi che per non far sembrare che tutto in questa moto sia perfetto e che anche noi siamo critici ed esperti, vi diciamo che da ferma pesa (ma nessuno vi obbliga a caricarvela sulle spalle) e che dovete fare molta attenzione a dove la parcheggiate. Se la lasciate in leggera discesa dovete chiamare il carro attrezzi. Ed è per questo che abbiamo deciso di non comperarla (…disse la volpe all’uva) o almeno non subito.

 

Argomenti

Caricamento commenti...
Bmw K 1600 GT (2010 - 16)
Bmw

Bmw
Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51883200
info@bmw.it
https://www.bmw-motorrad.it/

  • Prezzo 22.700 €
  • Cilindrata 1.649 cc
  • Potenza 160 cv
  • Peso 295 kg
  • Sella 810 mm
  • Serbatoio 24 lt
Bmw

Bmw
Via dell'Unione Europea, 1
200097 San Donato Milanese (MI) - Italia
02 51883200
info@bmw.it
https://www.bmw-motorrad.it/

Scheda tecnica Bmw K 1600 GT (2010 - 16)

Cilindrata
1.649 cc
Cilindri
6 in linea
Categoria
Gran Turismo
Potenza
160 cv 118 kw 7.750 rpm
Peso
295 kg
Sella
810 mm
Pneumatico anteriore
120/70 ZR 17
Pneumatico posteriore
190/55 ZR 17
Inizio Fine produzione
2010 2016
tutti i dati

Maggiori info

Ultimi articoli su Bmw K 1600 GT (2010 - 16) e correlati