Moto vacanza nella ex Jugoslavia

Moto vacanza nella ex Jugoslavia
Una vera vacanza come non ci accadeva più da tempo, tre settimane per visitare la Slovenia, la Croazia e la Bosnia. Oltre il mare ci saranno visite culturali in vari punti di interesse storico e paesaggistico
21 marzo 2013


Siamo a luglio e ancora non ho preparato la moto, devo trovare il tempo di fare un bel tagliando, cambiare le gomme e vedere come sistemare i bagagli, sì i bagagli quest'anno ci devono stare oltre il resto anche i costumi da bagno, è già ci sono in programma anche delle giornate di sano relax con belle nuotate farcite da bagno di sole nello splendido mare della costa Croata.
Una vera vacanza come non ci accadeva più da tempo, tre settimane per visitare la Slovenia, la Croazia e la Bosnia. Oltre il mare ci saranno visite culturali in vari punti di interesse storico e paesaggistico.

La partenza è programmata per la mattina del 3 agosto 2009.
Arriva il momento fatidico, si parte di buon ora col fresco mattutino, in giornata dopo quasi 600 chilometri di noiosa autostrada arriviamo direttamente a Kobarit (Caporetto), piove a dirotto, noi con le nostre tute da pioggia, bagnati e goffi nell'aspetto riusciamo a trovare un piccolo albergo per passare la notte.
La mattina un pallido sole ci dà il modo di visitare la zona del sacrario militare e la valle del Soce (Isonzo) spingendoci fino alla spettacolare cascata incastonata nella roccia.
Ripartiamo di buon ora, la strada è panoramica e la zona sprizza storia recente da ogni angolo la si guardi, chiudendo gli occhi e provando ad immaginare si ascoltano le grida di dolore e di morte di tanti nostri connazionali.
In questo zona si svolse una delle battaglie più cruente che la storia recente ricordi, con la sconfitta umiliante dell'allora esercito reale Italiano.

Senza renderci conto arriviamo nel fantastico e fiabesco lago di Bled.
Prima di cercarci una sistemazione facciamo il giro del lago rendendoci conto di trovarci in un gran bel posto. Dall'alto del castello situato su una rupe a strapiombo, si gode un panorama eccezionale, l'isola che si trova nel centro del lago appare come una bomboniera guarnita da una stupenda chiesa. Tutto l'insieme dà una aria molto romantica e suggestiva.

Percorrendo la statale E61, questa ci porta dritti a Ljubljana dove ci fermiamo per una visita culturale.
Bello il centro storico, dove si mescolano lo stile architettonico barocco e Art nouveau. La città nel corso dei secoli è stata devastata da diversi terremoti ed e per questo che i palazzi hanno diversi stili di costruzione.
Sopra la collina più alta si trova il castello in stile medievale recentemente restaurato, dall'alto delle sue mura si domina tutta la città.
Ljubljana è una città godibile, il centro storico e chiuso al traffico, si presta molto alle passeggiate lungo il corso del fiume, gustandosi con relax la visione delle architetture dei vari monumenti e ad un aperitivo nei vari locali all'aperto.

Partiamo di prima mattina verso le grotte di Postumia le più visitate d'Europa, nelle vicinanze facciamo una deviazione per visitare lo stupendo castello di Predjama arroccato nella nuda roccia. Il maniero, rifugio dei cavalieri di Erasmo era considerato inespugnabile.
Seguendo strade secondarie e panoramiche, ci godiamo il paesaggio fino ad arrivare nella penisola d'Istria. Lungo la costa affollata di bagnanti ci cerchiamo un bel posticino dove sostiamo due giorni in un campeggio. Siamo a Rovigno (Rovinj in Croato) stupenda cittadina con l'imponente cattedrale di sant'Eufemia ed il suo campanile spropositatamente alto.
L'acqua cristallina ci invoglia a fare delle belle nuotate, il sole a prendere una bella tintarella e la sera fare lunghe passeggiate cenando a base di pesce nei vari ed ottimi locali.

Riprendiamo la moto per andare nelle isole di Krh e Arbe dove ci siamo fermati altri quattro giorni facendo i vacanzieri.
Le isole oltre a un mare splendido meritano di essere viste anche per la bellezza delle loro città omonime. Krk con il suo castello, le terme, la cattedrale e la chiesa di san Quirico con tre stupente navate del dodicesimo secolo.
La città di Arbe è un luogo stupendo, bella la bianca basilica di san Pietro in stile romanico a tre navate, la cattedrale di santa Maria maggiore con l'armonioso campanile romanico e la sua piazza centrale lastricata da pietra bianca.
l'isola con la sua spettacolare conformazione sembra un veliero in partenza. Le insenature naturali formano delle spiagge sabbiose, tutto questo spiega perché è una meta altamente turistica. La repubblica Veneziana che per secoli ha dominato quasi tutto l'Adriatico si nota molto nell'architettura dei palazzi e dallo stemma del leone di san Marco effigiato in molte strutture del luogo.

