Isola D'Elba: 4 giorni tra natura e paesaggi mozzafiato

Umberto Mongiardini
Una meta a portata di mano, bella e divertente, con un occhio di riguardo al portafogli
1 giugno 2017

Ogni tanto staccare la spina fa bene, anche ad uno come me che, scrivendo di moto, fa della passione il proprio mestiere. Quale evasione migliore, se non andare, in moto, all'Isola d'Elba? Lo ammetto, astenersi dall'utilizzare la moto è difficile.

Questo 2017 è stato particolarmente generoso, dando l'opportunità di sfruttare svariate festività, trasformandole in weekend lunghi. Abbiamo quindi colto l'occasione per partire per 4 giorni in sella alla mia KTM 950 Adventure, inseparabile compagna di viaggio.

Come prima cosa, ci siamo attrezzati di cartina dell'Isola d''Elba e abbiamo iniziato a studiare i vari itinerari con i punti chiave da visitare.

Successivamente, in questo siamo particolarmente pignoli, abbiamo stilato la solita lista di cose da portare: vestiti un po' per tutte le stagioni -in primavera non si sa mai- ma anche qualche utensile che, in caso di qualche piccolo guasto lungo il percorso, può sempre tornare utile.

Siamo partiti da Milano con tutta calma. La partenza del traghetto era fissata alle 16.50, non c'era bisogno di correre e, soprattutto, volevamo fermarci a mangiare la focaccia ligure a San Terenzo, in onore dei nostri ricordi da bambini.

Una volta giunti a San Terenzo e dopo aver fatto qualche passo sul lungomare, siamo tornati in sella alla volta di Piombino, dove ci siamo imbarcati alla volta di Rio Marina.

La nostra sistemazione, prenotata con debito anticipo, è stata un hotel poco fuori Rio Marina, immerso nel verde ma comunque poco lontano dalla costa.

L'Isola d'Elba colpisce subito per la sua natura ancora pressoché incontaminata. Il Monte Capanne, che domina l'Isola, regala scorci incredibili. Ci si sale con la funivia e, se siete fortunati, potrete scorgere anche la Corsica. Bellissime sono le strade costiere che, contorte, alternano paesaggi di montagna a spiagge che ben poco hanno da invidiare alla più blasonata -e cara- Sardegna.

Splendida poi la strada che, da Capoliveri, porta alla spiaggia dell'Innamorata e, andando avanti, al Monte Calamita. Gran parte di questo percorso è una strada bianca panoramica con vista sul mare. Lo sterrato è semplice e si può affrontare facilmente in moto, anche con mezzi non particolarmente votati all'utilizzo fuori strada.

Una volta arrivati sul Monte Calamita, dove si trovano i giacimenti di ferro che hanno fatto dell’Elba uno dei principali poli estrattivi del Mediterraneo, potrete fare una sosta al suggestivo museo delle miniere (con entrata a pagamento).

Oltra alla natura, l'Elba sa anche offrire dei borghi davvero caratteristici. E' il caso di Portoferraio, che sa stupire con il suo elegante porto e con le variopinte abitazioni che ospitano ottimi ristoranti vista porto, ma anche i comuni di Porto Azzurro, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Rio Marina e Rio nell'Elba, che sanno unire il volto marino dell'Isola, ad architetture di pregio.

Una menzione d'onore va fatta alla Villa di San Martino, residenza di Napoleone Bonaparte durante i dieci mesi di esilio del 1814. E' facilmente raggiungibile e c'è un ampio parcheggio che costa 4 euro per le moto. Lungo la via che si percorre a piedi ci sono parecchi negozi di souvenir in cui acquistare un ricordo dell'Isola. La villa in cui ha dimorato Napoleone, il cui accesso è a pagamento, è conservata splendidamente. Vi consigliamo vivamente di visitarla.

Porto Azzurro è la città più animata dell'Isola con eventi musicali e tanti ristorantini che guardano sul porto.
Se siete delle buone forchette e volete acquistare qualche ricordo enogastronomico del vostro viaggio, Capoliveri con le sue botteghe, potrebbe fare al caso vostro.

Il nostro consiglio è quello di dotarvi di una cartina dettagliata e di girare L'Elba più che potete. Non smetterà mai di sorprendervi. Se siete curiosi, chiedete alla gente del posto. Durante i nostri quattro giorni ci siamo fermati più volte a chiedere consigli su cosa visitare o dove mangiare e siamo rimasti piacevolmente colpiti dall'ospitalità e dalla simpatia di tutti.  

Durante i quattro giorni, compresi i viaggi di andata e ritorno da Milano, abbiamo percorso circa 1.500 Km, di cui più di 600 solo girando l'Isola, di cui abbiamo visitato ogni angolo. Per contenere costi, abbiamo prenotato con largo anticipo sia i traghetti che l'hotel ma, l'accorgimento che ci ha permesso di risparmiare non poco, è stato l'evitare i locali troppo turistici, basandoci sui consigli dei locali.

Ora non resta che organizzare le prossime uscite e, perchè no, magari anche delle belle vacanze "on the road".

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