Riprendiamo la moto dirigendoci verso l'entroterra per una visita d'obbligo al parco nazionale dei laghi di Plitvice. Si tratta di 16 laghi alimentati dai fiumi Bijela Rijeka e Crna Rijeka (tradotto Fiume Bianco e Fiume Nero), sorgenti sotterranee, collegati tra loro da cascate, che si riversano nel fiume Korana, visitabili grazie a una rete ben segnata di sentieri e a 18 chilometri di passerelle. Devono la loro gloria alla pura acqua cristallina dalle sfumature verdi, grigie e blu, nonché ai fitti boschi di faggio, abete e pino. Questi sono stati inseriti nella lista delle “10 cascate più belle del mondo”, e l’Unesco li annovera tra i primi del mondo nella lista del Patrimonio Mondiale. La visita impegna l'intera giornata, tutta la fatica che si fa camminando per tutto il percorso dei 16 laghi viene ripagata da una visione veramente fuori dal comune.

Giù di nuovo al mare con sosta di altri tre giorni nell'isola di Korcula ed escursione giornaliera ad altre isole minori con dei piccoli battelli locali, compreso di pranzo a bordo “naturalmente di pesce”. La cittadina di Korcula viene chiamata piccola Dubrovnik per la sua somiglianza; il centro storico è racchiuso da mura con alti torrioni dove si può visitare la casa natia di Marco Polo, la cattedrale di san Marco, il palazzo Gabrieli e vari palazzi di stile Veneziano.

Ripartiamo per trasferirci in Bosnia, direzione la città gioiello di “Mostar” patrimonio dell'Unesco.
La strada che percorriamo è fantastica, dall'alto si gode una visione su tutto l'Adriatico frastagliato da centinaia di isole.
Arrivati a Mostar non possiamo che essere ammaliati dal suo (stari most) vecchio ponte, bello a vederlo ed ancora meglio starci sopra ammirando il fiume impetuoso che scorre sotto di esso e il volo di migliaia di rondini lungo le sue rive.
Il ricordo della guerra recente si fa intristire parecchio, ci ritorna in mente la sera in cui la TV dava la notizia del bombardamento del ponte e la commozione che essa procurò a milioni di persone.
Per fortuna la guerra è finita ed il ponte è stato ricostruito come prima.
Terminiamo il viaggio a (Ragusa) Dubrovnik visitando la stessa ed aspettando il traghetto che ci porterà a Bari.
Dubrovnik è senza dubbio una splendida città.
La parte storica (tassativamente pedonale) cinta da possenti mura e alti torrioni con due porte d'ingresso, una dalla terra ferma ed una dal mare. Tutto quello che ammiriamo è stato ricostruito quasi interamente nel 1700 dopo un devastante terremoto che distrusse tutto.
Dentro le mura, lungo le sue strade lastricate di marmo sorgono chiese, monasteri, fontane e palazzi decorati da sculture in pietra finemente lavorate, tutta questa ricchezza d'arte rievoca una storia ricchissima di eventi.

Purtroppo arriva il momento della partenza, salpiamo alla volta dell'Italia dove dopo nove ore di navigazione sbarchiamo nel porto di Bari. Risaliamo l'Italia in due tappe fino a Torino.

Filippo Razza

Notizie utili


Un viaggetto consigliabile a tutti specie a chi piace vita da spiaggia.
Per dormire si trova facilmente, quasi tutte le famiglie delle località turistiche affittano camere attrezzate a costi molto accessibili.
Abbiamo fatto tenda solo per il gusto di farlo.
La spesa è di circa il 30% in meno a quello che si può spendere nelle migliori località balneare del nostro bel paese.
Per la lingua non ho fatto nessuno sforzo del mio pessimo inglese, tutti parlano perfettamente l'Italiano.
Strade percorribile ed accettabili, in Croazia per arrivare a Plivtice sono riuscito a fare circa 20 chilometri di sterrato inventandomi una scorciatoia.
Moneta: Euro in Slovenia, Kuna in Croazia, KM in Bosnia; l'euro è accettato ovunque.

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